I vantaggi del Cappotto termico: quanto costa e perchè installarlo

Migliorare l’isolamento di un edificio installando un cappotto termico esterno permette di ridurre i consumi quasi della metà sia in inverno che in estate. Ecco tutto quello che c’è sapere per una scelta ottimale, dal costo, allo spessore, ai bonus utilizzabili

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(Rinnovabili.it) – Il cappotto termico è stata senza dubbio una delle misure più gettonate degli ultimi anni, essendo l’elemento chiave che fino a poco fa, consentiva di accedere al Superbonus 110%. L’intervento permette di migliorare l’isolamento termico dell’edificio risparmiando energia in inverno, ma anche d’estate. Con le nuove imposizioni previste dalla Direttiva UE “Case Green” per le riqualificazioni, gli interventi destinati a migliorare l’isolamento termico dell’involucro, come il cappotto termico, saranno in prima linea per permetterci di fare il salto di Classe energetica richiesto entro il 2030.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche più importanti di un isolamento a cappotto.

Cos’è il cappotto termico

Nella maggior parte dei casi si tende a preferire un cappotto termico esterno rispetto ad uno interno.

Le garanzie maggiori si hanno installando un Sistema a Cappotto esterno piuttosto che un cappotto termico assemblato. Nel secondo caso infatti i componenti impiegati sono acquistati separatamente dall’imprese di costruzione e non sono certificati per lavorare insieme. Il Sistema a cappotto è invece un kit certificato secondo le norme Uni e le marcature CE, garantendo anche le massime prestazioni nel tempo.

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Quali sono i vantaggi dell’isolamento termico dell’involucro?

Migliorare la qualità delle strutture verticali ed orizzontali di un edificio ci permette di risparmiar notevoli quantità di energia, evitando di disperdere calore in inverno o di surriscaldare gli ambienti in inverno. Gli edifici ad alta efficienza aiutano a combattere la povertà energetica, riducono il fabbisogno di energia e favoriscono il massimo comfort termico.

Come si realizza un cappotto termico?

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In genere un kit completo certificato e con marcatura CE è composto da alcuni elementi indispensabili. Un elenco esaustivo è fornito dal Consorzio Cortexa: malta collanti, pannello isolante, tasselli di fissaggio, malta rasante. Rete d’armatura, primer, il rivestimento a spessore per maggiore resistenza agli urti e agli agenti atmosferici, infine gli accessori necessari per angoli, aperture, giunti, zoccolini.

A fare la differenza tra i vari sistemi sia in termini di spessore che economici è la tipologia di materiale isolante utilizzato. Esistono isolanti termici sintetici, come l’EPS polistirene espanso sinterizzato, il polistirene estruso (XPS), il poliuretano o anche il più recente aerogel. O soluzioni isolante di origine minerale come la lana di vetro e la lana di roccia. Si passa poi a materie prime di origine naturale come possono essere la fibre di legno, aerogel, la fibra di canapa, il sughero.

Che spessore deve avere il cappotto termico

Per scegliere lo spessore del cappotto termico si utilizza un calcolo matematico vero e proprio, necessario per calcolare la conducibilità termica del materiale e di conseguenza per ottenere il valore di trasmittanza, indispensabile per accedere alle detrazioni. In Italia lo spessore di un cappotto termico è solitamente compresa tra un minimo di 6 cm ad un massimo di 12 cm a seconda della zona geografica e della stratigrafia dell’edificio sottostante.

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Quanto costa il cappotto termico?

Il range di prezzo per un sistema a cappotto è molto ampio e determinato anche in questo caso dalla collocazione geografica, dall’isolante scelto e dallo spessore. Il prezzo varia tra i €50 e i €120 al mq comprensivi o meno di manodopera per l’installazione. Attenzione, il caro materiali dell’ultimo anno ha fatto lievitare i costi per l’installazione del ponteggio pesando notevolmente sulla cifra finale.

Quali Bonus sfruttare per installare un isolamento a cappotto?

Superbonus – Fino a pochi mesi fa, il Bonus più efficacie per l’installazione di un Cappotto termico era senza dubbio il Superbonus 110%. Utilizzare questa detrazione è ancora possibile tuttavia a fare da spartiacque ci sono diverse date da tenere a mente, inoltre dal 16 febbraio 2023 non è più possibile utilizzare ne lo sconto in fattura ne il sistema della cessione del credito.

  • Superbonus 110% per villette, si potrà sfruttare la detrazione per migliorare l’isolamento termico dell’involucro solo se entro il 30 settembre sono stati completati almeno il 30% dei lavori complessivi, in caso contrario possiamo ancora sfuttare la detrazione al 90% se il reddito familaire è sotto i 25mila euro.
  • Superbonus 110 condomini, si alla detrazione massima per efficientare l’involucro delle parti comuni degli edifici condominiale solo se l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la CILAS è stata presentata di conseguenza entro il 31/12/22. In caso contrario potremo ancora avvalerci del Superbonus 90% per tutto il 2023.

Bonus Ristrutturazione – Questa detrazione permette di detrarre al 50% la spesa per la messa in opera e la progettazioe del Sistema a Cappotto, suddividendola in rate di pari importo per 10 annualità. Per il momento è valida fino al 31 dicembre 2024, e con un massimo di spesa pari a 96.000 euro.

Ecobonus – Un’altra detrazione più o meno stabile nel tempo. Installare il cappotto ci permette di ottenere una detrazione del 65% per le singole unità immobiliari (spesa massima 90.000 euro), o fino al 75% nel caso dei condomini (spesa massima €40.000 per ogni unità immobiliare).

Sismabonus – Migliorando oltre alla qualità dell’isolamento termico anche le caratteristiche antisismiche dell’immobile si può accedere anche al Sismabonus, da un minimo del 50% fino al 110% ma avvalendosi delle scadenze previste dal Superbonus.

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