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Superbonus: fine corsa per l’incentivo fiscale

A marzo 2025, il Superbonus ha raggiunto quota 120,7 miliardi di euro: la misura è ormai agli sgoccioli, senza nuovi cantieri in partenza

Superbonus: fine corsa per l’incentivo fiscale
via depositphotos.com

Il costo per le casse dello Stato ha raggiunto quota 126 miliardi di euro

Dopo anni di protagonismo nel panorama edilizio italiano, il Superbonus giunge alla sua fase conclusiva. Il bollettino ENEA aggiornato al 31 marzo 2025 sancisce il definitivo esaurimento della misura. Non si tratta di una semplice battuta d’arresto, ma della chiusura di un ciclo di politiche straordinarie che hanno ridisegnato il comparto delle costruzioni.

I numeri nazionali parlano chiaro:

  • gli investimenti totali ammessi a detrazione hanno raggiunto i 120,7 miliardi di euro, mentre i lavori effettivamente conclusi valgono 116,24 miliardi, pari al 96,3% del totale. 
  • Il costo della misura per le casse dello Stato ha raggiunto e superato i 126 miliardi di euro, con una crescita di circa 735 milioni nell’ultimo mese.

Il totale degli edifici coinvolti ha toccato quota 499.709, ma la crescita è ormai stagnante. Nei primi tre mesi del 2025, il numero di nuovi interventi è aumentato di sole 1.927 unità. Una frenata drastica se confrontata con i picchi registrati nei primi tre mesi dell’anno 2023, quando i nuovi interventi superavano le 32.900 unità, o il primo trimestre del 2022 quando si raggiungevano 44.300 unità. Una differenza chiaramente percepibile anche nel livello degli investimenti passato da 14,56 miliardi nei primi tre mesi del 2024 a 1,6 mld nel 2025.

Le ultime gocce del Superbonus 

La fotografia più nitida arriva dalla distribuzione per tipologia edilizia:

  • I condomìni rappresentano il 67,5% degli investimenti totali, con 137.300 interventi e 81,48 miliardi di euro ammessi a detrazione. I lavori risultano completati nel 95,3% dei casi.
  • Le abitazioni unifamiliari registrano 245.026 interventi per 27,9 miliardi investiti ammessi a detrazione, con un tasso di completamento del 98,3%.
    Le unità immobiliari indipendenti contano 117.378 asseverazioni per 11,29 miliardi, anch’esse completate al 98,3%.

Numeri che testimoniano con chiarezza la chiusura della misura: non ci sono più cantieri in partenza e, con ogni probabilità, non ce ne saranno.

Come sottolineato da ENEA nel suo approfondimento sui dati nazionali e regionali delle detrazioni fiscali, la misura ha avuto un impatto significativo in termini di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, ma oggi si trova in una fase esclusivamente gestionale.

La chiusura di questa stagione solleva interrogativi sul futuro delle politiche green nel settore edilizio. Senza misure strutturali di lungo termine, capaci di coniugare sostenibilità ambientale ed equilibrio di bilancio pubblico, il rischio è che si torni a una frammentazione degli interventi, lontana dagli obiettivi climatici europei.

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