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Frodi alimentari, le ispezioni dell’ICQRF a tutela dei consumatori

Le frodi alimentari sono numerose anche in Italia. Se i consumatori non se ne accorgono intervengono organismi di controllo che accertano il rispetto delle regole. Il ministro Lollobrigida ha istituito una cabina di regia che coordina tutte le forze dell’ordine che si occupano di agroalimentare

Frodi alimentari, le ispezioni dell’ICQRF a tutela dei consumatori
Image by Nadin Dunnigan from Pixabay

L’ICQRF smaschera le frodi alimentari

Le frodi alimentari sono all’ordine del giorno. I consumatori attenti sono speso in grado di accorgersi dell’eventuale truffa, ma può anche capitare che non sia tutto così evidente.

La lettura delle etichette fronte pacco di solito dovrebbe far scattare l’allarme, ma se questo non avviene?

In questi casi intervengono le forze dell’ordine e altre realtà istituzionali che svolgono controlli capillari a tutela dei consumatori.

Una di queste realtà è l’ICQRF, ovvero l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che Silvia De Bertoldi, responsabile comunicazione dell’ICQRF, ci aiuta a conoscere meglio.

Qual è precisamente il compito dell’ICQRF?

L’Ispettorato Centrale Repressione Frodi è il dipartimento che si occupa dei controlli di tipo merceologico della qualità dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici della produzione.

Con chi collabora l’ICQRF per smascherare le frodi alimentari?

L’Ispettorato lavora insieme all’Agenzia delle Drogane. Pertanto si tratta di un controllo dell’intera filiera, dall’origine al mercato finale.

Il contesto in cui ci muoviamo è una cabina di regia creata dal ministro Lollobrigida circa un anno e mezzo fa con tutte le forze dell’ordine che si occupano di agroalimentare.

Questo permette di coordinare le operazioni che riguardano l’agroalimentare, incentrate principalmente nei porti, cioè nei punti d’ingresso, dove si controlla l’origine dei prodotti.

Il nostro obiettivo è che i prodotti che arrivano da Paesi terzi non siano poi nazionalizzati, cioè l’origine deve rimanere quella vera.

Da tempo è in corso un braccio di ferro per rendere obbligatoria l’indicazione di origine in etichetta.

Esatto. Per tanti prodotti esiste già l’obbligo di indicare l’origine, ad esempio l’olio, il vino, i cereali, molti tipi di carne, il latte.

Purtroppo, però, ci sono molte frodi, cioè questi prodotti entrano e poi se ne perde la tracciabilità. Ciò significa che vengono nazionalizzati irregolarmente.

I nostri controlli sono finalizzati proprio a evitare che il verificarsi di questo tipo di frodi alimentari.

L’ICQRF effettua controlli anche per quanto riguarda la rispondenza ai criteri IGP e DOP, cioè dei prodotti di qualità certificata?

Certo. L’ICQRF autorizza anche gli organismi di controllo per le DOP e GP e vigiliamo affinché il lavoro fatto dagli organismi di controllo sia svolto correttamente.

Inoltre facciamo controlli sul mercato e siamo molto attivi anche nel commercio elettronico. Per questo abbiamo stipulato dei memorandum of understanding con le principali piattaforme di e-commerce come Amazon, eBay, Rakuten, Alibaba.

Mi tolga una curiosità, come si fa a controllare un prodotto online? Nel passaggio diretto dal sito e-commerce al consumatore dove vi inserite?

Ci inseriamo sull’etichettatura.

Chiaramente il prodotto in sé non lo possiamo verificare, raccogliamo le segnalazioni da parte dei consorzi, che sono molte, e poi controlliamo l’etichettatura.

Noi interveniamo dove emerge una discrepanza con quella che dovrebbe essere l’etichettatura di un prodotto DOP o IGP e richiediamo il take down alla piattaforma che avviene in tempi brevissimi, grazie agli accordi che abbiamo sottoscritto.

Fate dei controlli a campione?

Facciamo controlli a ricerca, sia sul dominio Internet sia su Google. Con la ricerca direttamente sulle piattaforme troviamo parecchie frodi.

Cosa fa scattare i controlli dell’ICQRF sulle frodi alimentari? Partono in maniera autonoma o dalle denunce di consumatori?

Abbiamo una programmazione annuale basata sull’analisi del rischio, per cui ogni anno facciamo un tot di controlli in ogni settore.

Inoltre, raccogliamo segnalazioni sia anonime sia non anonime, anche da parte di altri operatori.

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About Author / Isabella Ceccarini

Lavora da più di trent’anni nel campo editoriale e giornalistico. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Non ama i confini mentali e geografici, è un’europeista sostenitrice dell’Italia, convinta che le sue grandi qualità – bellezza, arte, cultura, creatività – che il mondo ci invidia dovrebbero essere più apprezzate per primi dagli italiani. Promuove e sviluppa iniziative di comunicazione della scienza, di formazione giornalistica professionale e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, ricerca, innovazione e formazione, nuove tecnologie, economia circolare. Organizza e modera tavole rotonde per mettere a confronto opinioni diverse.