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Inondazioni aree costiere, l’Europa ha il suo primo servizio climatico dedicato

Al via CoCliCo, il servizio climatico paneuropeo per la gestione del rischio inondazioni nelle aree costiere: dati ad alta risoluzione, mappe interattive e scenari futuri per l’adattamento.

Inondazioni aree costiere, l’Europa ha il suo primo servizio climatico dedicato.
Progressi contro i rischi delle inondazioni aree costiere. Immagine realizzata con IA

Con l’innalzamento del livello del mare previsto nei prossimi decenni, il rischio delle inondazioni nelle aree costiere diventa sempre più concreto. Per far fronte a questa emergenza climatica, nasce il primo servizio climatico europeo dedicato alle zone costiere, sviluppato nell’ambito del progetto europeo CoCliCo (Coastal Climate Core Service) e sostenuto anche da ENEA, partner scientifico di riferimento per l’Italia.

CoCliCo, il nuovo strumento per prevenire le inondazioni delle aree costiere

Il nuovo servizio climatico CoCliCo mette a disposizione di enti pubblici, gestori di infrastrutture critiche e decisori politici mappe di rischio ad altissima risoluzione e dati geofisici aggiornati in tempo reale, con un focus mirato sulle aree costiere europee più esposte alle inondazioni. La piattaforma integra un modello climatico sviluppato da ENEA per il bacino del Mediterraneo e del Mar Nero, capace di risoluzioni fino a 70 metri negli stretti più complessi, come Gibilterra e Dardanelli. Questo consente di simulare con grande precisione i fenomeni legati alla risalita del mare, lo scambio di calore tra oceani e mari interni, le correnti e le maree, e quindi di prevedere impatti concreti sugli ecosistemi e le infrastrutture.

Secondo Gianmaria Sannino, responsabile della Divisione ENEA Modelli e scenari per il cambiamento climatico, “con un livello del mare destinato ad aumentare di almeno 40 cm al 2100, questo strumento ci consentirà di elaborare scenari di adattamento e pianificazione territoriale per salvaguardare popolazione e servizi essenziali”.

Una risposta trasformativa per l’adattamento ai cambiamenti climatici

Il progetto CoCliCo, supportato dal programma europeo Horizon 2020, non si limita a offrire dati: punta a un cambiamento strutturale nei sistemi di gestione costiera, promuovendo l’adozione di soluzioni di adattamento trasformativo. A differenza delle misure convenzionali, che cercano di mitigare i rischi con barriere o dighe, l’adattamento trasformativo suggerisce in certi casi persino la ricollocazione di intere comunità, laddove le soluzioni tradizionali non risultino più sostenibili.

Il report del progetto avverte (qui per scaricare il documento completo): le inondazioni nelle aree costiere diventeranno sempre più frequenti, soprattutto nelle zone densamente urbanizzate. Senza ulteriori interventi, entro il 2050 potrebbero essere oltre 1 milione le persone esposte a eventi di piena estrema in Europa, contro le 600mila-1 milione del 2010. L’urbanizzazione intensiva, il turismo e lo sfruttamento delle risorse hanno portato molte zone a un punto critico, aggravato dall’assenza di un coordinamento efficace tra i vari livelli istituzionali.

Integrazione con Copernicus e Digital Twin of the Ocean

Per diventare pienamente operativo, il servizio climatico CoCliCo necessita ora di ulteriori sviluppi tecnologici e risorse finanziarie stabili. Il policy brief del progetto suggerisce la sua integrazione all’interno del programma europeo Copernicus e del Gemello Digitale dell’Oceano, due iniziative strategiche per il monitoraggio ambientale. Quest’ultimo, in particolare, utilizza modelli numerici, dati osservativi e intelligenza artificiale per valutare l’impatto del cambiamento climatico sugli oceani, che oggi assorbono circa il 90% del calore in eccesso generato da attività umane.

Secondo Sannino, “le zone costiere sono sotto pressione e per garantire benessere e crescita servono strategie profonde. Le informazioni fornite da CoCliCo possono guidare azioni concrete per ridurre il rischio inondazioni e promuovere uno sviluppo sostenibile”.

Dati climatici per decisioni strategiche

Il valore del servizio climatico per le inondazioni nelle aree costiere risiede nella sua capacità di supportare decisioni strategiche a lungo termine. Dalla pianificazione urbanistica alle opere di protezione, fino alla scelta di rilocalizzare infrastrutture e comunità, CoCliCo fornisce scenari comparativi e valutazioni di rischio basate su dati armonizzati e aggiornati. È pensato sia per utenti avanzati, come autorità regionali e gestori di porti e reti di trasporto, sia per nuovi utenti che necessitano di un primo strumento di screening.

Il servizio è stato testato in diversi contesti europei e può essere ulteriormente personalizzato per rispondere alle esigenze specifiche dei singoli territori. CoCliCo si inserisce in un modello multilivello di servizi climatici, dove i dati paneuropei possono essere combinati con modelli locali, migliorando la qualità delle previsioni e l’efficacia delle politiche di adattamento.

Una nuova governance del rischio climatico

Perché questo prototipo diventi uno strumento operativo, è essenziale garantire finanziamenti di lungo periodo e una governance che favorisca l’integrazione tra livelli decisionali. Come evidenzia il documento di progetto, molte nazioni europee non dispongono ancora di strategie chiare o strumenti normativi per affrontare in modo efficace l’adattamento. Servono quindi scelte politiche coraggiose, fondate su dati scientifici e orientate alla giustizia climatica.

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About Author / Alessandro Petrone

Giornalista da oltre 20 anni, nel corso della sua carriera si è occupato di politica, economia, attualità e costume. Si è avvicinato al mondo dell’energia lavorando come ufficio stampa per multinazionali del settore e, da allora, si occupa assiduamente di temi legati alla transizione energetica, soprattutto nel settore automotive, e alle energie rinnovabili. E’ appassionato di tecnologia, informatica, fotografia e cucina con un passato da attivista LGBTQIA+.