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Apicoltura, dal Mipaaf 347mila euro a sostegno del settore

La somma è a favore di interventi di formazione e aggiornamento per gli apicoltori, seminari e convegni tematici, attività inerenti l’assistenza tecnica mirata anche per fronteggiare gli aggressori e le malattie dell’alveare

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Foto di PollyDot da Pixabay

Tutti i progetti presentati nel 2020 sono stati finanziati con una somma pari a 392.426,96 euro

La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura del Veneto, Federico Caner, questa mattina ha approvato la delibera con cui si proroga al 31 luglio 2021 il termine per la presentazione della rimodulazione dei progetti relativi all’apicoltura in riferimento al bando aperto lo scorso anno e finanziato tramite i fondi delle Organizzazioni Comuni dei Mercati agricoli (OCM).


Tutti i progetti presentati nel 2020 sono stati finanziati con una somma pari a 392.426,96 euro, a fronte di una richiesta complessiva di contributi pari a 740.122,63 euro.

“Grazie a questo ulteriore stanziamento di fondi da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), che aumenta di fatto la dotazione finanziaria a vantaggio del Veneto di ulteriori 347.695,51 euro, riusciamo a coprire totalmente l’importo del contributo ammesso a finanziamento – dichiara l’assessore regionale Caner -. Con il provvedimento approvato in Giunta non solo abbiamo la possibilità di ridefinire l’uso delle somme disponibili e assegnabili, ma la cosa più importante è che riusciamo a finanziare tutte e undici le domande presentate dalle associazioni e enti pubblici”.

Il provvedimento nasce con l’obbiettivo di utilizzare al meglio i nuovi fondi stanziati dall’Unione Europea a favore di interventi di formazione e aggiornamento per gli apicoltori, seminari e convegni tematici, attività inerenti l’assistenza tecnica mirata anche per fronteggiare gli aggressori e le malattie dell’alveare. Sono altresì finanziati l’acquisto di attrezzature per lo svolgimento delle analisi qualitative sui prodotti dell’apicoltura, le iniziative a sostegno del ripopolamento del patrimonio apistico, la realizzazione di programmi di ricerca applicata al settore che favoriscano un innalzamento della qualità dei prodotti dell’alveare e quindi di una loro maggiore valorizzazione sul mercato. 

Le richieste di rimodulazione dovranno essere presentate entro il 31 luglio in concomitanza con la rendicontazione delle spese sostenute.