Campionamenti e analisi verificheranno la presenza di Pfas all'interno delle acque regionali a partire da ottobre,

Il 28 ottobre è stato firmato il protocollo d’intesa per il monitoraggio dei Pfas nelle acque destinate al consumo umano nel territorio della regione Umbria.
Firmato il protocollo d’intesa per il monitoraggio dei Pfas
Lo scopo del protocollo è approfondire il quadro informativo sulle acque destinate al consumo dei residenti nella regione, prestando particolare attenzione ai valori di parametro relativi alle sostanze perfluoroalchiliche. Non solo, servirà anche a coordinare le azioni di monitoraggio tra i soggetti responsabili per garantire un controllo costante, uniforme e approfondito delle risorse idriche regionali.
Il protocollo porta la firma dell’assessore all’Ambiente e all’Energia della Regione Umbria, Thomas De Luca, e del direttore servizio igiene e sanità pubblica dell’USL Umbria 1, Igino Fusco Moffa.
Umbria prima regione a effettuare un monitoraggio continuo sulle acque
“Attraverso la firma di questo protocollo – ha dichiarato l’assessore Thomas De Luca – l’Umbria diventa la prima regione in Italia a mettere in campo un monitoraggio continuo sulle acque dei rubinetti, per quanto riguarda i cosiddetti Pfas. Inquinanti con cui, purtroppo, avremo sempre di più a che fare e avanziamo al Governo la richiesta di una normativa attraverso la quale vengano messi al bando”.
Doppio campionamento
“Si tratta di un’azione strategica – ha proseguito l’assessore – per mettere in sicurezza le acque che i cittadini umbri utilizzano nelle proprie case e nei luoghi pubblici e per dimostrare che l’acqua del rubinetto è più sicura persino di quella in bottiglia, potendone garantire la salubrità attraverso questo monitoraggio. Avremo un doppio campionamento e delle analisi che andranno a verificare la presenza di Pfas all’interno delle acque regionali che partiranno da subito, andando quindi ad anticipare il termine ultimo del 13 gennaio 2026, previsto dalla normativa nazionale, per l’adozione delle misure necessarie a garantire la conformità delle acque ai parametri di qualità previsti per il consumo umano”.
Un impegno per la tutela della salute pubblica e la protezione delle risorse idriche
“Quello che sottoscriviamo – ha confermato il presidente di Auri e sindaco di Spoleto, Andrea Sisti – è un impegno condiviso per la salute pubblica. Con questo protocollo, Regione Umbria e i soggetti coinvolti dimostrano un forte impegno per la tutela della salute pubblica e la protezione delle risorse idriche. Come Auri faremo in modo che al momento della sottoscrizione dei contratti di fornitura venga inserita l’adozione delle misure preventive necessarie a garantire la salubrità delle acque. Queste, unite al monitoraggio costante delle acque che utilizziamo, rappresentano un passo decisivo verso la conformità ai parametri di qualità previsti dalla normativa europea e nazionale e un presidio essenziale a garanzia della sicurezza del loro consumo”.
Come avviene il monitoraggio dei Pfas
I risultati dei controlli e dei campionamenti effettuati entro il 13 gennaio 2026 forniranno il quadro conoscitivo complessivo necessario ad attuare le misure più idonee di controllo (impianti di trattamento e altro). La legge prevede infatti che le acque soddisfino i nuovi valori di parametro entro il 13 gennaio 2026. Questi risultati confluiranno in una relazione tecnico-scientifica e saranno accessibili anche ai cittadini. In una fase successiva, le persone potranno accedere ai dati direttamente on line attraverso il sito www.lacquachebevo.it
In caso di superamento del valore di parametro è previsto che le ASL lo comunichino immediatamente ai Gestori affinché questi ripetano il campione ed effettuino i relativi approfondimenti. I Gestori, a loro volta, sono tenuti a comunicare alle Asl eventuali superamenti del valore di parametro rilevati con i controlli interni. In caso di conferma del superamento della soglia ci sarà una valutazione congiunta sulle strategie d’intervento da intraprendere in vista degli obblighi di legge che entreranno in vigore il 13 gennaio 2026.
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