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Oggi è la giornata internazionale senza plastica, ma la plastica è ovunque

Le azioni individuali per onorare la giornata internazionale senza plastica non bastano. Serve un divieto alla produzione

giornata internazionale senza plastica
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Per il quarto anno si celebra la giornata internazionale senza plastica, inventata dall’associazione Free The Ocean

(Rinnovabili.it) – Il 25 maggio ricorre la giornata internazionale senza plastica. Non è la stessa cosa della giornata mondiale senza sacchetti di plastica, che cade il 3 luglio. Tuttavia, allo stesso modo intende sensibilizzare riguardo l’importanza di abbandonare questo polimero onnipresente.

Ad inventare di questa ricorrenza è stata Free The Ocean, una organizzazione ambientalista nata nel 2019. “L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più urgenti – si legge sul sito di Free The Ocean – L’International plastic free day è una giornata per richiamare l’attenzione sulla plastica che usiamo quotidianamente, in particolare la plastica monouso”.

L’associazione promuove buone pratiche e iniziative individuali per sensibilizzare in questa giornata all’abbandono della plastica monouso. Il contesto, tuttavia, è scoraggiante. L’ultimo Global Plastics Outlook dell’OCSE calcola che i rifiuti di plastica sono più che raddoppiati in vent’anni, passando da 156 milioni di tonnellate nel 2000 a 353 milioni di tonnellate nel 2019.

Circa il 9% della plastica prodotta viene riciclata, ma è importante non dare al riciclo un potere divinatorio. Secondo un rapporto lanciato di recente da Greenpeace, la plastica che entra negli impianti ne esce con una maggiore concentrazione di sostanze chimiche tossiche. In più, ha fatto il giro del mondo la notizia di uno studio realizzato nel Regno Unito in un impianto di riciclo: il trattamento della plastica produce microplastiche che sfuggono in grande quantità ai filtri dell’impianto, finendo nell’ambiente.

La soluzione più realistica, quindi, più che migliorare i nostri comportamenti quotidiani, sembra essere un divieto alla produzione. Ed è infatti quello che chiedono organizzazioni ambientaliste e reti della società civile che seguono da tempo i negoziati per un Trattato globale vincolante sulla plastica. Di quali misure la comunità internazionale è disponibile a prendere, si tornerà a parlare il prossimo 29 maggio. A Parigi, infatti, sono attesi i delegati dei paesi ONU che dovranno portare avanti i negoziati sul trattato. La prima bozza potrebbe arrivare entro quest’anno e potrebbe essere l’inizio di una svolta o l’ennesimo fallimento.

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