Rinnovabili ha intervistato Andrea Bartolomeo, Country Manager di MG Italia, gruppo che sta superando ogni record di vendita in appena 4 anni di presenza sul mercato italiano

Il brand MG ha conquistato gli italiani. In pochi anni, appena 4, è diventato uno dei marchi più riconoscibili in strada, grazie ad un insieme di fattori che hanno centrato l’interesse degli automobilisti. Il prezzo competitivo, le linee accattivanti, l’ampia disponibilità di motorizzazioni: elettrico, ibrido plug-in, benzina e full hybrid. L’azienda, parte del gruppo cinese SAIC, continua a crescere sul mercato nazionale e ne abbiamo parlato con Andrea Bartolomeo, Country Manager MG Italia che ha concesso a Rinnovabili una lunga intervista.
Numeri 2024 da record. MG in Italia è partita con meno di mille auto immatricolate nel 2021 a oltre 40mila nel 2024 ed il primo trimestre 2025 ha già numeri molto importanti. Si aspettava questa crescita in così pochi anni?
Sicuramente lo speravo. Le nostre previsioni di business erano sicuramente molto positive, molto audaci. Forse non a questo livello. Quando all’inizio del progetto, io parlavo agli stakeholder, ai concessionari, ai giornalisti, venivo guardato un po’ come un pazzo, però ero sicuro di quello che stava nascendo. Un brand con una grande storicità, un gruppo con dei prodotti molto forti, con delle ottime potenzialità nel nostro mercato. Ovviamente nessuno me ne dava la certezza, però eravamo sicuramente ben strutturati sin dal primo momento e ce lo auguravamo.
Per il 2025 che obiettivi vi ponete in Italia?
Per il 2025 il nostro obiettivo è quello di traguardare le 50.000 vetture, quindi avvicinarci quanto più possibile al 4% di market share sul totale canale. Ovviamente nonostante la buona partenza, non è una corsa facile, non è un risultato scontato crescere 10.000 vetture in più ogni anno. Rimane un obiettivo sfidante al quale ad oggi non possiamo non credere.
Nella strategia di MG che peso rivestono l’elettrico e l’ibrido plug-in?
Nel nostro DNA abbiamo diverse caratteristiche. Le due principali sono quelle di essere sicuramente un brand green con una forte concentrazione di sviluppo tecnologico sui prodotti, su elettrico, plug-in, anche full hybrid e dall’altra siamo assolutamente un brand di volumi e dobbiamo declinare queste due caratteristiche in tutti i mercati nei quali siamo presenti.
In Italia, il risultato che abbiamo raggiunto è stato possibile grazie anche al fatto di non esserci concentrati solamente su una car line oppure sulla tecnologia elettrica. Per MGi l’elettrico rimane una priorità, ma non l’unica priorità. Ad oggi il nostro prodotto di punta sull’elettrico è l‘MG4, ai vertici del segmento di presenza. Continueremo a lanciare anche quest’anno nuove vetture elettriche cercando di portare il mix del full electric al 10% delle nostre vendite.
Per quanto riguarda il plug-in, siamo stati i primi nel mercato a introdurre una tecnologia avanzata di nuova generazione. L’abbiamo lanciato ad ottobre del 24, un plug-in con un range extended, quindi con una nuova batteria sulla nostra HS Plug-in, con una batteria di 22kWh che porta l’autonomia in full electric a più di 100km e un’autonomia totale di più di 1000km. A seguire sono arrivati tanti altri brand che chiamano in maniera diversa questo plug-in di nuova generazione.
La CO2 della nostra vettura è molto bassa, soltanto 14 grammi e nell’ultimo trimestre dell’anno scorso, quando abbiamo lanciato la macchina, non siamo riusciti ad accedere agli incentivi plug-in perché avevamo appunto una CO2 troppo bassa. Da quest’anno, anche grazie agli incentivi fiscali, la vettura sta dimostrando un grande interesse da parte del mercato e quindi sicuramente il nostro obiettivo è quello di essere ai vertici del segmento di presenza.
Sappiamo ormai che l’autonomia e i tempi di ricarica sono un po’ i due ostacoli, oltre il prezzo, per la diffusione in questa fase storica delle auto elettriche. A proposito di elettrico e soprattutto di tecnologia. Cosa sta facendo MG per aumentare l’autonomia dei veicoli e per abbattere i tempi di ricarica?
All’inaugurazione dello Shanghai Motor Show, il nostro management ha annunciato che già dal 2027 su tutta la gamma elettrica cercheremo di implementare le batterie allo stato solido sulle vetture di alta gamma e poi su tutte le vetture. Producendo una migliore efficienza ed efficacia della batteria, sia come range che come velocità di ricarica, l’evoluzione tecnologica sull’elettrica è sicuramente una delle priorità del gruppo SAIC e del brand MG.
Sul mercato europeo stanno arrivando molti brand cinesi. Sono i produttori di auto della Cina che hanno qualcosa in più, che hanno sviluppato tecnologia prima delle case europee, oppure sono i brand europei che hanno perso qualcosa in termini di appeal, in termini di tecnologia?
Direi che è l’insieme delle due. Sicuramente la Cina ha fatto di più, perché storicamente è partita più di dieci anni prima rispetto all’Europa, quindi ha un vantaggio tecnologico. Inoltre ha il vantaggio di accedere alle materie prime per la costruzione delle batterie, quindi è un insieme di vantaggi molto forti. I costruttori europei inizialmente non hanno creduto per la maggior parte di essi nell’elettrico ed oggi si trovano in posizione arretrata e costretti per raggiungere i brand cinesi a fare delle joint venture, comunque a collaborare con brand cinesi per poter avere il know-how. Quindi il combinato di entrambe le ragioni ha prodotto questo vantaggio competitivo dei brand cinesi a sfavore degli europei.
E’ un momento complesso per via dei dazi. Sono vere le indiscrezioni di questi giorni circa l’intenzione di MG di aprire una fabbrica in Europa o addirittura in Italia?
In Italia, in questo momento lo escluderei, sicuramente stiamo valutando come gruppo di aprire un plant per l’Europa. Al contrario di altri brand non ci affrettiamo a fare dichiarazioni di apertura se non siamo totalmente convinti della location, dell’utilità del plant, quanto dobbiamo produrre, dove dobbiamo produrre, che modello produrremo. Sicuramente è un punto al vaglio, come dire, nei prossimi mesi potrebbe essere sicuramente annunciato, c’è in questo momento una short list di paesi che potrebbero essere candidati per il nostro plant.
La crisi in corso dell’auto è una fase transitoria che porterà a che cosa? Quale sarà il risultato di questa crisi?
Secondo me darà un nuovo assetto al mercato, ci sono tanti brand che stanno entrando, storici brand asiatici piuttosto che europei che stanno oggettivamente affrontando un periodo di crisi, quindi ci sarà un nuovo dimensionamento dei brand. Non tutti i brand cinesi rimarranno in Europa perché è un mercato molto difficile, molto competitivo e non tutti i brand europei manterranno le loro dimensioni. E se le dimensioni di tanti brand esistenti oggi nel mercato diminuiranno troppo, purtroppo non ci saranno più le economie di scala. Secondo me vedremo sparire alcuni brand nei prossimi anni.
Torniamo a MG. Una roadster elettrica e la Cyber X presentata a Shanghai, questa linea cyber di MG che tipo di prodotto porta?
La Cybster sicuramente è stato l’anello di congiunzione tra il passato di MG, le vetture roadster veloci, tecnologiche, come è sempre stato il posizionamento di MG insieme all’elettrico, quindi il futuro di MG. Oggi la Cyber X vuole introdurre all’interno della gamma MG un nuovo design avveniristico, non più solo con i roadster ma anche nella nuova linea dei SUV. Per noi un punto di partenza per un nuovo family feeling della nostra gamma.
Quali lanci MG ci attendono nei prossimi mesi in Italia?
Soltanto la settimana scorsa abbiamo lanciato la MG3 ad oggi esistente full hybrid, l’abbiamo lanciata a benzina e anche la nuova ZS ad oggi full hybrid è stata lanciata a benzina. Nei prossimi mesi lanceremo la HS ad oggi esistente plug-in e benzina, sarà full hybrid e per quanto riguarda invece la gamma elettrica lanceremo un nuovo B-SUV full electric, anche lì a cavallo dell’estate e verso la fine dell’anno lanceremo una nuova elettrica leggermente più piccola della MG4.