Terzo bando DM fer1, ancora una fredda risposta dal settore rinnovabili

Ancora un buco nell’acqua per le procedure d’assegnazione degli incentivi. Il terzo round di gara si chiude con una domanda di circa 430 MW su un contingente offerto di oltre 1340 MW

Terzo bando DM fer1
Foto di Oimheidi da Pixabay

Il GSE pubblica le graduatorie del terzo bando DM fer1

(Rinnovabili.it) – Non ce la fanno a decollare i nuovi impianti rinnovabili italiani. Anche il terzo bando per l’assegnazione incentivi del DM FER1 si è chiuso con un risultato deludente, e ancor più delle precedenti gare. Basta una veloce occhiata ai dati pubblicati ieri dal GSE per rendersene conto: il contingente di potenza offerto non è stato praticamente toccato. E le offerte di riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento sono risultate irrisorie.

Nel dettaglio, il bando aveva messo in gara 1.340,8 MW, tra Procedure d’Asta (936 MW) e di iscrizione ai Registri (404,8 MW); una cifra più alta di quella base stabilita dal DM fer1, in quanto era stata riallocata nel contingente la potenza non utilizzata nel precedente bando. Ma escludendo rinunce, richieste escluse o non rientrate in posizione utile, il numero di pratiche ammesse non ha superato i 433,8 MW, di cui 337 MW nelle Aste e 96,8 MW nei Registri. Non solo. Le percentuali di riduzione per l’Asta, per il Gruppo A (eolico e fotovoltaico), si sono assestate in una forchetta di valori tra il 2,10 e il 7,2%. A titolo di confronto, nel primo bando l’offerta di riduzione massima sulla tariffa di riferimento aveva superato il 30%.

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L’insuccesso è ben visibile e la colpa non può essere attribuita solo al delicato periodo storico. Il terzo bando del DM fer1 è stato lanciato il 29 maggio 2020, in un momento quindi di alta emergenza economica, sanitaria e sociale. Tuttavia non erano andate troppo bene neppure le prime due gare: nella prima erano stati assegnati 587,5 MW su 730 MW offerti e nella seconda 521,6 MW su 872,46 MW.

I risultati delle aste

Alle Aste del gruppo A (impianti eolici e impianti fotovoltaici), ha predominato l’energia del vento, sebbene appartenga al fotovoltaico  la maggiore riduzione della tariffa. È andata invece completamene a vuoto la chiamata del gruppo B (impianti idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione), mentre per il Gruppo C (impianti eolici, idro e gas, oggetto di rifacimento totale o parziale) tutte le richieste appartengono al settore idroelettrico.

Attraverso una nota stampa il GSE ha fatto sapere che le richieste di accesso agli incentivi per gli impianti ammessi dovranno essere presentate tramite il Portale FER-E entro 30 giorni solari dalla data di entrata in esercizio, secondo le modalità del Regolamento Operativo per l’accesso agli incentivi. Pena l’applicazione del cosiddetto “fuori tempo“.

“Le richieste di accesso agli incentivi – ha sottolineato il Gestore – per gli impianti ammessi in posizione utile e già in esercizio, potranno essere presentate a partire dal 25/09/2020 e non oltre il 25/10/2020, per non incorrere nel fuori tempo”.

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Inoltre, qualora dalla valutazione dell’ulteriore documentazione inviata dal Soggetto Responsabile nell’ambito della richiesta di accesso agli incentivi e/o acquisita da altri Soggetti (quali, ad esempio, Pubbliche Amministrazioni, Gestori di Rete) dovessero emergere la non sussistenza e/o il venir meno del possesso dei requisiti necessari per l’iscrizione al pertinente Registro o Asta o, nel caso di contingente saturato, dei criteri rilevanti ai fini della formazione della graduatoria (criteri di priorità), il GSE non ammetterà l’impianto agli incentivi.

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1 commento

  1. Forse è il caso di mettere mano ad una revisione seria e concreta di tutto il sistema……………a partire da tempi ed iter autorizzativi!

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