Energia solare, doppio primato mondiale per Nuova Delhi

Il più grande impianto termodinamico a lenti fresnel e una gigantesca installazione fotovoltaica sulla parete inclinata di una diga. Così l’india è pronta a divenire la regina del sole

Energia solare, doppio primato mondiale  per Nuova Delhi(Rinnovabili.it) – Tempo di primati per l’energia solare dell’India e la sua Solar Mission. La Reliance Power fa sapere, proprio in questi giorni, d’aver collegato alla rete elettrica del Rajasthan il più grande progetto al mondo di solare a concentrazione con tecnologia Fresnel. L’impianto, 100 MW termodinamici installati nel distretto di Jaisalmercon, ha richiesto a sua volta il più grande investimento mai sborsato nel settore del solare a concentrazione da parte di un privato, vale a dire ben 342 milioni di dollari; dietro il mega importo appaiono grandi nomi della finanza mondiale come l’Asian Development Bank e l’Export-Import Bank degli Stati Uniti.

 

Ma la nazione non fa in tempo a vantarsi del primato raggiunto che ecco che un altro record è pronto a catturare l’attenzione mediatica. Il Gigante asiatico ha in programma, infatti, di realizzare l’impianto fotovoltaico più grande mai progettato sua diga. La chiusa in questione sarebbe quella di Morbe, sul fiume Dhavari, che presterà la sua parete inclinata all’istallazione di 20 MW fotovoltaici. L’impresa è degna del guinness dei primati non solo per la potenza relativamente alla tipologia d’istallazione ma anche perché i progettisti dovranno necessariamente modificare la pendenza della parete per poter istallare i moduli. “L’altro lato del muro conterrà la grande massa d’acqua, per cui la costruzione deve essere fatta in modo da non forare la parete”, spiegano gli ingegneri che stanno lavorando al progetto. “Inoltre deve essere fatto in modo che la manutenzione futura sia facile ed i pannelli solari non rovinati dall’acqua. La sicurezza dei tre chilometri di diga sono la nostra priorità più alta, ma come un team qualificato di 125 giovani ingegneri, siamo alla ricerca di nuove sfide tecniche”. Il progetto dovrebbe essere completato entro la fine di marzo del prossimo anno e i moduli copriranno l’intero tratto della barriera. 

Articolo precedenteLuce verde per il Garden Bridge, il ponte giardino sul Tamigi
Articolo successivoNuove rotaie e impianti lubrificanti: a Chiusa cala il rumore del treno

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!