Il governo britannico punta a raggiungere 29 GW di capacità eolica onshore entro il 2030, superando i ritardi accumulati e rilanciando l’industria nazionale delle rinnovabili.

E’ lanciata ufficialmente la nuova strategia nazionale per l’eolico onshore in UK che mira a dare una svolta alle politiche energetiche britanniche. Dopo quasi un decennio di freno allo sviluppo del settore, infatti, il governo guidato dal Department for Energy Security and Net Zero punta a rilanciare l’energia del vento su terraferma, con l’obiettivo di portare la capacità installata dagli attuali 16 GW fino a 27-29 GW entro la fine del decennio. Questo significa almeno 10 GW aggiuntivi rispetto al tasso storico di crescita.
L’eolico onshore è oggi una delle fonti più economiche e rapide da installare. Secondo il ministro dell’Energia Michael Shanks, “è un’opzione senza controindicazioni: economica, rapida da realizzare e generatrice di migliaia di posti di lavoro qualificati“. La strategia prevede oltre 40 azioni operative per accelerare l’iter autorizzativo, migliorare le connessioni alla rete, favorire l’accettazione locale e stimolare nuovi investimenti. Si tratta di una risposta concreta alla crisi energetica, al caro bollette e alla necessità di rafforzare la sovranità energetica del Paese.
Eolico onshore in UK: le azioni previste dal governo
Il piano d’azione sull’eolico onshore in UK affronta in modo sistemico le principali barriere allo sviluppo del settore. Innanzitutto, interviene sul processo di pianificazione e autorizzazione dei progetti, attualmente lungo e soggetto a elevati tassi di abbandono: secondo le stime, il 70% dei progetti in fase iniziale non arriva mai all’attivazione. Per questo, saranno aggiornate le linee guida tecniche, semplificati gli iter per i progetti di piccola scala e introdotti strumenti digitali per la selezione dei siti più idonei.
Il governo lavorerà anche alla riforma delle connessioni di rete, grazie al supporto del National Energy System Operator, per ridurre i tempi oggi superiori ai 10 anni in alcune aree. Saranno inoltre avviate consultazioni sulle tariffe di accesso alla rete e sui costi per i progetti più remoti, con particolare attenzione alla Scozia, dove si concentra circa il 90% del pipeline attuale.
Un altro aspetto centrale è il rapporto con le comunità locali: la strategia promuove la condivisione dei benefici tramite protocolli aggiornati per i fondi locali, sconti in bolletta e progetti di partecipazione diretta. L’obiettivo è trasformare le comunità ospitanti in beneficiari attivi dello sviluppo eolico.
Occupazione, industria e vantaggi per le comunità
L’eolico onshore in UK ambisce ad essere anche una leva industriale. Il settore impiega oggi circa 18.000 persone tra posti diretti e indiretti, ma la nuova strategia punta a creare fino a 45.000 occupati entro il 2030, secondo le stime del governo. Le filiere nazionali potranno beneficiare di una maggiore prevedibilità nella pipeline di progetti, con effetti positivi su componentistica, costruzione, manutenzione e attività ingegneristiche.
Un altro beneficio previsto è quello per le comunità locali. La strategia introduce un protocollo aggiornato per i benefici locali in Inghilterra, consentendo alle comunità di scegliere come utilizzare i fondi messi a disposizione dai progetti: investimenti in infrastrutture locali, impianti sportivi, biblioteche o sconti in bolletta. Esempi già attivi, come il progetto Tallentire in Cumbria, mostrano come queste iniziative possano garantire un ritorno diretto ai cittadini, contribuendo ad accrescere il consenso.
Il progetto Tallentire Wind Farm, in Cumbria, ha una capacità di 12 MW e fornisce benefici diretti alla comunità ospitante. Ogni anno eroga 24.000 sterline in fondi locali e offre sconti in bolletta fino a 145 sterline alle famiglie entro 2 km dalle turbine.
Parallelamente, sarà creato un nuovo Onshore Wind Council per monitorare l’implementazione delle azioni e affrontare in modo continuativo le criticità emergenti. Il governo adotterà un approccio basato sui dati per tracciare i progressi e verificare l’impatto delle misure.
Una strategia integrata per raggiungere gli obiettivi 2030
Il successo della strategia per l’eolico onshore in UK sarà fondamentale per il raggiungimento della missione Clean Power 2030, che prevede almeno il 95% della produzione elettrica da fonti pulite entro il 2030. La capacità necessaria per contribuire a tale obiettivo è stata fissata tra i 27 e i 29 GW, ma il divario rispetto alla capacità attuale è ancora ampio. La strategia riconosce questa sfida e definisce scenari plausibili per colmare il gap, con contributi chiave attesi soprattutto da Scozia, Galles e, in misura crescente, anche dall’Inghilterra.
Tra le innovazioni più attese figura anche il ruolo della nuova società pubblica Great British Energy, che potrà sviluppare direttamente progetti eolici su scala media e grande, attirando capitali privati e supportando territori oggi sottoutilizzati. Infine, particolare attenzione sarà riservata alla formazione e al monitoraggio della forza lavoro, con l’obiettivo di garantire le competenze necessarie all’espansione del settore.