La soluzione fa parte di un avanzato portafoglio di prodotti di storage per C&I che Sungrow ha già implementato in oltre 1.000 progetti in tutto il mondo, servendo un’ampia gamma di settori, tra cui metallurgia, automotive e tessile

ESS PowerStack 255CS, il portafoglio di Sungrow si amplia
Nell’attuale panorama energetico, la transizione verso sistemi di produzione e consumo più sostenibili impone alle aziende la ricerca di soluzioni avanzate per l’ottimizzazione dei costi e la riduzione del proprio impatto. In questo contesto, i sistemi di accumulo energetico commerciale e industriale (C&I) stanno acquisendo un ruolo sempre più centrale, fornendo risparmi sulla spesa energetica, migliorando l’affidabilità tramite alimentazione di backup e massimizzando l’autoproduzione rinnovabile. Lo sa bene Sungrow, leader nel settore, che ha recentemente presentato il suo PowerStack 255CS, un sistema di accumulo con raffreddamento a liquido progettato esattamente per rispondere alle nuove esigenze aziendali.
La soluzione fa parte di un avanzato portafoglio di prodotti di storage per C&I che Sungrow ha già implementato in oltre 1.000 progetti in tutto il mondo, servendo un’ampia gamma di settori, tra cui metallurgia, automotive e tessile.
“Quello del C&I è un mercato strategico per noi”, ha spiegato Meng Yang, Vice Presidente di Sungrow Europe, responsabile della distribuzione. “Con un portfolio di prodotti ampliato, progettato per soddisfare richieste diversificate, continuiamo a spingere i confini dell’innovazione—sia nelle nostre tecnologie che nella nostra presenza locale”.
Innovazione tecnica al servizio dell’efficienza
Una delle caratteristiche salienti di PowerStack 255CS è quella di offrire una soluzione d’accumulo completa ma adattabile alle esigenze finali, integrando nella sua architettura tutte le componenti essenziali. Dal sistema di conversione di potenza (PCS), l’inverter bidirezionale che controlla attivamente il flusso di energia in entrata e in uscita dalle batterie, all’EMS (Energy Management System), il vero cervello operativo, fino al BMS (Battery Management System) a cui spetta il compito di monitorare lo stato di moduli e celle, proteggendo la batteria in caso di condizioni operative non sicure o guasti. Questo design integrato favorisce l’installazione e al tempo stesso garantisce anche una gestione sinergica del sistema.
Ma sono soprattutto le sue prestazioni a parlare. Dotato di celle batteria avanzate da 314Ah, PowerStack 255CS vanta un’efficienza di carica/scarica (Round-Trip Efficiency) di oltre il 90% e una vita utile di progettazione di 20 anni, parametri che incidono direttamente sulla redditività dell’investimento.
L’azienda ha adottato inoltre un innovativo approccio al controllo termico: il raffreddamento a liquido è integrato a un sistema per la gestione attiva della temperatura. Questa soluzione garantisce un’elevata efficienza nella dissipazione del calore, migliorando la durata della batteria e la capacità di scarica del sistema, e riducendo il consumo di energia ausiliaria (–33%).
La sicurezza come standard operativo
La sicurezza è uno dei pilastri nella progettazione di soluzioni di accumulo. Il PowerStack 255CS risponde a questa esigenza con un’architettura protettiva a più livelli e un chiaro impegno verso la prevenzione dei rischi, attestato dalla conformità a standard internazionali come UL9540 e NFPA855/69/68/14.
Il sistema include un monitoraggio avanzato dello stato di salute delle celle, in grado di identificare anomalie e prevenire la fuga termica. La protezione da sovracorrente è gestita su tre livelli (pacco batterie, rack, e cabinet), mentre un design integrato di rilevamento e soppressione degli incendi minimizza i potenziali pericoli operativi.
Flessibilità per molteplici scenari
Oltre alla sicurezza, il PowerStack 255CS si distingue per la sua flessibilità di configurazione. Il sistema offre una capacità di 257 kWh (sistema da 2 ore) o di 514 kWh (sistema a 4 ore) in un singolo cabinet.
Le possibilità di applicazione sono molteplici e includono: gli impianti di accumulo autonomi, l’integrazione fotovoltaica per massimizzare l’autoconsumo, il supporto a stazioni di ricarica EV per ridurre i picchi di prelievo dalla rete e le microgrid per garantire la continuità dell’alimentazione in contesti complessi.











