Model Q potrebbe costare 25mila euro circa, ed entrare in produzione già a Luglio

Piccola ed economica. Tesla rompe gli schemi e sarebbe pronta a portare sul mercato Model Q (o Model 2 che dir si voglia) ad un prezzo molto competitivo per un’auto elettrica: circa 25mila euro. Se le indiscrezioni, che da giorni rumoreggiano sui siti di mezzo mondo, fossero vere, allora significherebbe che Elon Musk è sceso in competizione con i modelli cinesi. Com’è noto, infatti, la BYD ha superato Tesla nelle vendite in Europa ed in Cina, motivo che ha spinto l’imprenditore a prendere la situazione molto seriamente.
Obiettivo low-cost e vendite di massa
L’obiettivo è fin troppo chiaro. Rendere l’auto elettrica accessibile a un pubblico molto più ampio. In un certo senso democratizzare l’auto elettrica. Questa Tesla low-cost, per poter essere così economica, sarà prodotta negli stabilimenti esistenti di Fremont, in California, e nella Giga Texas. E la produzione sarebbe vicina, addirittura per luglio 2025. La decisione di accelerare i tempi di produzione utilizzando gli impianti esistenti risponde alla crescente competizione nel mercato. Per il brand americano sarebbe la prima auto, fuori dal segmento premium.
Buona autonomia e Supercharger
Dalle informazioni disponibili la Tesla compatta avrà un design minimalista, ideale sia per la guida urbana che per i viaggi più lunghi. L’autonomia stimata tra i 400 e i 480 chilometri, un buon livello per un’elettrica. Ma il vero punto di forza è la compatibilità con la rete proprietaria di Tesla, la Supercharger, che ricarica in modo rapido la batteria.
Guida autonoma, ma non al 100%
Tra le opzioni disponibili, potrebbe esserci la guida autonoma Full Self Driving (FSD), che sarebbe un valore aggiunto per chi desidera un’esperienza di guida innovativa. Il Full Self-Driving è un pacchetto di funzionalità avanzate di automazione della guida, offerto come opzione aggiuntiva (a pagamento) rispetto all’Autopilot “standard” che è presente di serie. L’obiettivo ultimo di Tesla è quello di arrivare a una guida completamente autonoma, anche se attualmente l’FSD richiede ancora la supervisione attiva del conducente e non è considerato un sistema di guida autonoma di Livello 5 (cioè completamente autonomo in ogni condizione). (P.T.)