Secondo il Centro Studi dei Geometri italiani serviranno almeno 84,8 mld di euro per ristrutturare i 3 milioni di abitazioni più energivore

Il nostro Paese ha già raggiunto una riduzione dei consumi del 9,1% rispetto al target del 16% previsto per il 2030. Insomma, è già stato superato il giro di boa: oltre la metà del percorso previsto per i prossimi quattro anni è stata compiuta. Sono i dati prodotti dal primo studio quantitativo completo sugli effetti dell’implementazione della Direttiva Case Green in Italia. A realizzare questa interessante analisi presentata ieri alla Camera, è il Centro studi di Fondazione geometri italiani, in collaborazione con Centro studi Sintesi – Cgia di Mestre e Smart land.
A metà strada verso il 2030
Grazie agli interventi di efficientamento energetico realizzati tra il 2020 ed il 2024, in gran parte provenienti dal Superbonus, il nostro Paese ha superato la metà del target di riduzione chiesto dalla Direttiva EPBD IV entro il 2030.
“Questi dati dimostrano che la sfida della transizione energetica nel settore edilizio non è impossibile per il nostro Paese” commentano il Presidente Diego Buono e il Vicepresidente Paolo Biscaro di Fondazione Geometri Italiani.
Mancano ora all’appello il 6,9% di ulteriore riduzione dei consumi.
Cosa prevede la Direttiva Case Green per l’Italia
La Direttiva Europea EPBD IV Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) stabilisce alcune cruciali scadenze essenziali per non mancare l’obiettivo finale di Decarbonizzazione entro il 2050.
Per gli edifici residenziali l’obiettivo sostanziale sarà la riduzione del consumo medio di energia primaria kWh/ (m² a) del patrimonio immobiliare:
- del 16% entro il 2030
- del 20-22% entro il 2035
- ed una progressiva riduzione con revisione ogni 5 anni fino alla decarbonizzazione totale al 2050.
Per gli edifici Pubblici e non residenziali invece, l’Italia e gli Stati membri dovranno stabilire delle norme minime di prestazione energetica che garantiscano, a questa tipologia di edifici, di non superare un dispendio energetico massimo calcolato in kWh/ (m² a) e indicato dalla Direttiva EPBD come “soglia massima si prestazione energetica”.
Per rispettare le scadenze della Direttiva Case Green, il Non residenziale dovrà quindi garantire che:
- entro il 2030 siano riqualificati almeno il 16% degli edifici pubblici più energivori che dovranno risultare al di sotto di questa soglia massima;
- entro il 2033 siano riqualificati almeno il 26% degli edifici pubblici più energivori garantendo un dispendio energetico al di sotto di questa soglia massima.
Da oggi al 2030 serviranno almeno 14 miliardi di euro l’anno
Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Case Green in Italia, il Centro Studi dei geometri italiani quantifica anche le necessità immediate:
- serviranno 84,8 miliardi di euro entro il 2030 per completare la riqualificazione energetica, circa 14 miliardi l’anno;
- dovranno essere ristrutturate 3 milioni di abitazioni, con costo medio per intervento di circa 28.000 euro.
Questa mole di stanziamenti consentiranno però di avere un effetto moltiplicatore di ben 280 miliardi di euro suddivisi tra:
- 133,76 miliardi di impatto diretto sul settore delle costruzioni;
- 44,7 miliardi di impatto indiretto;
- 101,70 miliardi di impatto indotto;
- con 102,6 miliardi di valore aggiunto.
Va inoltre considerato, prosegue lo studio della Fondazione Geometri, l’aumento dei livelli occupazionali, che risentiranno positivamente dei lavori di riqualificazione attivando ben 1,3 milioni di posti di lavoro nel settore edilizio.
Un patrimonio troppo vecchio
L’indagine restituisce purtroppo uno stato drammatico del patrimonio italiano: dei 35,3 milioni di abitazioni, il 68% risulta costruito prima del 1980.
L’obsolescenza mantiene basse le classi energetiche degli immobili che per il 52% del solo residenziale risultano in classe energetica F o G. Inoltre, il 68% delle abitazioni utilizza ancora combustibili fossili per il riscaldamento, aumentando il problema della povertà energetica che affligge il 9% della popolazione italiana.
La strategia per passare all’azione secondo i Geometri si sviluppa su soluzioni concrete:
- Individuare incentivi calibrati per fasce ISEE che rendano economicamente sostenibili gli interventi;
- La rimozione degli ostacoli attraverso la semplificazione normativa e la sanatoria delle irregolarità;
- creare una stabilità normativa nazionale per attuare al meglio la Direttiva Case Green in Italia durante tutto il periodo individuato;
- Aumentare gli incentivi verso soluzioni smart e digitali, attraverso la formazione di professionisti specializzati;
- creare una rete di esperti indipendenti certificati che garantiscano competenze e qualificazioni.