L’Istituto Tecnico Agrario “Garibaldi” forma tecnici per il settore agroalimentare con una spiccata sensibilità ambientale in un’oasi naturalistica di circa 76 ettari all’interno della città di Roma. Qui la teoria è abbinata alla pratica in una formazione realmente in campo

Al “Garibaldi” la formazione è legata alla sostenibilità
L’agricoltura ha bisogno di formazione. L’Istituto Tecnico Agrario “G. Garibaldi”, che ha sede a Roma, è un modello di innovazione, inclusività e sostenibilità nella formazione agraria e agroalimentare.
Nato nel 1872, forma tecnici per il settore agroalimentare con una spiccata sensibilità ambientale. Quello che sorprende è che il “Garibaldi” sia un’oasi naturalistica di circa 76 ettari all’interno della città di Roma.
Qui si fa una formazione sul campo, nel vero senso della parola: le aree verdi sono destinate a oliveti, vigneti e seminativi, gli edifici aziendali comprendono cantina, frantoio, serre, caseificio, parco macchine.
Nei laboratori si studiano agronomia, chimica, biotecnologia, informatica e topografia. Strutture sportive e un convitto chiudono il cerchio di una formazione a 360° per chi crede che nell’agricoltura sia il proprio futuro.
Andrea Pontarelli, preside dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Garibaldi”, racconta a “Rinnovabili” lo spirito che anima l’Istituto, che nel 2021 è diventato un Polo di Alta Formazione.
Qual è la tipologia degli studenti del “Garibaldi”?
Abbiamo un “nocciolo duro” che è la terza o quarta generazione dei nostri studenti, ovvero dei maggiori produttori e professionisti del settore.
Essendo un istituto storico e avendo anche il convitto, abbiamo da sempre garantito la migliore formazione in campo agroalimentare.
Quindi i vostri iscritti hanno alle spalle una tradizione familiare.
Sì, in gran parte sono figli di imprenditori del settore. Non a caso, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è un nostro ex-alunno.
Ma ne abbiamo tantissimi altri, ad esempio, tra i direttori generali del Ministero dell’Agricoltura, dell’Istituto Antifrode Alimentare dell’ICQRF, del CREA, che sono tutti i nostri ex-alunni.
Oggi abbiamo 37 classi per un totale di 706 allievi. Questo è il grande tesoro dell’Istituto Tecnico Agrario “Garibaldi”.
Questo vuol dire che la formazione nel settore agroalimentare gioca un ruolo centrale.
Al “Garibaldi”, da sempre, la formazione è abbinata alla produzione reale.
L’elemento in più di questa tipologia di istituti, e del nostro in particolare, è la presenza dei laboratori produttivi formativi, dove i ragazzi dalla teoria passano concretamente alla pratica.
L’azienda agraria annessa all’Istituto è un laboratorio didattico a cielo aperto dove fare formazione sul campo, nel vero senso della parola.
L’ulteriore valore aggiunto, oltre alla formazione sul campo, è la formazione interdisciplinare. Infatti, l’Istituto “Garibaldi” ha accordi con l’Università della Tuscia, con la “Sapienza” e Roma Tre, con il Campus Bio-Medico, con il CREA.
Inoltre, la connessione tra formazione e imprese fa sì che i nostri studenti abbiano un tasso di occupazione del 90% a fine corso.
Anche l’innovazione tecnologica ha un ruolo di primo piano nella formazione del “Garibaldi”.
L’agricoltura deve essere al passo con i tempi e naturalmente con le professionalità richieste dal mondo del lavoro: abbiamo percorsi formativi ad hoc richiesti dalle aziende, anzi siamo a servizio del mondo produttivo.
Abbiamo strumentazioni domotiche 4.0 per il frantoio come per tutta la parte della viticoltura compresa la cantina, i laboratori sono direttamente connessi con i macchinari. Per la parte orticola-frutticola abbiamo serre di acquaponica e idroponica.
I vostri prodotti hanno uno sbocco commerciale?
L’azienda agraria ha un suo punto vendita. Ovviamente la nostra mission è la formazione dei nostri studenti.
Abbiamo delle produzioni medio-piccole che sono il nostro vanto. I nostri clienti sono i cittadini dei quartieri limitrofi che vengono ad acquistare giornalmente i nostri prodotti a chilometro zero. Prodotti certificati dei quali garantiamo l’assoluta qualità.
Produzione di qualità che è anche sostenibile?
Dire bio è riduttivo. Ovviamente siamo certificati bio, e come scuola diamo una formazione totale: non utilizziamo prodotti fitosanitari, i nostri campi sono totalmente acqua, sole e terra.