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Forestazione urbana: 37 progetti e circa 1,8 milioni di euro per aumentare il verde pubblico

Chiuso il bando riservato ai Comuni di pianura per interventi di forestazione urbana. E salgono a 22 i vivai accreditati che diventeranno in autunno punti di distribuzione gratuita ai cittadini delle piante di “Mettiamo radici per il futuro”, il grande piano green della Regione Emilia-Romagna che prevede 4,5 milioni di nuovi alberi, uno per ogni residente, entro i prossimi quattro anni

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Foto di PIXNIO

Priolo: “Un buon risultato e un’ottima risposta dei Comuni. A fine anno partiremo con un nuovo bando e altre risorse”

Bologna – Sono 37 i Comuni di pianura che hanno risposto al bando della Regione Emilia-Romagna, a loro riservato, per promuovere entro la fine dell’anno altrettanti interventi di forestazione urbana con risorse richieste pari a circa 1,8 milioni di euro.

È il risultato del provvedimento promosso da viale Aldo Moro e che si è chiuso il 1^ luglio scorso proprio con l’obiettivo di aumentare le aree verdi e la superficie boschiva in pianura con lo scopo di migliorare l’ambiente urbano e la qualità della vita dei cittadini che vi risiedono.

E il 3 luglio si è anche chiuso il bando dedicato ai vivai dell’Emilia-Romagna che vogliono diventare punti per la distribuzione delle piante della campagna “Mettiamo radici per il futuro”, il grande piano green della Regione che prevede 4,5 milioni di nuovi alberi piantati da Piacenza a Rimini, uno per ogni residente, entro i prossimi quattro anni. Sono 22 i vivai accreditati, quattro in più rispetto allo scorso anno, un’ulteriore conferma della sensibilità delle aziende del territorio per questo progetto. 

“Siamo soddisfatti della risposta dei comuni- commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo– è un primo inizio e un risultato non scontato considerando la novità dell’iniziativa, la necessità di individuare le aree di piantagione e poi predisporre tutta la documentazione. Contiamo di pubblicare entro la fine dell’anno il bando 2022, in cui ci saranno nuove risorse, giocando in armonia con i tempi di programmazione dei bilanci che potranno organizzare al meglio le proprie strategie”.

I progetti candidati a ricevere il finanziamento di forestazione urbana riguardano sia fasce boscate che veri e propri boschi urbani permanenti. Saranno utilizzate preferibilmente specie autoctone, più performanti nell’assorbimento dei principali agenti inquinamenti atmosferici (Pm10, 03, Co2, NO2) e ad elevata resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici e degli stress ambientali che caratterizzano gli ambienti urbani. /red