Rinnovabili • Melinda, l’innovazione protegge l’ambiente e valorizza il territorio Rinnovabili • Melinda, l’innovazione protegge l’ambiente e valorizza il territorio

Melinda, innovazione sostenibile: dalle celle ipogee alla funivia delle mele ad energia green

Il Consorzio Melinda ha avviato il suo percorso di sostenibilità 35 anni fa. Oggi tecnologia e innovazione fanno guardare sempre più lontano. La Funivia delle Mele e le celle ipogee portano a risparmiare le emissioni di CO2 oltre al consumo di energia e di suolo

Melinda, l’innovazione protegge l’ambiente e valorizza il territorio
Le mele nelle celle ipogee (Foto: Melinda)

Innovazione e tecnologia per la sostenibilità

Melinda è un nome che tutti conosciamo per la produzione delle mele. Quello che pochi sanno, però, è il percorso di sostenibilità avviato da 35 anni: impianti di irrigazione a goccia, creazione del sito ipogeo per la frigoconservazione delle mele a temperatura ottimale, preservazione del territorio, risparmio di energia, trasporto automatizzato all’interno del sito che riduce il trasporto su gomma.

Detto in una parola è innovazione al servizio dell’ambiente: un abbinamento di sostenibilità e alta tecnologia per guardare al futuro.

Jasmine Chini, responsabile Sostenibilità di Melinda, ci racconta questa scommessa italiana che valorizza il territorio.

Consorzio Melinda, 4mila imprese agricole riunite in 16 cooperative

Quali sono i numeri del Consorzio Melinda?

Melinda raccoglie ogni anno 400 mila tonnellate di mele nella Val di Non e nella Val di Sole, in Trentino, contribuendo così al 20% della produzione nazionale.

Il nostro Consorzio rappresenta 4mila piccole imprese agricole riunite in 16 cooperative che coltivano complessivamente circa 6.700 ettari di meleti.

Raggiungiamo un fatturato medio di circa 330 milioni di euro impiegando 1.300 addetti e generando un rilevante indotto economico ampiamente concentrato nel territorio d’origine. 

Il marchio, infine, vanta in Italia il 99% di riconoscibilità da parte dei consumatori.

La sostenibilità è un dovere nei confronti del futuro che parte dalle azioni del presente. Quando è nata questa consapevolezza?

Fin dall’inizio. Quello per una produzione sostenibile è un impegno che abbiamo assunto a fronte della responsabilità che sentiamo nei confronti del nostro territorio, e quindi del suo ambiente, della comunità di persone che lo abitano e dei consumatori che, negli anni, sono diventati sempre più attenti e consapevoli della centralità di questo aspetto.

Il Manifesto della sostenibilità

Il Manifesto della sostenibilità si declina in 7 punti. Come riuscite a renderli operativi?

Adottando soluzioni concrete che sappiano restituire risultati misurabili. Oltre all’utilizzo esclusivo di energia proveniente da fonte idroelettrica e solare fotovoltaica – quest’ultima autoprodotta – e all’uso della frigoconservazione nelle celle ipogee, possiamo citare, tra i tanti esempi, l’uso efficiente della risorsa idrica.

Con il filtraggio e il riutilizzo nelle vasche di selezione degli impianti, in particolare, possiamo abbattere i consumi fino al 90%, mentre l’impiego dell’irrigazione a goccia nei meleti garantisce un terzo in meno di dispendio d’acqua rispetto al tradizionale metodo a pioggia.

La Funivia delle Mele alimentata da fonti rinnovabili

L’ultima grande innovazione di Melinda è la Funivia delle Mele che collega la sala di lavorazione di Predaia con le celle ipogee. In cosa consiste?

Si tratta di un impianto a fune davvero avveniristico, unico al mondo nel suo genere a essere dedicato al trasporto della frutta.

La Funivia si estende per 1,3 km e può trasportare ogni ora 460 contenitori da 300 chili ciascuno dalla sala di lavorazione di Predaia fino alle celle ipogee situate all’interno della miniera di Rio Maggiore.

L’opera permette di elevare ulteriormente gli standard di tutela per il personale impegnato nel sito minerario riducendo le interferenze con altri percorsi e consente, inoltre, di evitare ogni anno oltre 5.000 viaggi di camion, con riduzione di emissioni e maggiore sicurezza sulle strade.

E non è tutto: la struttura è alimentata da fonti rinnovabili – fotovoltaico e idroelettrico – e sfrutta il peso delle mele in discesa per contribuire ad abbattere i consumi energetici.

La Funivia delle Mele (Foto: Melinda)

Collaborazione pubblico e privato

I fondi per la realizzazione di un’opera così dirompente sono stati ingenti. È un finanziamento interamente privato o ci sono anche fondi pubblici?

La Funivia è stata finanziata in parte dal programma europeo Next Generation EU gestito dal Ministero dell’Agricoltura, che ha scommesso su questo progetto coraggioso e che ha coperto il 40% dell’investimento.

È stata pensata e realizzata dal Consorzio Melinda con la collaborazione del gruppo Leitner, una società leader a livello internazionale nell’impiantistica a fune, e insieme a maestranze locali.

Insomma, possiamo definirla come progetto totalmente Made in Italy che costituisce un esempio di uso efficiente di risorse pubbliche e private.

Celle ipogee, conservare le mele risparmiando energia

Quali sono i vantaggi della conservazione nelle celle ipogee?

I benefici di questa conservazione consistono in una riduzione importante delle emissioni di CO2 e del consumo di energia e di suolo di superficie.

Quello delle celle ipogee, infatti, è un ambiente ideale che, grazie alle peculiari condizioni di temperatura e atmosfera, permette alle mele di riposare a lungo mantenendo intatte le proprie caratteristiche organolettiche.

Qual è il risparmio in termini di impatto ambientale ed energetico? Come si mantiene costante la temperatura ottimale per la conservazione delle mele?

Le celle si collocano a 300 metri di profondità e sono protette dalla roccia che garantisce bassa temperatura e impermeabilità.

In queste condizioni è possibile quindi fare a meno dei tipici pannelli coibentanti, eliminando così un elemento che sarebbe altrimenti difficile smaltire, e usare la geotermia per il raffreddamento dei compressori.

Queste condizioni permettono di impiegare il 30% in meno di energia rispetto ai magazzini di superficie.

Melinda e il territorio

Qual è il rapporto del Consorzio Melinda con il territorio?

Il territorio non è solo la fonte dei nostri prodotti ma anche la base fondativa della nostra identità. La nostra responsabilità nei suoi confronti discende proprio da questa consapevolezza.

Come Melinda sappiamo di avere un ruolo importante per il sistema ortofrutticolo trentino, per questo ci impegniamo sul fronte della cooperazione a livello di filiera e nei rapporti istituzionali per promuovere il territorio stesso, anche sul piano turistico, rispettare il suo ambiente, la salute e le risorse naturali e per sostenere l’economia locale anche sul piano dell’internazionalizzazione.

La costituzione del Distretto della Mela della Val di Non e Val di Sole, avvenuta lo scorso anno, ci permette oggi di dare ulteriore slancio a questi impegni.

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About Author / Isabella Ceccarini

Europeista sostenitrice dell’Italia, non ama i confini mentali e geografici. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Giornalista da più di trent’anni, ha lavorato a lungo come caporedattore per un trimestrale di politica universitaria e ricerca. Ha scritto a quattro mani il libro Perché l’università. Riflessioni sull’etica del sapere che raccoglie pensieri e interviste a esponenti di spicco del mondo dell’istruzione superiore e di organizzazioni internazionali. Ha collaborato con diverse case editrici alla stesura di libri e cataloghi per mostre ed eventi occupandosi di progettazione e coordinamento editoriale. È attenta ai temi etici di cui ha scritto per il mensile della Società San Vincenzo de’ Paoli e ha fatto parte della giuria del Premio letterario Città di Castello nella sezione riservata ai giovani. Organizza e modera tavole rotonde su temi che spaziano dalla salute all’agricoltura, nonché corsi di formazione per i giornalisti. Ha ideato e condotto due eventi per il format #leparolevalgono di Treccani. Dal 2017 è entrata a far parte del team di Rinnovabili dove si dedica in particolare all’agrifood ma ama anche allungare lo sguardo ai temi ambientali. Per Rinnovabili progetta e conduce Agrifood Forum, evento annuale sulla sostenibilità alimentare.