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Ddl efficienza energetica edifici in Umbria

Rometti a Tavolo Alleanza: "Provvedimento organico a strategia energetica regionale"

UMBRIA“Centrare gli obiettivi regionali e nazionali per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, incrementare l’efficienza energetica e diminuire le concentrazioni di inquinanti in atmosfera”:  sono queste – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti – le principali finalità  del disegno di legge regionale per il miglioramento delle  prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti di climatizzazione e per il miglioramento della qualità dell’aria, su cui stamani si è svolta la partecipazione nell’ambito del competente Tavolo tematico dell’Alleanza per lo sviluppo dell’Umbria.

 

“Si tratta della prima  legge della Regione Umbria in materia di energia – ha detto l‘assessore – che parte già con una dotazione finanziaria certa per il 2015, risorse proprie del bilancio regionale, che serviranno per utilizzare al meglio i fondi della nuova programmazione 2014-2020, accanto ad altri strumenti finanziari, come fondi rotativi e contratti di rendimento energetico. Il provvedimento si articola in un quadro organico di interventi  allineati alla strategia energetica regionale, di cui rappresenta uno strumento attuativo, e al Piano regionale della qualità dell’aria, in quanto la produzione di energia è strettamente legata alle emissioni inquinanti in atmosfera. La disciplina prevede un pacchetto di misure che riqualificano da un punto di vista energetico il patrimonio edilizio esistente, responsabile di circa il 40% delle emissioni di gas climalteranti, e soprattutto del patrimonio pubblico, particolarmente energivoro. Oltre il 40% del consumo finale di energia  – ha ricordato Rometti – è infatti imputabile al settore edilizio, seguito dai trasporti, 32%,  e dal settore  industriale,  28%. Negli edifici residenziali almeno il 68% dei consumi energetici è dovuto al riscaldamento degli ambienti, l’11% alla produzione dell’acqua calda sanitaria, il 5% per usi cucina, e circa il 16% per usi elettrici, illuminazione, elettrodomestici, condizionamento. I dati ci dimostrano che non è sufficiente produrre energia dalle rinnovabili per riequilibrare il sistema secondo i dettami europei e nazionali, ma occorre intervenire sull’efficienza energetica per ridurre i consumi, gli sprechi e salvaguardare l’ambiente. Spetterà agli enti locali, alle agenzie regionali e alle aziende sanitarie e ospedaliere formulare proposte di intervento di miglioramento della prestazione energetica degli edifici pubblici compresi nell’inventario regionale appositamente costituito”.