Parte la fase finale di costruzione della copertura fotovoltaica di CityWave, già pronta a diventare una delle più estese di tutto il mondo con i suoi 140 metri di lunghezza

CityWave è il primo progetto italiano per uffici ad aver ottenuto tre pre-certificazioni WiredScore, WELL e LEED
In occasione della Design Week di Milano gli architetti di BIG – Bjarke Ingels Group hanno inaugurato la fase finale del progetto CityWave, il maestoso “grattacielo orizzontale” che completerà il quartiere CityLife. La caratteristica unica dell’edificio sarà il tetto fotovoltaico pronto a diventare il più esteso al mondo con i suoi 140 metri di lunghezza.
Il grattacielo orizzontale CityWave
Firmato da BIG e Atelier Verticale, CityWave si discosta dalle vicine torri del quartiere milanese progettate dalle archistar Hadid, Isozaki e Libeskind. Come sottolineato anche dal CEO di BIG, Bjarke Ingels: “Abbiamo cercato di resistere alla tentazione di aggiungere un’altra torre al già maestoso complesso urbano di CityLife e piuttosto di creare uno spazio urbano davvero invitante come porta d’accesso a questo nuovo quartiere”.
La promessa è stata mantenuta dando forma ad un’architettura orizzontale che collega i due vicini edifici con una pensilina fotovoltaica in legno ingegnerizzato e cavi d’acciaio. L’idea alla base del progetto è un omaggio ai portici all’italiana ed “un’interpretazione del XXI secolo della Galleria Vittorio Emnuele II” Il progetto si estende per ben 73.000 mq recuperando il piano terra attraverso una piazza pedonale centrale e diverse aree a verde che si integrano nel parco pubblico di CityLife.
Il tetto solare più esteso al mondo
Una volta completato, nel 2026, City Wave diventerà l’architettura con il tetto fotovoltaico più esteso al mondo. L’edificio ha già ottenuto le pre-certificaizoni WiredScore Platinum, WELL Platinum e LEED Platinum, guadagnandosi così il titolo di primo progetto per uffici in Italia a raggiungere tutte e tre le certificazioni.
Grazie al raffrescamento passivo, all’accumulo di energia termica ed ai sistemi di falda acquifera, si ridurrà il consumo energetico fino al 40% rispetto a edifici simili. Inoltre la copertura solare massimizzerà la produzione di energia in loco, trasformando l’architettura in un’infrastruttura urbana.
I due edifici d’angolo, alti rispettivamente 105 e 53 metri, sono uniti da questa struttura a baldacchino continuo formata da un colonnato rivestito in pietra riciclata e logge esterne ombreggiate, terrazze e gradoni.
All’interno invece gli edifici offriranno il massimo comfort con pareti vetrate per massimizzare il rapporto con l’esterno e una terrazza panoramica al 20esimo piano della torre più alta, con vista sulle Alpi e sul Monte Rosa.