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Bonus edilizi 2024: niente Bonus barriere architettoniche per bagni e serramenti 

La scure del DL Superbonus ricade anche sul Bonus Barriere Architettoniche 2024 che viene pesantemente ridimensionato. Ecco chi potrà ancora utilizzarlo e in quali casi

Bonus Barriere architettoniche
via piqsels

Solo in alcuni casi è ancora possibile utilizzare il Bonus al 75% per rifare i bagni e sostituire infissi e serramenti 

(Rinnovabili.it) – Il Decreto n. 212/2023 ribattezzato DL Superbonus ha scosso tutto il comparto costruttivo. Mentre alcune disposizioni erano già nell’aria, come la mancata proroga del 110, altre hanno stupito gli operatori generando non poco scompiglio. Stiamo ovviamente parlando del Bonus Barriere Architettoniche 75% i cui contenuti disciplinati dall’art.119-ter del Decreto Rilancio, sono stati notevolmente ridimensionati.

Cosa prevede il Bonus Barriere Architettoniche 2024

Se prima i termini della norma erano ben più generici, oggi il Bonus Barriere Architettoniche 2024 non lascia spazio alle intepretazioni. Dalla pubblicazione in GU del DL Superbonus, sono agevolabili con il 75% solo gli interventi aventi ad oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

Uscirebbero quindi dalla detrazione gli interventi per la ristrutturazione del bagno, la sostituzione degli infissi e dei serramenti. Il condizionale è però d’obbligo, viste le ultime dichiarazioni emerse a seguito dell’approvazione alla Camera del Dl superbonus che lasciano ben sperare in una risoluzione positiva del problema. Per il momento, tuttavia, restano esclusi dal Bonus Barriere Architettoniche, tutti i lavori prima considerati ammissibili dal Fisco, come l’automazione dei serramenti, ma anche la sostituzione di pavimenti interni.

Chi ha diritto al Bonus barriere architettoniche al 75%

Nessun cambiamento in merito a chi può detrarre le spese per l’eliminazione delle barriere architettoniche, né tantomeno sul limite di spesa ammissibile. La detrazione al 75% da ripartire in 5 anni, sarà valida per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 dalle persone fisiche, esercenti, professionisti, enti pubblici e privati che svolgono attività commerciali, società semplici, associazioni tra professionisti.  Anche i limiti di spesa rimangono invariati: 

  • € 50.000 per singole unità immobiliari con accesso autonomo e per edifici monofamiliari; 
  • € 40.000 moltiplicato per il numero delle unità in edifici da 2 a 8 unità abitative;
  • € 30.000 per unità per gli edifici con più di 8 unità.

Nel caso dei condomìni però, il calcolo della detrazione deve avvenire in base ai millesimi di proprietà. Di conseguenza potrà accadere che l’importo spettante, risulti superiore rispetto a quanto assegnato per ciascuna unità immobiliare del condominio. 

Cessione del credito dopo il 1° gennaio 2024

IL DL 212/2023 ha cancellato anche la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito nel merito dell’agevolazione al 75%. Ci sono però alcune eccezioni. Potranno usufruire delle opzioni alternative alla detrazione diretta per il Bonus Barriere Architettoniche i lavori eseguiti da:

  • i condomìni sulle parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa;
  • le persone fisiche proprietari di appartamenti o edifici unifamiliari adibiti a abitazione principale con reddito di riferimento inferiore ai 15.000 euro;
  • famiglie con un membro con disabilità grave accertata.

Cosa succede ai lavori già iniziati?

Il decreto superbonus mette nero su bianco anche in quali casi i lavori in corso possono considerarsi al sicuro dalla tagliola. Il Bonus Barriere Architettoniche sarà ancora valido per il 2024 per interventi diversi da quelli sopra citati solo nel caso in cui:

  • sia stata presentata una richiesta di titolo abitativo prima dell’entrata in vigore del dl 212/2023;
  • i lavori siano già iniziati e rientrino nel regime di edilizia libera;
  • i lavori non siano ancora iniziati ma sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti e sia stato versato un acconto. Attenzione: in quest’ultimo caso non basta il semplice preventivo.

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Quali bonus utilizzare per sostituire gli infissi?

Esistono tuttavia molteplici altri bonus edilizi 2024 che possono essere utilizzati per agevolare le spese sostenute nella sostituzione dei serramenti e degli infissi. Tra questi ricordiamo l’Ecobonus 50% e il Bonus ristrutturazione (Bonus Casa) 50% fino al 31 dicembre 2024 con detrazione in 10 anni, ma anche il Bonus Sicurezza 50%, declinazione del bonus casa per gli interventi finalizzati alla prevenzione di illeciti. Se l’intervento fa parte di un intervento riguardante un condominio che permetterà di riqualificare energeticamente un condominio l’immobile, si potrà inoltre accedere al Superbonus 70%