Biocarburante ultra “pulito” dalla biomassa vegetale

Utilizzando l’analisi con il sincrotrone un team di ricercatori ha studiato gli effetti delle impurità nel processo di conversione syngas-biocombustibili liquidi

p_gas(Rinnovabili.it) – Arriva dall’Università del Kentucky l’ultima novità tecnologica sul fronte del biofuel. Qui, infatti, nei laboratori del centro per l’Energia Applicata, i ricercatori Burtron Davis, Gary Jacobs, e Ramana Pendyala hanno messo a punto un nuovo procedimento per produrre biocarburante ultra “pulito” dalla biomassa vegetale; la tecnica, si legge nella nota stampa pubblicata sul sito universitario, impiega le ultime novità nell’ambito della raffinazione chimica in combinazione con la strumentazione del Canadian Light Source, centro per la ricerca con la radiazione di sincrotrone; questo settore scientifico permette una nuova visione della struttura del materiale genetico: utilizzando i dati raccolti con il sincrotrone ad alta energia gli scienziati sono in grado di vedere strutture molecolari in precedenza solo teorizzata. In questo caso questa tecnica è stata impiegata per affinare i processi utilizzati per convertire i materiali vegetali in gas e quindi in liquidi utilizzabili.

 

L’elemento chiave della ricerca statunitense è la produzione di syngas o gas di sintesi, una miscela contenente alte quantità di monossido di carbonio e idrogeno. Si tratta di un procedimento relativamente semplice da ottenere a partire dalla biomassa vegetale; tuttavia il processo lascia spesso dietro di sé impurità, come l’ammoniaca e monossido di carbonio, che rendono più difficile l’operazione di trasformare questo gas in combustibile utilizzabile. Per risolvere il problema, la squadra ha utilizzato l’analisi con il sincrotrone in maniera da studiare gli effetti di impurità specifiche sul processo di conversione e cercare così di identificare a quale soglia chimica blocchi la conversione efficiente in combustibile. “Per molti anni, nella ripulitura del syngas, la regola generale è stata quella di dover abbassare i livelli di queste impurità a parti per milione o a parti per miliardo”, spiega Jacobs. Il team ha però scoperto che, per alcune sostanze chimiche come l’ammoniaca, possono essere accettati anche livelli molto superiori prima che la relazione syngas-carburante liquido rallenti, diventando inefficiente. Individuando i livelli consentiti, i ricercatori sperano di semplificare il processo di produzione di combustibile pulito. In questo momento, circa da un terzo alla metà del costo per la produzione di gas di sintesi e conversione in bioliquidi riutilizzabile è direttamente associabile al processo di pulizia.

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