Solo 4 tecnologie su 38 sono in linea con gli obiettivi per la transizione energetica

Birol (IEA): “C’è bisogno di un’azione più forte da parte dei governi, dell’industria e delle altre parti interessate per guidare i progressi nelle tecnologie energetiche”

transizione energetica

A rallentare la transizione energetica sono tecnologie chiave come la cattura e lo stoccaggio del carbonio

(Rinnovabili.it) – C’è ancora tanto da fare per la transizione energetica: lo dice l’Agenzia Internazionale dell’Energia (International Energy Agency – IEA) sostenendo che solo 4 tecnologie su 38, nel 2017, sono state sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi a lungo termine sul clima, sull’accesso all’energia e sull’inquinamento atmosferico. E’ quanto mostra l’analisi sulla transazione energetica condotta dalla IEA (la Tracking Clean Energy Progress – TCEP), che valuta gli ultimi progressi compiuti dalle tecnologie in campo energetico, stabilendo a quale velocità si stiano muovendo per raggiungere gli obiettivi della IEA sullo Scenario di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Scenario – SDS).

 

Tra le tecnologie promosse e che nel corso del 2017 hanno compiuto grandi risultati c’è il solare fotovoltaico che ha conosciuto uno sviluppo da record, la tecnologia del LED diventata rapidamente la principale fonte di illuminazione nel settore residenziale e infine il boom per il settore delle auto elettriche che hanno visto un aumento delle vendite del 54%. Tuttavia non si sono segnati grandi progressi nel campo dell’efficienza energetica: ci sono stati anzi rallentamenti in tecnologie chiave come la cattura e lo stoccaggio del carbonio. Cosa che ha contribuito ad un aumento delle emissioni di CO2 legate all’energia globale dell’1,4% l’anno scorso.

“C’è un bisogno critico di un’azione più forte da parte dei governi, dell’industria e delle altre parti interessate per guidare i progressi nelle tecnologie energetiche che riducono le emissioni di gas serra”, ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA“Il mondo non ha un problema energetico, ma un problema di emissioni, ed è qui che dovremmo concentrare i nostri sforzi”, ha aggiunto Birol.

 

In questo scenario per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine è necessaria una combinazione di sforzi per quanto riguarda la costruzione di edifici più efficienti dal punto di vista energetico, di passi in avanti nel campo dell’industria e dei trasporti, di un aumento di energie rinnovabili e di una maggiore flessibilità del settore energetico. Il Tracking Clean Energy Progress, sempre aggiornato e consultabile online, fornisce un’analisi completa, rigorosa e aggiornata dello stato della transizione verso l’energia pulita prendendo in considerazione una gamma completa di tecnologie e settori, i loro recenti progressi, i tassi di distribuzione, i livelli di investimento e le esigenze di innovazione. Lo studio ha inoltre rilevato che la spesa pubblica totale per l’innovazione tecnologica a bassa emissione di carbonio è aumentata del 13% nel 2017.

 

Articolo precedenteEnergia marina, le maree possono fornire 1/3 della domanda elettrica
Articolo successivoLa Gran Bretagna rischia seri problemi di scarsità di acqua

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!