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Istituto Tecnico Agrario “Garibaldi”, un’oasi naturalistica per la formazione in agricoltura

L’Istituto Tecnico Agrario “Garibaldi” forma tecnici per il settore agroalimentare con una spiccata sensibilità ambientale in un’oasi naturalistica di circa 76 ettari all’interno della città di Roma. Qui la teoria è abbinata alla pratica in una formazione realmente in campo

Istituto Tecnico Agrario “Garibaldi”, un’oasi naturalistica per la formazione in agricoltura
In primo piano Andrea Pontarelli, preside dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Garibaldi” (foto Beniamin Ciripan/ASSITOL)

Al “Garibaldi” la formazione è legata alla sostenibilità

L’agricoltura ha bisogno di formazione. L’Istituto Tecnico Agrario “G. Garibaldi”, che ha sede a Roma, è un modello di innovazione, inclusività e sostenibilità nella formazione agraria e agroalimentare.

Nato nel 1872, forma tecnici per il settore agroalimentare con una spiccata sensibilità ambientale. Quello che sorprende è che il “Garibaldi” sia un’oasi naturalistica di circa 76 ettari all’interno della città di Roma.

Qui si fa una formazione sul campo, nel vero senso della parola: le aree verdi sono destinate a oliveti, vigneti e seminativi, gli edifici aziendali comprendono cantina, frantoio, serre, caseificio, parco macchine.

Nei laboratori si studiano agronomia, chimica, biotecnologia, informatica e topografia. Strutture sportive e un convitto chiudono il cerchio di una formazione a 360° per chi crede che nell’agricoltura sia il proprio futuro.

Andrea Pontarelli, preside dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Garibaldi”, racconta a “Rinnovabili” lo spirito che anima l’Istituto, che nel 2021 è diventato un Polo di Alta Formazione.

Qual è la tipologia degli studenti del “Garibaldi”?

Abbiamo un “nocciolo duro” che è la terza o quarta generazione dei nostri studenti, ovvero dei maggiori produttori e professionisti del settore.

Essendo un istituto storico e avendo anche il convitto, abbiamo da sempre garantito la migliore formazione in campo agroalimentare.

Quindi i vostri iscritti hanno alle spalle una tradizione familiare.

Sì, in gran parte sono figli di imprenditori del settore. Non a caso, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è un nostro ex-alunno.

Ma ne abbiamo tantissimi altri, ad esempio, tra i direttori generali del Ministero dell’Agricoltura, dell’Istituto Antifrode Alimentare dell’ICQRF, del CREA, che sono tutti i nostri ex-alunni.

Oggi abbiamo 37 classi per un totale di 706 allievi. Questo è il grande tesoro dell’Istituto Tecnico Agrario “Garibaldi”.

Questo vuol dire che la formazione nel settore agroalimentare gioca un ruolo centrale.

Al “Garibaldi”, da sempre, la formazione è abbinata alla produzione reale.

L’elemento in più di questa tipologia di istituti, e del nostro in particolare, è la presenza dei laboratori produttivi formativi, dove i ragazzi dalla teoria passano concretamente alla pratica.

L’azienda agraria annessa all’Istituto è un laboratorio didattico a cielo aperto dove fare formazione sul campo, nel vero senso della parola.

L’ulteriore valore aggiunto, oltre alla formazione sul campo, è la formazione interdisciplinare. Infatti, l’Istituto “Garibaldi” ha accordi con l’Università della Tuscia, con la “Sapienza” e Roma Tre, con il Campus Bio-Medico, con il CREA.

Inoltre, la connessione tra formazione e imprese fa sì che i nostri studenti abbiano un tasso di occupazione del 90% a fine corso.

Anche l’innovazione tecnologica ha un ruolo di primo piano nella formazione del “Garibaldi”.

L’agricoltura deve essere al passo con i tempi e naturalmente con le professionalità richieste dal mondo del lavoro: abbiamo percorsi formativi ad hoc richiesti dalle aziende, anzi siamo a servizio del mondo produttivo.

Abbiamo strumentazioni domotiche 4.0 per il frantoio come per tutta la parte della viticoltura compresa la cantina, i laboratori sono direttamente connessi con i macchinari. Per la parte orticola-frutticola abbiamo serre di acquaponica e idroponica.

I vostri prodotti hanno uno sbocco commerciale?

L’azienda agraria ha un suo punto vendita. Ovviamente la nostra mission è la formazione dei nostri studenti.

Abbiamo delle produzioni medio-piccole che sono il nostro vanto. I nostri clienti sono i cittadini dei quartieri limitrofi che vengono ad acquistare giornalmente i nostri prodotti a chilometro zero.  Prodotti certificati dei quali garantiamo l’assoluta qualità.

Produzione di qualità che è anche sostenibile?

Dire bio è riduttivo. Ovviamente siamo certificati bio, e come scuola diamo una formazione totale: non utilizziamo prodotti fitosanitari, i nostri campi sono totalmente acqua, sole e terra.

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About Author / Isabella Ceccarini

Lavora da più di trent’anni nel campo editoriale e giornalistico. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Non ama i confini mentali e geografici, è un’europeista sostenitrice dell’Italia, convinta che le sue grandi qualità – bellezza, arte, cultura, creatività – che il mondo ci invidia dovrebbero essere più apprezzate per primi dagli italiani. Promuove e sviluppa iniziative di comunicazione della scienza, di formazione giornalistica professionale e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, ricerca, innovazione e formazione, nuove tecnologie, economia circolare. Organizza e modera tavole rotonde per mettere a confronto opinioni diverse.