Terna mostra per lo scorso mese un calo generale dei consumi elettrici e una crescita della nuova potenza rinnovabile, che ha coperto il 39% della domanda nazionale

Il rapporto sul sistema elettrico nazionale di marzo 2025
Potremmo essere bene distanti dal trend 2024 ma le green energy continuano a fornire un contributo sostanziale al sistema elettrico nazionale. Lo dimostrano i dati sulle fonti rinnovabili di marzo 2025, pubblicati da Terna nel suo ultimo report mensile.
La richiesta di energia elettrica dello scorso mese – 25.757 GWh – è stata coperta al 39% dalle FER, lasciando a fossili e saldo estero un complessivo 66,8%. La quota verde appare, però, in netto calo rispetto alle performance di marzo 2024, quando gli impianti rinnovabili italiani avevano soddisfatto il 42% della domanda.
Trend a ribasso anche se il confronto si allarga ai primi tre mesi dell’anno. Da gennaio a marzo 2025 la richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta solo per il 33,4% da fonti energetiche rinnovabili; percentuale che lo scorso anno risulta, invece, sopra i 36%.
Perché questa evidente contrazione nonostante la domanda energetica 2025 sia più bassa di quella del 2024? Essenzialmente per il minor contributo dell’eolico e dell’idroelettrico. Ma andiamo con ordine
Produzione delle rinnovabili a marzo 2025
Lo scorso mese le green energy hanno generato 9.989 GWh, contribuendo al 45,5% della produzione totale netta nazionale; il dato sale a 25,8 TWh considerano tutto il primo trimestre. Ma il contributo della produzione idroelettrica appare costantemente sotto i livelli del 2024. Arrivando a ridursi di un terzo nel confronto tra marzo 2025 e marzo 2024. Sotto tono anche l’eolico, che a febbraio di quest’anno ha quasi dimezzato la sua produzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Queste due defezioni, unitamente ad un calo nel geotermoelettrico, hanno determinato il minor valore produttivo delle rinnovabili a marzo.
Ad attutire la flessione ci ha pensato l‘incremento della fonte fotovoltaica con i 3.417 GWh dello scorso mese (+23,8%). Spiega Terna: “l’aumento della produzione fotovoltaica (+658 GWh marzo su marzo) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+560 GWh) e della maggiore producibilità legata all’irraggiamento (+98 GWh)”.
In crescita anche la fonte termica per la parte legata al gas (+18,6%).
Il report aggiunge anche un altro valore da tenere sott’occhio: quello degli accumuli stand alone, che in questo primo trimestre hanno fornito 181 GWh, dato ovviamente in netta crescita sullo scorso anno dove il contributo era di appena 5 GWh.
Nuovi impianti rinnovabili e SdA nel 2025
Uno dei dati più interessanti del report Terna è di sicuro quello sulla nuova capacità installata. Nel dettaglio gli impianti rinnovabili a marzo 2025 hanno aggiunto ben 777 MW di nuova potenza, il +52% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. “Di questi, 352 MW per impianti collegati in Alta Tensione, 263 MW in Media Tensione e 161 MW in Bassa Tensione”, spiega il gestore della rete di trasmissione.
Un buon risultato che alza nel complesso le performance del primo trimestre. Se si guarda infatti ai primi tre mesi del 2025 la nuova capacità rinnovabile in esercizio – pari a 1.596 MW – appare in flessione del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Nel dettaglio, la capacità fotovoltaica in esercizio è aumentata di 1.432 MW e quella eolica di 153 MW. Nel primo caso la regione con l’incremento maggiore è, ancora una volta, il Lazio con più 285 MW, seguita da Lombardia (+124 MW) e Puglia (+121 MW); nel secondo spicca la Puglia con più 150 MW, seguita da Calabria e Lazio (+2 MW)
Altra informazione interessante, quella inerente lo stoccaggio energetico. Al 31 marzo 2025 si registravano in Italia 13.682 MWh di capacità di accumulo, che corrispondono a 5.913 MW di potenza nominale, per circa 775.000 sistemi di accumulo. Nel primo trimestre 2025 il segmento ha installato 635 MWh di nuova capacità per 315 MW di nuova potenza. Entrambi i valori appaiono in calo rispetto al trend del primo trimestre 2024, rispettivamente del 41% e 36%.
Indici Terna
L’Indice mensile dei consumi elettrici industriali (IMCEI) – che prende in esame la domanda delle imprese energivore – mostra una flessione del 2,9% rispetto a marzo 2024 (-3,7% la variazione rettificata). In crescita i consumi dei comparti alimentare, cemento, calce e gesso e meccanica; in calo quelli di chimica, metalli non ferrosi, ceramiche e vetrarie, mezzi di trasporto e siderurgia.
“In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura risulta in flessione rispetto a febbraio 2025 (-1,5%). Il primo trimestre 2025 risulta sostanzialmente stabile rispetto all’ultimo trimestre 2024. Segno positivo invece per la variazione congiunturale dell’indice IMCEI di marzo che ha fatto registrare un +1,3%. Anche il primo trimestre 2025 risulta in crescita del 2,4% rispetto all’ultimo trimestre 2024”.
L’indice IMSER elaborato da Terna sui dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), e che viene presentato in differita di due mesi rispetto ai dati dei consumi elettrici e industriali, ha fatto registrare a gennaio 2025 una variazione negativa dell’1,4% rispetto a gennaio 2024.
Leggi qui il report di Terna