Bruxelles ha modificato il regolamento sulle emissioni inquinanti di auto e furgoni

Il Consiglio Ue va incontro ai produttori europei di auto approvando le modifiche al regolamento sulle tanto dibattute emissioni di CO2 per auto e furgoni nuovi. Nella pratica le case automobilistiche non saranno obbligate e rispettare gli obiettivi di emissione per ogni singolo anno, cioè 2025, 2026, 2027. Ma la valutazione sarà spalmata sulla media delle emissioni nel triennio. Ciò si traduce in maggiore flessibilità per un settore che sta vivendo una situazione di crisi. Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Non ha senso parlare di vittoria del settore, ma i costruttori con un pressing durato mesi ai massimi vertici delle istituzioni europee hanno ottenuto un ammorbidimento. Evitando così di incappare in multe miliardarie che avrebbero sotterrato il comparto a favore dei colossi cinesi, già favoriti da prezzi più bassi, materie prime e manodopera a basso costo.
Emissioni auto: l’intervento della Premier Meloni
Sulla vicenda si è espressa anche la premier Giorgia Meloni secondo cui “l’automotive è il comparto che sta pagando il prezzo più alto con una riga più pesante sulla produzione industriale complessiva“, soddisfatta dei “diversi correttivi” della Commissione europea, ma non del tutto. Le multe non sono state ancora sospese per i veicoli pesanti e Meloni è convinta che sia importante “insistere per affermare pienamente il principio della neutralità tecnologica“. Per la premier, infatti, “è indispensabile puntare su vettori energetici alternativi che possono contribuire alla decarbonizzazione, va rivisto il metodo di calcolo delle emissioni tenendo conto dell’inquinamento prodotto da un veicolo lungo tutto il suo ciclo di vita“.
L’iter sulle multe
I Paesi membri, con le sole astensioni di Belgio e Svezia, hanno adottato definitivamente la modifica mirata al regolamento sulle norme in materia di emissioni. L’iter è iniziato lo scorso 5 marzo, quando la proposta di modifica era stata annunciata dalla Commissione europea dopo che l’esecutivo europeo aveva presentato il Piano d’azione strategico per il settore automobilistico europeo. A inizio maggio, gli ambasciatori dei Paesi Ue avevano dato il loro via libera alla proposta senza modificarla. E, l’8 maggio, anche la plenaria del Parlamento europeo si era espressa a favore con 458 sì, 101 no e 14 astensioni.
Emissioni auto: cosa cambia con la modifica
Per il 2025-2029, è in vigore un obiettivo annuo di riduzione delle emissioni di CO2 del 15% rispetto ai valori del 2021. Tradotto, gli standard di emissioni CO2 a livello di flotta sono, per le Auto, 93,6 grammi di CO2/km (nel periodo 2025-2029) e 49,5 grammi di CO2/km (nel periodo 2030-2034) e, per i furgoni, 153,9 g Co2/km (2025-2029) e 90,6 g CO2/km (2030-2034).
Ora, il calcolo sarà fatto sulla base di una media delle prestazioni di ciascun costruttore in tre anni, quindi, se un’azienda non raggiunge gli obiettivi nel 2025, ha altri due anni per compensarli, e deve farlo superando gli obiettivi. Allo stesso modo, se un’azienda supera gli obiettivi nel 2025, sarà meno sotto pressione nel 2026 e nel 2027.