Due modelli con tanto di calcolo e annotazioni da rispettare per aiutare gli Stati Membri a compilare il Piano Nazionale di Ristrutturazione

Entro il 31 dicembre 2025 gli Stati Membri dovranno presentare una Bozza di Piano di Ristrutturazione
E’ partito il countdown per gli Stati Membri per l’adeguamento alla Direttiva sulle Performance Energetiche degli Edifici (EPBD 4) entro il prossimo maggio 2026. Prima di recepire il testo europeo all’interno del proprio ordinamento nazionale tuttavia, ciascun Paese sarà chiamato a presentare alla Commissione il proprio Piano Nazionale di Ristrutturazione (National Building Renovation Plans-NBRP) ovvero la tabella di marcia che condurrà alla progressiva decarbonizzazione dell’intero patrimonio immobiliare nazionale.
La strada è tutta in salita, soprattutto in virtù del fatto che il comparto delle costruzioni è responsabile del 38% delle emissioni di gas serra. Al fine di aiutare gli Stati Membri in questo passaggio fondamentale, la Commissione Europea ha elaborato due modelli guida:
- un template con annotazioni di Piano Nazionale di Ristrutturazione utile alla compilazione del proprio NBRP;
- ed un template di foglio di calcolo per la raccolta dei dati finalizzati alal decarbonizzazione.
31 dicembre 2025: la prima importante scadenza
Attraverso questi due nuovi strumenti la Commissione prova a tracciare una rotta comune a tutti gli Stati Membri, in modo da semplificare la stesura dei piani nazionali ed assicurare l’inclusione di tutti gli elementi obbligatori previsti dalla direttiva UE sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD).
Secondo l’Articolo 3 della direttiva EPBD, nella sua versione riveduta, gli Stati membri devono presentare una bozza di Piano Nazionale di Ristrutturazione entro il 31 dicembre 2025, con la versione definitiva prevista per fine 2026. Nonostante l’uso dei template sia facoltativo, questi due modelli offrono una guida concreta e strutturata per garantire l’allineamento alle normative europee, evitando di incorrere in errori che potrebbero implicare delle sanzioni.
Cosa sono i Piani Nazionali di Ristrutturazione
I Piani Nazionali di Ristrutturazione rappresentano l’evoluzione delle Strategie nazionali di ristrutturazione a lungo termine, introdotte nel 2014, e sono oggi uno strumento chiave per attuare la nuova EPBD 4.
L’obiettivo è ambizioso: decarbonizzare il patrimonio edilizio europeo entro il 2050, trasformando l’intero parco immobiliare residenziale e non, pubblico e privato, in edifici a emissioni zero.
Questi Piani servono da tabella di marcia strategica per ciascuno Stato Membro, delineando le modalità con cui intende decarbonizzare il proprio parco edilizio e raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici stabiliti nei rispettivi Piani Nazionali per l’Energia e il Clima (PNEC).
Inoltre, come sottolinea la Commissione Europea, il potenziale di questi Piani non è solo ambientale. Un’attuazione efficace della EPBD contribuirà anche a ridurre le bollette combattendo la povertà energetica, oltre a rafforzare l’indipendenza energetica dell’UE.
Ad oggi infatti, circa il 52% del consumo totale di gas naturale nell’UE è direttamente o indirettamente legato agli edifici. Per questo, la ristrutturazione del patrimonio edilizio rappresenta anche uno strumento geopolitico per abbandonare le importazioni di energia dalla Russia.
I prossimi passaggi
Secondo il calendario previsto, dopo la presentazione delle bozze dei Piani entro fine 2025, la Commissione effettuerà una valutazione tecnica alla quale seguiranno eventuali raccomandazioni specifiche per ciascun Paese, che gli Stati membri dovranno recepire nella versione finale da consegnare entro il 31 dicembre 2026.