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Con il progetto FIRO l’agricoltura è sempre più smart

L’obiettivo del progetto FIRO è ottimizzare l’uso dell’acqua e dei nutrienti, aumentare la qualità e la conservabilità delle produzioni, rafforzare il ruolo dell’agricoltore come tecnico specialista. Ovvero, agricoltori con un bagaglio strategico di competenze al centro di un processo produttivo sostenibile

Con il progetto FIRO l’agricoltura è sempre più smart
Foto Agribologna – Progetto FIRO

Si rafforza la figura dell’agricoltore come tecnico specialista

Il Consorzio Agribologna ha promosso il progetto FIRO (Fertilizzazione e Irrigazione avanzate in Orticoltura & Frutticultura) di tecnologie avanzate per l’agricoltura.

Il Consorzio fa parte del Gruppo Agribologna, una delle prime aziende di distribuzione dei prodotti ortofrutticoli in Italia che vanta un fatturato complessivo che supera i 260 milioni di euro.

Innovazione tecnologica per l’agricoltura sostenibile

Il Gruppo Agribologna punta su un’agricoltura sempre più sostenibile, razionale ed efficiente in cui l’innovazione tecnologica costituisce il centro nevralgico dei vari progetti, come nel caso di FIRO.

11 soci produttori del Consorzio Agribologna fanno parte del progetto FIRO, che sarà attivo fino al 2026. L’obiettivo del progetto è ottimizzare l’uso dell’acqua e dei nutrienti, aumentare la qualità e la conservabilità delle produzioni, rafforzare il ruolo dell’agricoltore come tecnico specialista.

Questa visione smart&green mette gli agricoltori con un bagaglio strategico di competenze tecniche al centro di un processo produttivo sostenibile grazie a strategie mirate che intendono rafforzare i sistemi di coltivazione per produrre di più e meglio senza avere un impatto negativo sui suoli.

Soluzioni agritech per le coltivazioni

Il progetto FIRO nasce sulla scia di FIGARO, il progetto che si è svolto nel periodo 2022-2024 e che ha letteralmente messo in campo con successo alcune soluzioni agritech per le coltivazioni.

I produttori di Agribologna – consapevoli che il cambiamento climatico impone l’adozione di pratiche agronomiche innovative – hanno deciso di investire in fertirrigazione e irrigazione razionale.

Al centro del progetto FIRO ci sono monitoraggio, analisi e tecnologie avanzate per ottimizzare irrigazione e nutrizione, risparmiare risorse e incrementare la sostenibilità e la qualità delle produzioni orticole e frutticole.

Le azioni del progetto FIRO e le coltivazioni interessate

In particolare, FIRO prevede di:

  • consentire l’evoluzione di nutrizione e irrigazione delle colture, grazie a sensori e lisimetri (strumenti per valutare la presenza e il movimento di una sostanza nutriente nel suolo)
  • contribuire alla riduzione degli sprechi di risorse (acqua e nutrienti)
  • proseguire nella formazione degli agricoltori all’uso di tecnologie agronomiche avanzate
  • ottimizzare la gestione colturale, anche in caso di eventi climatici critici e d’impatto
  • aumentare resistenza e conservabilità delle produzioni.

Le coltivazioni interessate dal progetto FIRO sono orticole in suolo sotto terra e in pieno campo (melanzane, zucchine, cetrioli) e frutticole in pieno campo (pesche, nettarine, mele, albicocche, kiwi).

Il sistema suolo-acqua-radici durante il ciclo di crescita è complesso: conoscerlo è indispensabile, come lo è intervenire tempestivamente in caso di necessità. Altrettanto importante è la condivisione delle pratiche più innovative.

L’innovazione piace a tutte le fasce d’età dei soci di Agribologna

Spiega Franco Linguerri, presidente del Gruppo Agribologna: «Avvertiamo come necessario e improrogabile condividere con i nostri soci le proposte e i servizi più avanzati, perché il loro ruolo di tecnici specialisti possa consolidarsi giorno per giorno, nel fronteggiare le più varie criticità, spesso repentine e di impatto crescente.

È necessario prevedere quanto più possibile gli eventi e strutturarsi per questo con la disponibilità di veri e propri “pacchetti di servizi e strumentazioni all’avanguardia”, mirati a questa complessità sfidante. 

Investiamo in una valutazione e in una conoscenza sempre più avanzate di quanto accade sul campo, in modo che poi le scelte razionali e sostenibili, avvengano di conseguenza, una volta integrate all’esperienza dell’agricoltore.

Questo vale per tutte le fasce di età dei nostri soci, tutti ormai molto interessati ai più avanzati sviluppi tecnologici, ma è tanto più vero se vogliamo attrarre e consolidare in questo ruolo i soci più giovani. Per noi si tratta di un percorso necessario e ineludibile di innovazione, ricerca e sviluppo, di cui ringraziamo tutti i nostri soci».

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