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Giornata mondiale delle api 2025, celebriamo i pilastri della biodiversità

La Giornata mondiale delle api ricorda l’importanza di tutti gli impollinatori, che hanno un ruolo fondamentale per la biodiversità e per la salute dell’ecosistema. Senza queste importanti sentinelle ambientali sarebbe messa in pericolo anche la sicurezza alimentare globale

Giornata mondiale delle api 2025, celebriamo i pilastri della biodiversità
Image by zasilvape from Pixabay

Come sarebbe il mondo senza impollinatori?

La Giornata mondiale delle api si celebra dal 2018, dichiarata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La data del 20 maggio celebra la nascita di un pioniere dell’apicoltura moderna, lo sloveno Anton Janša.

Giornata mondiale delle api 2025, per sensibilizzare tutti

Oggi le api, come pure gli altri insetti impollinatori, sono in una fase di declino che sembra inesorabile.

Celebrare la Giornata mondiale delle api 2025 è un’occasione per sensibilizzare tutti – governi, associazioni, istituzioni, aziende, cittadini ­– e promuovere azioni che creino le condizioni affinché api e impollinatori continuino a riprodursi e a “lavorare” per lo sviluppo sostenibile.

Quindi, un impegno a favore della biodiversità e del miglioramento degli habitat.

Impollinatori e sicurezza alimentare

Come sarebbe il mondo senza le api e gli altri impollinatori? Sicuramente molto più povero, almeno dal punto di vista alimentare. È a loro che dobbiamo la presenza di varietà di frutta e ortaggi che compongono le nostre diete e che sono fondamentali per la nostra salute.

Non è un caso che il tema della Giornata mondiale delle api 2025 sia Bee inspired by nature to nourish us all, a sottolineare il loro ruolo fondamentale per il ripristino degli ecosistemi, per la conservazione della biodiversità e per la sicurezza alimentare e la nutrizione.

Le oltre 20mila specie di api e altri impollinatori selvatici – tra cui rientrano anche uccelli, farfalle e pipistrelli – garantiscono l’esistenza della maggior parte delle colture di cui ci nutriamo a livello globale.

6 motivi per proteggere le api e gli impollinatori

La FAO, nel sostenere la Giornata mondiale delle api 2025, ha evidenziato 6 motivi principali per cui le api e gli impollinatori sono importanti in una prospettiva One Health:

  • Contribuiscono al 35% della produzione agricola mondiale, sostenendo 87 delle 115 principali colture alimentari, tra cui frutta, verdura, semi e noci. Senza un’adeguata impollinazione, i raccolti diminuiscono, il cibo diventa più scarso e più costoso, mettendo a rischio la sicurezza alimentare e il sostentamento di agricoltori e comunità.
  • Sono essenziali per la riproduzione naturale e la diversità genetica delle piante, che contribuisce a migliorarne la resistenza a parassiti, malattie e condizioni climatiche. Piante sane e resistenti richiedno meno input chimici come i pesticidi che, se non utilizzati correttamente, possono rappresentare un rischio per gli impollinatori.
  • Garantiscono la disponibilità di molti alimenti ricchi di sostanze nutritive (bacche, semi, noci e verdure) fondamentali per una dieta equilibrata e per la prevenzione delle malattie. L’impollinazione sostiene anche la biodiversità nei nostri sistemi alimentari, aiutando a sostenere un’ampia varietà di colture che contribuiscono a diete più resilienti e diversificate.
  • Permettono la riproduzione di quasi il 90% delle piante selvatiche in fiore del mondo (oltre 300.000 specie), fondamentali per gli ecosistemi, che forniscono habitat, riparo e cibo a agli animali selvatici. Inoltre contribuiscono alla rigenerazione delle aree forestali, delle zone umide e di altri ecosistemi, contribuendo alla salute ambientale complessiva del pianeta.
  • Gli impollinatori sono indicatori della salute ambientale. Poiché sono sensibili alle perturbazioni dell’ecosistema, il monitoraggio della loro salute offre indizi vitali su minacce ambientali più ampie.
  • Le pratiche agricole rispettose della natura contribuiscono a sostenere gli impollinatori, garantiscono raccolti stabili e riducono l’impatto ambientale.

Pur con le difficoltà generali che affliggono il comparto, il nostro Paese offre numeri interessanti, specie sul versante femminile.

«In Italia ci sono circa 23mila donne apicoltrici, pari a circa il 30% dei 77mila apicoltori censiti dalla banca dati dell’anagrafe apistica nazionale. Una quota rosa sempre crescente», ha dichiarato Raffaele Cirone, presidente della FAI (Federazione Apicoltori Italiani) premiando venti imprenditrici apicoltrici nel corso della manifestazione ApinRosa che si è svolta nella sede nazionale di Confagricoltura.

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