La Commissione Europea lancia 4 call for evidence su ecodesign e labelling per frigoriferi e apparecchi per la vendita diretta, per migliorarne sostenibilità e performance.

di Alessandro Petrone
La Commissione Europea ha annunciato l’apertura di quattro inviti a fornire contributi relativamente all’aggiornamento dei requisiti di etichettatura energetica di ecodesign per i refrigeratori, sia domestici che destinati alla vendita diretta. Le consultazioni rappresentano il primo passo formale verso una revisione dei regolamenti attuali, con l’obiettivo di allinearli ai più recenti progressi tecnologici e ai principi delineati dal nuovo regolamento sull’Ecodesign per i Prodotti Sostenibili (ESPR).
Scarica il testo completo dell’invito.
Ecodesign e labelling: verso nuovi standard per frigoriferi e congelatori
Le consultazioni coinvolgono produttori, stakeholder e cittadini, e resteranno aperte fino al 22 giugno. I risultati saranno utilizzati dalla Commissione per strutturare una consultazione pubblica entro la fine dell’anno, in vista dell’adozione delle nuove regole entro il 2026. Gli apparecchi interessati sono quelli destinati all’uso domestico – frigoriferi e congelatori – e quelli utilizzati nella vendita diretta di prodotti alimentari, come i banchi frigo nei negozi e nei supermercati.
Ecodesign refrigeratori: focus su durabilità, riparabilità e riciclabilità
L’iniziativa non si limita agli aspetti legati all’efficienza energetica: la revisione normativa punta, infatti, a estendere i criteri anche alla sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. In particolare, si valuta l’introduzione di requisiti su durabilità, affidabilità, possibilità di riparazione e riciclabilità, con una prospettiva più ampia che abbraccia l’intero impatto ambientale degli elettrodomestici.
L’integrazione con il fotovoltaico e le reti intelligenti
Questa evoluzione normativa si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione del sistema energetico europeo. L’ecodesign di nuova generazione dovrà infatti rispondere anche alla crescente diffusione del fotovoltaico residenziale. Progettare elettrodomestici capaci di dialogare con la produzione solare – adattandosi ai picchi di generazione – permetterebbe di ridurre gli sprechi, migliorare la stabilità della rete e ottimizzare l’uso dell’energia autoprodotta.
In questo scenario, la possibilità di interruzione da remoto e la capacità degli apparecchi di modulare il proprio funzionamento in base alla disponibilità energetica diventeranno elementi centrali della domotica evoluta. Accanto a queste tecnologie, sarà fondamentale l’introduzione obbligatoria di tariffe energetiche dinamiche nei Paesi membri, per consentire ai cittadini di adattare i consumi in tempo reale, ridurre i costi e incentivare la flessibilità della domanda.