Eurobar, per un’integrazione sicura dell’eolico offshore nella rete europea

Nuovo progetto cooperativo per sette gestori dei sistemi di trasmissione elettrica, tra cui l’italiana Terna. Obiettivo: realizzare una strategia congiunta per il futuro collegamento di nuovi impianti di generazione eolica offshore con la rete europea

eurobar
Foto di doskey12 da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Integrare in modo efficiente e sicuro l’energia eolica marina nell’infrastruttura elettrica europea. Con questo obiettivo nasce Eurobar, maxi progetto di interconnessione lanciato da sette operatori di rete europei. Per la precisione, l’iniziativa ha riunito sull’obiettivo le tedesche 50Hertz Transmission e Amprion, la svedese Svenska Kraftnat, la spagnola Red Electrica de Espana, la francese Reseau de Transport d’Electricite (RTE), la norvegese Statnett SF e l’italiana Terna. I sette TSO europei lavoreranno assieme per collegare le piattaforme eoliche offshore in tutta Europa, partendo dalla regolamentazione e dai progetti attuali (connessioni punto-punto) ed evolvendo prospetticamente verso un’infrastruttura di trasmissione paneuropea.

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“L’eolico offshore svolge un ruolo chiave nella ricerca della neutralità climatica dell’Unione europea”, si legge nella nota stampa che accompagna l’iniziativa. “La Commissione Europea prevede una capacità eolica installata di 300 GW entro il 2050 per raggiungere l’obiettivo climatico dell’accordo di Parigi. I TSO europei hanno già dimostrato un impegno condiviso per un’integrazione sostenibile e affidabile dell’energia eolica offshore. Il progetto Eurobar fornisce un’ulteriore prova di questo impegno”.

La missione è sviluppare e attuare un approccio comune per i sistemi di infrastrutture offshore che collegheranno le future capacità eoliche alla rete elettrica UE. Inoltre, i partner si dedicheranno alla standardizzazione delle interfacce per la prossima generazione di tecnologie di connessione offshore, introducendo anche miglioramenti per ridurre l’impatto, sia sulla terraferma che in mare. I sette TSO concordano sul fatto che tali progressi saranno attuati gradualmente quando economicamente fattibili e tecnicamente necessari. 

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“Eurobar fornisce un contributo costruttivo ai piani europei di sviluppo offshore”, afferma il dott. Hans-Jürgen Brick, amministratore delegato di Amprion. “È un framework multinazionale per idee esistenti, che devono essere collegate e tradotte in progetti sostenibili e innovativi. La cooperazione e lo scambio sono fondamentali per il successo della nostra iniziativa; quindi è e rimarrà permanentemente aperta a nuove parti interessate”.

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1 commento

  1. Ottima soluzione, l’offshore è il futuro dell’Eolico . Rappresenta la tecnologia più razionale e meno impattante sul territorio e il paesaggio.
    Tanto significa che nella nostra bellissima Italia le orribili torri eoliche installate sulle cime sull’Appennino, tra poco non serviranno più a nulla. Auguriamoci che qualcuno le vada acrimuovere e che altri non le installano affatto.
    Noi in Italia arriviamo sempre in ritardo,anche molti Ambientalisti, mistici e visionari, non l’hanno capito . Il futuro dell’Eolico c’è ed è importante, ma Grazie a Dio è sul mare, oltre la linea dell,’orizzonte. Grazie a Dio e alla Tecnologia. Le Comunità Energetiche sono una bella fantasia, difficili da creare e da gestire.
    Che piaccia o no il futuro dell’Umanità è in mano alla Tecnologia, non alle fantasie dei visionari dogmatici, catastrofisti e antiscientifici.

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