The Curv a Vancouver, sarà la torre passive house più alta del mondo

Il grattacielo passive house raggiungerà i 60 piani abbattendo i consumi e le emissioni, per creare un nuovo standard abitativo per la città

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credits: Brivia Group – render by WKK Architects

La vendita degli appartamenti in passive house partirà in autunno

(Rinnovabili.it) – La società di real estate Brivia Group ha scelto il centro di Vancouver per realizzare la torre passive house più alta al mondo. The Curv raggiungerà i 60 piani e metterà in atto tutte le strategie necessarie per ridurre al minimo le emissioni di carbonio e garantire la massima efficienza energetica.

Garantire uno standard passive house significa intervenire anche sulla qualità dell’isolamento termico, sulle strategie passive di controllo solare, sulla ventilazione e l’ombreggiamento. Gli edifici passivi arrivano ad abbattere i consumi fino al 90%, rendendo l’edificio “ermetico” sia nelle dispersioni che nell’acustica.

A firmare il progetto niente meno che Tom Wright, dello studio britannico WKK Architects, l’architetto progettista del famoso Burj Al Arab, l’edificio a forma di vela di Dubai.

Riutilizzare l’energia in eccesso

The Curv è progettato per riutilizzare l’energia in eccesso operando in linea con il Greenes City Action Plan della città di Vancouver.

“Ci auguriamo che diventi rapidamente un progetto per le future torri in tutto il mondo mentre le città spingono per un futuro più sostenibile”, affermano dalla Brivia Group. La forma curvilinea della torre passiva si ispira alla figura di un germoglio, ovviamente come metafora di ricrescita e sostenibilità ambientale.

Per il momento sono pochi i dettagli sul progetto, anche se dalla WKK Architects affermano che la costruzione della futuro passive house terrà in considerazione l’intero ciclo di vita dell’edifico. Per garantire la massima sostenibilità sia nei materiali impiegati che nella loro provenienza e manutenzione.

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