Come climatizzare casa risparmiando sui costi in bolletta e migliorando il comfort interno? Ce lo spiega ENEA nel suo consueto decalogo estivo

Con i Bonus, in 4 – 6 anni è possibile recuperare l’investimento speso per la sostituzione della vecchia caldaia con una pompa di calore
Con il caldo estivo arrivano puntuali anche i consigli di ENEA su come raffrescare le nostre abitazioni sfruttando al meglio le tecnologie innovative esistenti. Ma a fronte dell’esigenza di climatizzare casa per aumentare il nostro livello di comfort interno, non possiamo trascurare l’aspetto economico ed il peso che climatizzatori ed impianti di raffrescamento hanno in bolletta. Nel suo decalogo ENEA, inserisce tutti i consigli da seguire per assicurarsi il massimo risparmio energetico ed economico, migliorando significativamente il comfort interno.
Quanto conviene installare una pompa di calore?
Prima di entrare nel vivo dei 10 consigli degli esperti per climatizzare casa senza spendere una fortuna, ENEA risponde ad una delle domande più frequenti in tema di raffrescamento estivo, ma anche riscaldamento invernale. Quanto si risparmia con la pompa di calore?
Secondo gli esperti di ENEA quasi la metà. In Italia sono attualmente installate oltre 19 milioni di caldaie a gas, di cui 7 milioni, con più di 15 anni di vita. Se a queste si aggiungono i circa 1,7 milioni di climatizzatori installati prima del 2013, e quindi molto meno efficienti degli attuali, il potenziale di risparmio diventa enorme.
“Grazie a questo intervento, infatti, una famiglia tipo che vive in un appartamento di circa 70 mq può arrivare a ridurre i costi della climatizzazione estiva e invernale del 49% a Napoli, del 47% a Roma e del 46% a Milano”, sottolinea Nicolandrea Calabrese responsabile del Laboratorio ENEA Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. Aggiungendo poi le detrazioni fiscali (Ecobonus o Bonus Ristrutturazione) si riuscirà a rientrare delle spese di sostituzione dell’impianto in circa 6 anni e mezzo in città come Napoli e Roma e in circa 4 anni e mezzo a Milano.
“Il beneficio economico di un impianto a pompa di calore è ulteriormente potenziato se abbinato a impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo elettrico, che possono contribuire a trasformare l’immobile in un edificio a emissioni zero (ZEmB – Zero Emission Building), come richiesto dalla nuova Direttiva europea EPBD IV”, conclude Calabrese.
Per offrire la massimo comprensione dei benefici apportati dalla sostituzione di un vecchio impianto per climatizzare casa, con una moderna pompa di calore, i ricercatori ENEA hanno fornito una scheda di riepilogo contenente la simulazione di tre scenari tipo dello stesso appartamento di circa 70 mq in tre città rappresentative, Napoli, Roma, Milano.
Scarica QUI la Simulazione dei risparmi energetici
I 10 consigli per climatizzare casa risparmiando
Gli esperti ENEA hanno elaborato 10 accorgimenti da seguire per migliorare la climatizzazione interna massimizzando i benefici ambientali, il comfort ed aumentare il risparmio energetico.
1. Manutenzione regolare
Il primo elemento da tenere sempre sotto controllo per la corretta pulizia e manutenzione del climatizzatore sono i tubi del circuito refrigerante. I consumi di energia elettrica di una macchina che lavora sotto sforzo per mancanza di manutenzione arrivano fino al 30% in più rispetto ai parametri di fabbrica. Parallelamente è sempre importante pulire correttamente i filtri dell’aria e le ventole dei condizionatori, all’interno delle quali si annida il pericoloso batterio mortale della legionella. La normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 12 kW per quelli estivi e a 10 kW per quelli invernali.
2. Tecnologia e classe energetica
La scelta di un climatizzatore non è solo una questione di comfort, ma rappresenta un investimento strategico per ridurre i consumi energetici e contenere le spese domestiche. Indipendentemente dalla tecnologia adottata, è fondamentale orientarsi verso modelli ad alta efficienza: quelli appartenenti a classi energetiche superiori alla A – come la A+++ garantiscono infatti un risparmio fino al 40% nei consumi elettrici rispetto ai dispositivi in classe B, contribuendo al contempo alla riduzione delle emissioni di CO2.
Un’attenzione particolare merita la tecnologia inverter, consigliata soprattutto per chi utilizza il climatizzatore per molte ore consecutive. Rispetto ai modelli tradizionali on-off, gli apparecchi dotati di inverter, sebbene più costosi all’acquisto, assicurano consumi più contenuti, minore rumorosità e un comfort ambientale costante, grazie alla regolazione continua della potenza erogata.
Il massimo beneficio economico ed ecologico si ottiene integrando il sistema di climatizzazione con un impianto fotovoltaico. In questo scenario, è cruciale sincronizzare l’utilizzo del climatizzatore con i picchi di produzione dell’impianto solare, che si concentrano nelle ore centrali della giornata, così da massimizzare l’autoconsumo e ridurre ulteriormente il ricorso alla rete elettrica.
3. Incentivi
Detrazione fiscale | Intervento |
Bonus casa 50% | Acquisto di condizionatori effettuato nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria su abitazione principale |
Bonus casa 36% | Acquisto di condizionatori effettuato nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria su seconda casa |
Ecobonus 50% | Acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno di classe inferiore su abitazione principale |
Ecobonus 36% | Acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno di classe inferiore su seconda casa |
Per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2025, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale fino al 50%:
4. Posizione interna ed esterna
Una corretta installazione del climatizzatore è determinante per ottimizzarne le prestazioni e ridurre i consumi. L’unità interna andrebbe sempre posizionata nella parte alta della parete: una scelta strategica, poiché l’aria fredda tende naturalmente a scendere, facilitando la miscelazione con l’aria calda che si accumula in alto. È fondamentale evitare l’installazione dietro ostacoli come tende o divani, che agiscono da barriere e limitano la corretta diffusione dell’aria fresca nell’ambiente.
Attenzione anche alla collocazione dell’unità esterna: per garantirne l’efficienza e la durata nel tempo, è consigliabile proteggerla dall’esposizione diretta al sole e dalle intemperie.
5. Porte e Finestre
L’efficienza del climatizzatore passa anche da un’attenta gestione di porte e finestre. Nelle ore più calde della giornata, è opportuno schermare i serramenti con persiane, tapparelle o tende per limitare l’ingresso dei raggi solari e ridurre il carico termico dell’abitazione. Questo semplice accorgimento consente di contenere il consumo energetico del sistema di raffrescamento.
Dal punto di vista funzionale, il climatizzatore opera trasferendo calore e umidità dall’interno verso l’esterno. Ogni volta che si apre una finestra durante il funzionamento dell’impianto, si introduce aria calda e umida che impone un lavoro supplementare al sistema, con conseguente aumento dei consumi. È invece consigliabile favorire il ricambio d’aria naturale nelle ore più fresche della notte, preferibilmente quando il climatizzatore è spento, così da mantenere condizioni ambientali ottimali con il minimo dispendio energetico.
6. Temperatura
Secondo la normativa vigente, durante la stagione estiva la temperatura interna non dovrebbe scendere sotto i 26°C. Tuttavia, per garantire comfort può essere sufficiente una differenza di 2-3 gradi rispetto alla temperatura esterna. Spesso, più che il calore, è l’umidità a rendere l’ambiente opprimente: in questi casi, la sola funzione di deumidificazione può migliorare sensibilmente la percezione del benessere senza abbassare eccessivamente la temperatura.
7. Uno split per stanza
È inefficace oltre che dispendioso, installare un unico climatizzatore potente in ambienti di passaggio, come i corridoi, con l’obiettivo di raffrescare l’intera abitazione. L’aria fredda si concentrerà solo in quella zona, esponendo a sbalzi termici poco salutari chi attraversa l’ambiente. La soluzione più efficiente rimane l’installazione di uno split per ogni stanza che si desidera climatizzare.
8. Apporti termici delle apparecchiature
Per non sovraccaricare inutilmente il sistema di climatizzazione, è buona norma ridurre l’utilizzo di elettrodomestici, computer, televisori e luci nelle ore più calde, in quanto contribuiscono ad aumentare il carico termico interno.
9. Programmi di raffreddamento
L’uso dei programmi di raffreddamento automatici, come le modalità “notte” o “sleep”, permette di adattare la temperatura interna alle esigenze fisiologiche del corpo durante il sonno, migliorando il comfort e riducendo i consumi. I termostati intelligenti e i sistemi di controllo remoto consentono inoltre di attivare o spegnere l’apparecchio a distanza, ottimizzando i tempi di funzionamento in base alla reale presenza in casa.
10. Diagnosi energetica
Un’analisi energetica dell’immobile, eseguita da un tecnico qualificato, consente di valutare lo stato dell’isolamento termico e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. Questa diagnosi permette di individuare gli interventi più efficaci in termini di rapporto costi-benefici. Migliorare l’isolamento termico può ridurre i costi per la climatizzazione estiva fino al 40% e beneficiare, al contempo, delle detrazioni fiscali previste per la riqualificazione energetica degli edifici.
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