Rinnovabili • Kei car, le piccole auto giapponesi che piacciono all'Unione Europea. Cosa sono? Rinnovabili • Kei car, le piccole auto giapponesi che piacciono all'Unione Europea. Cosa sono?

Cosa sono le Kei car, le 4 ruote giapponesi che piacciono all’Unione Europea?

Dal Giappone queste piccole auto perfette per la mobilità urbana. Ora sono prodotte in modalità elettrica e ispirano i produttori europei

Kei car, le piccole auto giapponesi che piacciono all'Unione Europea. Cosa sono?
Fonte immagine Suzuki

Un tempo era il Giappone, il Paese delle novità tecnologiche. Non la Cina, non la Sylicon Valley. E forse lo è ancora, quando l’innovazione riguarda il mondo dell’auto. Proprio in questi giorni le kei car, auto elettriche da 4 posti, più grandi delle minicar, ma più piccole di qualsiasi altro modello di auto, sono le protagoniste al Japan Mobility Show con diversi modelli dal design inconfondibilmente nipponico.

Cosa sono le kei car giapponesi?

Anzitutto, diciamo che sono i brand nipponici a proporle, in particolare Suzuki, Dahiatsu e Honda, ma non si tratta di modelli inediti, perché in Giappone le kei car esistono da almeno 30 anni. Tanto che fanno parte di una specifica categoria, e devono rispettare una serie di norme per rientrare in questo segmento.

Non possono essere più lunghe di 3,4 metri, larghe 1,48 e alte 2 metri. Nel caso dei motori termici non possono superare la cilindrata di 660 centimetri cubi e la potenza non deve superare i 64 CV, valore valido anche per le kei car elettriche. Dimensioni perfette per la densità urbana e la scarsità di spazi per parcheggiare in un Paese piccolo come il Giappone.

Perché piacciono all’Europa

Ovviamente, alle dimensioni è commisurato anche il prezzo, più basso delle altre vetture, tasse ridotte, assicurazioni più basse. Insomma, una serie di vantaggi che ha portato ad una larga diffusione delle kei car, che sono una fetta di circa il 35% del mercato giapponese. Un successo che l’Europa vorrebbe replicare, con le piccole E-Car proposte dalla stessa Von der Leyen, per spingere l’industria auto europea. Infatti, si attende entro la fine dell’anno una bozza di regolamento per aprire la strada a questa nuova categoria di vetture elettriche per l’uso urbano.

Kei car di Suzuki

Durante il Japan Mobility Show sono state presentate le novità anche sul versante kei car, come la Vision E-Ski di Suzuki che è l’immagine che vedete in apertura dell’articolo. Questo concept è elettricam progettata per soddisfare le esigenze di clienti che utilizzano regolarmente vetture di piccole dimensioni come mezzo di trasporto quotidiano. Lunga 3.395 mm, larga 1.475 mm e alta 1.625 mm, ha una potenza massima di 47 kW e un’autonomia di 270 Km nel ciclo giapponese, pari a 220 nel ciclo Wltp.

Kei car di Honda

Presentato anche il prototipo Super-ONE di Honda, un’auto elettrica compatta a cinque porte, con uno stile squadrato, ma sportivo. L’abitacolo è caratterizzato da sedili sportivi con rivestimenti in nero, bianco e grigio.

BYD a caccia delle piccole giapponesi

Il brand cinese, ormai leader mondiale delle BEV, non perde tempo e proprio in Giappone ha presentato la sua Racco, una kei car che rispetta tutte le caratteristiche normative delle piccole giapponesi. Ha 5 porte, un powertrain elettrico con una batteria da 20 kWh ricaricabile a 100 kW che consente un’autonomia stimata in 180 km. L’auto sarà disponibile per il mercato giapponese dal 2026.

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About Author / Paolo Travisi

Paolo Travisi ha iniziato il suo percorso da giornalista nel 2004, come redattore del network televisivo 7Gold, una palestra professionale incredibile in cui è diventato giornalista professionista, realizzando servizi tv, dalla cronaca alla cultura, e collaborando a programmi e talk condotti da professionisti quali Aldo Biscardi, Alessandro Milan, David Parenzo. In parallelo all'esperienza televisiva, ha iniziato a scrivere per Il Messaggero web, all'epoca guidato da Davide Desario (attuale direttore di Adn Kronos) e poi a scrivere di scienza, tecnologia e cultura anche per l'edizione cartacea. La passione per la scrittura e la scienza, lo ha portato a collaborare con la “storica” rubrica TuttoScienze de La Stampa, con interviste a scienziati italiani ed internazionali. Dalla scienza alla sostenibilità, con la collaborazione con Green&Blue di Repubblica. Per Rinnovabili scrive quotidianamente e con grande entusiasmo di mobilità elettrica, realizza test drive delle auto e video per le pagine social.