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Paglia di riso, un rifiuto che trasforma in ricchezza l’economia agricola in Vietnam

In Vietnam la paglia di riso da rifiuto diventa una risorsa. L’economia circolare può rivoluzionare l’agricoltura vietnamita trasformando quello che è considerato un pesante fardello per il clima in una risorsa che integra il reddito degli agricoltori

Paglia di riso, un rifiuto che trasforma in ricchezza l’economia agricola in Vietnam
Immagine di RInnovabili generata da AI

Si ridefinisce il rapporto tra agricoltura, clima e profitto

In Vietnam la paglia di riso da rifiuto diventa una risorsa. L’economia circolare è in grado di rivoluzionare positivamente l’agricoltura vietnamita trasformando quello che è considerato un pesante fardello per il clima in una risorsa che integra il reddito degli agricoltori.

Paglia di riso, un fertilizzante organico

Per promuovere le applicazioni dell’economia circolare basate sulla paglia di riso nell’ambito del programma “Un milione di ettari di riso di alta qualità a basse emissioni”, il Dipartimento di Produzione agricola e protezione delle piante della città di Can Tho in collaborazione con IRRI (l’Istituto Internazionale di Ricerca sul Riso) e la Vietnam Rice Industry Association (VIETRISA) hanno organizzato una giornata di studio a cui hanno partecipato più di 300 tra agricoltori e delegati di una cooperativa agricola locale.

È stata l’occasione per fornire una dimostrazione pratica di tecniche avanzate (come la coltivazione, al chiuso e all’aperto, di funghi dalla paglia) e tecnologie per la produzione di fertilizzante organico dalla paglia di riso.

Un materiale naturalmente rinnovabile

La paglia di riso è lo stelo della pianta di riso. È un materiale naturalmente rinnovabile che trova impiego nella bioedilizia per le sue numerose proprietà: isolamento termico e acustico, traspirabilità, biodegradabilità, resistenza all’umidità ed è anche inattaccabile dagli insetti.

Inoltre, riutilizzare questo scarto anziché bruciarlo offre benefici economici e ovviamente climatici.

In ambito agricolo, le sperimentazioni hanno dimostrato che con l’impiego di fertilizzanti a base di paglia di riso rispetto a quelli chimici la resa del riso è aumentata.

Con la gestione circolare della paglia di riso (che riduce drasticamente la dipendenza dai fertilizzanti di sintesi), inoltre, si possono ridurre le emissioni – si calcola una media di 10 tonnellate equivalenti per ettaro – e l’inquinamento del suolo e dell’acqua.

Modelli di business sostenibili per gli agricoltori del Vietnam

Durante la giornata di studio sono stati presentati cinque modelli di business sostenibili (ad esempio, trasformazione dello scarto in materie prime per il mangime, la bioenergia e i fertilizzanti) con la conseguente creazione di posti di lavoro: la dimostrazione, quindi, che gli agricoltori possono aumentare il loro reddito rispetto alla sola coltivazione di riso.

Davanti all’evidenza dei vantaggi dell’economia circolare, che procura aumento del reddito e riduzione dei costi, è cambiato anche l’atteggiamento degli agricoltori.

Pertanto, l‘economia circolare non è più solo una teoria ecologica, ma una strategia economica e si ridefinisce il rapporto tra agricoltura, clima e profitto.

La strada per cambiare la produzione di riso in Vietnam

«Dalla combustione della paglia, che causava inquinamento, gli agricoltori ora sanno trasformare i rifiuti in una fonte di reddito. Questo contribuisce a cambiare il futuro della produzione di riso in Vietnam: verde, responsabile, intelligente e sostenibile», ha affermato Le Thanh Tung, vicepresidente di VIETRISA.

Per trasformare questa esperienza pilota in una pratica nazionale, sono necessarie azioni mirate, che devono indicare la rotta per l’agricoltura vietnamita dei prossimi anni: incentivi finanziari, sviluppo delle filiere e digitalizzazione dell’agricoltura.

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About Author / Isabella Ceccarini

Europeista sostenitrice dell’Italia, non ama i confini mentali e geografici. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Giornalista da più di trent’anni, ha lavorato a lungo come caporedattore per un trimestrale di politica universitaria e ricerca. Ha scritto a quattro mani il libro Perché l’università. Riflessioni sull’etica del sapere che raccoglie pensieri e interviste a esponenti di spicco del mondo dell’istruzione superiore e di organizzazioni internazionali. Ha collaborato con diverse case editrici alla stesura di libri e cataloghi per mostre ed eventi occupandosi di progettazione e coordinamento editoriale. È attenta ai temi etici di cui ha scritto per il mensile della Società San Vincenzo de’ Paoli e ha fatto parte della giuria del Premio letterario Città di Castello nella sezione riservata ai giovani. Organizza e modera tavole rotonde su temi che spaziano dalla salute all’agricoltura, nonché corsi di formazione per i giornalisti. Ha ideato e condotto due eventi per il format #leparolevalgono di Treccani. Dal 2017 è entrata a far parte del team di Rinnovabili dove si dedica in particolare all’agrifood ma ama anche allungare lo sguardo ai temi ambientali. Per Rinnovabili progetta e conduce Agrifood Forum, evento annuale sulla sostenibilità alimentare.