Condono Edilizio: tra sanatoria di “piccole irregolarità” e abusivismo edilizio

In occasione del Congresso di Confedilizia il Ministro Salvini lancia l’ipotesi di un nuovo mini condono edilizio per liberare gli uffici tecnici dalle migliaia di pratiche di “piccole irregolarità”

Condono Edilizio
© dookdui, 123RF Free Images

Tre i condoni edilizi che hanno segnato la storia d’Italia, nel 1985, nel 1994 e nel 2003

(Rinnovabili.it) – “Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni”. Con queste parole il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, apre ad un possibile mini condono edilizio scatenando, in poco meno di un giorno, una vera e propria bagarre tra favorevoli e contrari.

Nessun condono per ville e villette costruite in zone sismiche o in riva ai fiumi o alle pendici dei vulcani”, si affretta a precisare Salvini nelle ore seguenti alla sua scottante dichiarazione al congresso di Confedilizia. A ridimensionare la cosa ha pensato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha parlato di sanatoria più che di condono edilizio, ipotizzando interventi parte integrante di una più ampia rigenerazione urbana con cui mettere in regola “qualche piccola cosa”.

Sanatoria edilizia e riqualificazione urbana

Proprio su questo tema, il Ministro Tajani, ha preannunciato la presentazione in Senato di due proposte di legge di Forza Italia destinate a riqualificare le città, all’interno delle quali potrebbe trovare posto l’ipotesi di un mini condono edilizio.

L’idea del Ministro Salvini nasce dall’esigenza di far cassa e velocizzare situazioni burocratiche che intasano gli uffici comunali. “Non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto quanto, lo Stato incassa e i cittadini tornano nella disponibilità piena del proprio bene? Penso che sia un ragionamento sul quale bisogna andare con coraggio fino in fondo” prosegue il Ministro.

L’ipotesi più accreditata è quella di orientare il mini condono edilizio o la sanatoria verso l’abolizione della doppia conformità del progetto. Ovvero certificare che l’abuso rispetta le norme attualmente in vigore, e non anche quelle esistenti quando l’immobile venne costruito. Una semplificazione burocratica che snellirebbe le pratiche recuperando fondi, per estendere i piccoli “abusi” all’interno di un perimetro di tolleranze costruttive, al momento molto ristretto. Una volta sanate le difformità, l’immobile supererebbe i problemi di legittimità che ne potrebbero limitare la compravendita.

Il condono edilizio è una “proposta criminogena”

Non si è fatta attendere la reazione delle opposizione che, come nel caso di Angelo Bonelli dei Verdi, ha definito la proposta di Salvini “Criminogena” e facilmente sfruttabile per dall’abusivismo edilizio. Di parere simile è sono gli esponenti di Pd e Italia Viva che accusano Salvini di “voler far cassa con il condono”.

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1 commento

  1. Salve mi scuso se scrivo, mi servirebbero alcune informazioni su un abuso edilizio, credo !

    Abito in un condominio di 4 appartamenti in zona provincia di Brescia, realizzato intorno al 1982 da mio padre, con tutti i permessi in regola, i tre immobili sono cosi suddivisi uno è stato venduto intorno al 2002, in uno abito io in uno abita mia mamma e uno è in affitto e abbiamo scelto di vendere l’appartamento in affitto

    L’immobile in vendita non è stato mai ristrutturato e non sono mai state fatti lavori di ampliamento o rinnovo è cosi come è stato costruito da mio padre

    Prima di vendere abbiamo guardato bene la planimetria e ci sono alcune imprecisione solo che non comprendo se sono abusi edilizi o no

    Sulla planimetria risulta un muro, che separa il corridoio ingresso e le camere da letto, spostato rispetto al progetto, il muro è di circa 2 metri per 10 cm, non è portante è in mattoni, il muro è spostato di 22 cm circa rispetto a dove dovrebbe essere sulla planimetria

    Seconda cosa nella stanza da letto una parete che sul progetto è dritta presenta una sporgenza dove passa la canna fumaria delle caldaia poste al piano terra

    La finestra della cucina non risulta centrata perfettamente di circa 10 cm rispetto alla planimetria

    La mia domanda è per queste incongruenze devo per forza fare una sanatoria ? Non e possibile chiedere un condono ? E queste irregolarità non sono in prescrizione ?

    Mi scuso per le domande un po ingenue non sono il mio settore e non le capisco, mi sto solo informando per i costi

    Mille grazie
    Giuseppe Uggeri

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