Le azioni del produttore danese di turbine eoliche Vestas sono salite del 9% e quelle della controparte tedesca Nordex sono aumentate di quasi l'1,3%.

A inizio luglio le azioni delle compagnie operanti nel settore delle energie rinnovabili sono salite dopo l’approvazione da parte del Senato statunitense di una versione rivista del Big Beautiful Bill, la manovra di bilancio voluta da Trump. Adesso la parola passa alla Camera, considerata la scadenza del 4 luglio imposta dal Presidente statunitense per l’approvazione del disegno di legge.
Il Big Beautiful Bill di Trump rende più difficile lo sviluppo negli Stati Uniti dei progetti di energia solare ed eolica eliminando di fatto i crediti di imposta per le rinnovabili a partire dal 2026 per i progetti non ancora avviati. La versione finale della manovra di bilancio, approvata il primo luglio dal Senato, prevede che i progetti avviati prima del 2026 potranno usufruire dei crediti di imposta. La versione precedente del testo invece prendeva in considerazione la data di messa in funzione dei progetti. I cambiamenti apportati all’ultimo momento offrono condizioni migliori per lo sviluppo dell’eolico rispetto alla bozza della manovra e rispetto a quanto auspicato dai repubblicani della Camera.
L’effetto del Big Beautiful Bill sulle azioni delle rinnovabili
Dopo che il Big Beautiful Bill è passato in Senato, le azioni del produttore danese di turbine eoliche Vestas sono salite del 9% e quelle della controparte tedesca Nordex sono aumentate di quasi l’1,3%. Vestas e altri titoli del settore delle energie rinnovabili europei hanno risentito nel bene e nel male delle notizie relative alla manovra di bilancio Usa. Questo è avvenuto perché il continente americano ha rappresentato il 39% del fatturato di Vestas nel 2024. L’impresa danese di impianti eolici offshore Orsted e la società portoghese di energie rinnovabili EDP Renovaveis hanno portato a casa, rispettivamente, un aumento del 3,6% e dell’1,8%.
“Per quanto riguarda la nostra attività, la proposta attuale di bilancio non ha alcun impatto sui nostri progetti già in costruzione ma garantisce la sicurezza sugli investimenti“, ha affermato l’utility tedesca RWE. Le azioni di RWE, azienda seconda al mondo nella realizzazione di parchi eolici offshore, sono aumentate dello 0,2%, mentre il produttore di inverter solari SMA Solar ha visto un aumento del 10%, toccando il valore più alto da marzo.
Le restrizioni alle rinnovabili imposte da Trump
In base a quanto previsto dal One Big Beautiful Bill Act, l’eolico e il solare, così come l’accumulo di energia su scala industriale, la geotermia, il nucleare e tutti i progetti manifatturieri dovranno rispettare le restrizioni sull’uso di materiali cinesi e sui legami contrattuali o finanziari con entità cinesi per poter beneficiare dei crediti d’imposta.
Il disegno di legge fiscale voluo da Trump impone alle aziende di rispettare limiti sempre più stringenti sulla quantità di materiali provenienti dalla Cina. Una fabbrica di batterie che inizierà la produzione il prossimo anno, ad esempio, dovrà garantire che il 60% dei materiali che compongono i prodotti finali non abbia alcun collegamento con la Cina. Entro il 2030, questa soglia salirà all’85%. Il disegno di legge introduce standard e tempistiche simili anche per i progetti di energia elettrica pulita.
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