Certificati Bianchi: quali prospettive?

Si è conclusa oggi la due giorni organizzata da FIRE e ISNOVA organizzata per capire quale sia il futuro del settore e cosa cambierà per gli operatori dopo l’uscita del decreto del MSE

(Rinnovabili.it) – Quello dei Certificati Bianchi è il principale schema di incentivazione per le soluzioni di efficientamento energetico e, dopo le recenti novità introdotte, risulta particolarmente interessante per le imprese. Così si è aperto ieri il convegno organizzato da FIRE e ISNOVA Certificati Bianchi: Titoli di Efficienza Energetica a portata di mano”, una due giorni di incontri e confronti tra gli esperti del settore per chiarire le novità e le modalità di accesso all’incentivo, capire come funzionano lo schema, la presentazione delle proposte e la predisposizione di nuove schede, e approfondire alcuni aspetti di carattere generale di interesse per gli stakeholder. Le novità introdotte con la delibera EEN 9/11 dell’AEEG, infatti, hanno reso il meccanismo dei Certificati Bianchi, fino al maggio 2011 in crisi per la scarsa rimuneratività e l’elevata complessità, molto più interessante economicamente. Buone, dunque, le prospettive aperte dal nuovo provvedimento, ma ancora incerto l’iter del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che, superata l’attuale fase di stesura, potrà definire meglio gli sviluppi del mercato.

Il graduale riequilibrio nella ripartizione settoriale degli interventi citato dall’AEEG, presente al convegno con l’intervento della Dott.ssa Marcella Pavan, ha portato a far quadruplicare i risparmi certificati nel settore industriale, aumento dovuto anche all’azione delle E.S.Co e degli Energy manager. Rimangono comunque alcune criticità dovute alle incertezze sul futuro del meccanismo e alla difficoltà di pianificazione e resta forte l’esigenza degli attori coinvolti di capire quali siano le prospettive offerte dal settore.

Articolo precedenteQuinto conto energia, tra ipotesi e preoccupazioni
Articolo successivoECOsguardo sul futuro