Dall’Osservatorio OICE/Informatel sulle gare di progettazione di architettura e ingegneria emergono segnali positivi rispetto allo scorso anno, ma i livelli restano ben al di sotto degli anni d’oro del PNRR (2002 e 2023)

Nonostante una crescita del 125,8% registrata ad aprile rispetto al mese precedente, le gare di progettazione per i servizi di architettura e ingegneria e la progettazione esecutiva negli appalti integrati, continuano a calare se paragonate all’anno precedente, al punto di attestarsi sui livelli del 2019. E’ quanto si registra nel’Osservatorio OICE/Informatel.
Lontani dai livelli degli anni “d’oro” del PNRR
Il quarto mese del 2025 il valore dei bandi, ottenuto sommando l’importo delle gare per servizi di ingegneria e architettura (201,6 mln) con il valore della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati (18,9 mln), raggiunge un importo complessivo di 220,5 mln. Nel confronto con marzo l’impennata è ben visibile (125%) ma se rapportato ad aprile 2024, questo incremento arriva solo al 21,1%.
I risultati peggiori però si notano se rapportati ai due anni d’oro del PNRR: – 23,5% rispetto al 2023 e -61,5% rispetto al 2022.
“E’ positiva questa inversione del trend negativo, anche se va considerato che nel valore c’è anche un appalto per servizi di assistenza della TELT di circa 75 milioni che un po’ falsa il quadro, così come accaduto a gennaio con il bando ASPI per i monitoraggi su ponti e viadotti. Vedremo alla fine dell’anno quale sarà il risultato ma al momento appare chiaro come si sia tornati su per giù ai livelli del 2019”, sottolinea Giorgio Lupoi Presidente dell’Associazione Oice.
Gqare di progettazione: ad aprile impennata del 169%
Le gare per i soli servizi di ingegneria e architettura, esclusi gli appalti integrati, rilevate ad aprile sono state 214, per un 33. Dal confronto con marzo 2025 emerge:
- un incremento del 32,9% nel numero,
- un’impennata in valore del 169,7%
Mentre, rispetto al mese di aprile 2024, il numero registra:
- un calo del 23,6%,
- a fronte di una crescita più moderata del 49,3% in valore.
Il confronto con lo stesso mese degli anni 2023 e 2022 conferma un trend in ripresa in valore con un +17,9% sul 2023 a fronte del -57,0% nel confronto con il 2022.
Particolarmente dinamico il segmento delle gare sopra soglia comunitaria (oltre 221.000 euro), che ad aprile ha registrato un aumento significativo: +64,4% in numero e +201,4% in valore rispetto a marzo. In confronto allo stesso mese del 2024, l’incremento in valore è pari al +58,3%.
Progettazione in ripresa
Anche le gare per sola progettazione mostrano un andamento positivo. Nel mese di aprile sono stati pubblicati 86 bandi, per un valore complessivo di 78,2 milioni di euro. Si tratta di una crescita del 32,3% in numero e del 163,4% in valore rispetto a marzo. Rispetto ad aprile 2024, l’incremento è ancora più marcato: +30,3% nel numero e +128,5% in valore. Nel complesso del primo quadrimestre 2025 si registrano 252 bandi, per un valore complessivo di 145,2 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo del 2024, si osserva una diminuzione del 17,6% nel numero, ma anche un moderato aumento del 9,3% in valore.
Accordi quadro: pochi bandi, ma alto impatto economico
Infine, ad aprile sono stati rilevati 14 bandi per accordi quadro, pari al 6,5% del totale, ma rappresentativi di ben il 48,9% del valore complessivo del mese, con 98,7 milioni di euro. Rispetto a marzo 2025, il numero di gare cresce del 40,0%, mentre il valore registra un’impennata del +574,8%.
Anche su base annua i dati sono positivi: +16,7% nel numero dei bandi e +305,7% in valore rispetto ad aprile 2024. Tuttavia, il confronto con aprile 2022 evidenzia ancora una flessione: -83,1% nel numero e – 49,1% nel valore. Sul 2023, la contrazione resta marcata nel numero (-69,6%), ma il valore registra un leggero aumento del 13%.
Nel segmento degli appalti integrati, ad aprile sono state rilevate 57 gare, con un valore stimato della progettazione esecutiva di 18,9 milioni di euro. Rispetto a marzo 2025, si osserva un calo del 40,6% nel numero e del 17,5% in valore. Ancora più marcato il confronto con aprile 2024: -59,8% in valore e -16,2% nel numero delle gare.
Nel primo quadrimestre 2025, il valore della progettazione esecutiva inclusa negli appalti integrati è stato di 49 milioni di euro, in calo del 26,3% rispetto al 2024. Al contrario, il numero dei bandi è aumentato del 25,6%, segno di una maggiore frammentazione delle procedure.
“Buono il risultato di aprile nonostante la conferma del notevole ridimensionamento del mercato. Ma ennesima occasione persa con il DL infrastrutture per attuare appieno il principio di equilibrio contrattuale. Rimangono delle storture nella disciplina del codice e spiace che nel decreto-legge infrastrutture n. 73, appena uscito in Gazzetta Ufficiale, siano stati disciplinati aspetti marginali del codice appalti, senza affrontare alcuni nodi che stiamo segnalando da tempo: anticipazione, trasparenza del mercato e verifiche dei progetti. L’auspicio è che in sede parlamentare si avvii una discussione su questi temi e che si prenda atto dell’esigenza di intervenire recependo quanto a dicembre era stato ignorato” conclude Lupoi.
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