Rinnovabili • Le fragole durano più a lungo con il biofilm commestibile Rinnovabili • Le fragole durano più a lungo con il biofilm commestibile

Le fragole durano più a lungo con il biofilm commestibile

Le fragole sono frutti velocemente deperibili. Un nuovo biofilm commestibile ricavato dai rifiuti agricoli e della pesca potrebbe essere la soluzione conservarle più a lungo senza che si perda nulla in termini di aroma, di sapore e di aspetto

Le fragole durano più a lungo con il biofilm commestibile
Foto di Emmy Gaddy su Unsplash

Un biofilm commestibile conserva le fragole

Come conservare più a lungo le fragole? Un nuovo biofilm commestibile ricavato dai rifiuti agricoli e della pesca potrebbe essere la soluzione.

Un gruppo di ricercatori del São Carlos Institute of Chemistry della University of São Paulo (Brasile) ha sviluppato un materiale che permette di allungare il tempo di conservazione delle fragole (Fragaria x ananassa).

Infatti, dopo 12 giorni di conservazione in frigo le fragole rivestite con il biofilm commestibile hanno perso l’11% di peso in meno, e soprattutto si è ritardata la contaminazione delle muffe durante lo stoccaggio. Di norma, dopo quattro giorni sulle fragole compaiono i primi segni di muffe: quelle rivestite con il biofilm commestibile resistono fino a sei-otto giorni.

Lo studio Improvement of the physical-chemical, microbiological, volatiles and sensory quality of strawberries covered with chitosan/gelatin/pomegranate peel extract-based coatings è pubblicato nella rivista “Food Chemistry”.

Allo studio – che ha avuto il supporto di FAPESP (São Paulo Research Foundation) – hanno partecipato anche i ricercatori di EMBRAPA Instrumentation e della Federal University of São Carlos.

Gli antiossidanti nella buccia di melograno

Durante gli esperimenti, i ricercatori hanno sviluppato una tecnica che ha permesso di estrarre dalla buccia di melograno (Punica granatum) l’84,2% in più di antiossidanti, sostanze che hanno proprietà conservanti.

Più del 40% del melograno è costituito dalla buccia, ovvero da uno scarto con proprietà antiossidanti e antimicrobiche, che questa tecnica ha permesso di utilizzare.

Incorporando gli antiossidanti del melograno a rivestimenti a base di gelatina e chitosano estratto dalla conchiglia interna dei calamari (che non dà problemi di allergia, come può avvenire con lo scheletro dei crostacei, ad esempio i gamberetti), gli studiosi hanno ricavato un biofilm protettivo per la frutta.

Le fragole sono il frutto ideale

Perché testare il biofilm sulle fragole? Perché sono frutti piccoli, molto umidi, velocemente deperibili e con poca acidità, quindi facilmente aggredibili dalle muffe.

Pertanto, hanno concluso i ricercatori, se il biofilm funziona con le fragole può funzionare con qualunque altro frutto.

Gli esperimenti hanno mostrato che il rivestimento con il biofilm forma una barriera protettiva che allunga il tempo di conservazione delle fragole senza che si perda nulla in termini di aroma, di sapore e di aspetto.

Cosa ne penseranno i consumatori? Probabilmente saranno disposti a spendere poco di più per avere un prodotto che dura di più e che, come sembra, non fa male alla salute.

About Author / La Redazione