I Ministri del Clima dell'UE si incontreranno il 4 novembre per approvare definitivamente l'obiettivo climatico, appena in tempo per la COP30.

I Paesi europei avrebbero trovato un accordo per un nuovo obiettivo climatico 2040 dell’UE, ma chiedono a Bruxelles di fare di più per sostenere settori come l’acciaio e l’industria automobilistica. L’accordo potrebbe essere raggiunto a inizio novembre, giusto in tempo per la COP30.
L’Unione Europea non ha ancora presentato l’NDC al 2035
L’Unione Europea aveva previsto di riuscire ad approvare il nuovo obiettivo climatico al 2040 almeno entro la scadenza di settembre, come era stato richiesto dalle Nazioni Unite, ma non ci è riuscita. Le divisioni interne hanno ostacolato i colloqui e l’UE è arrivata al summit sul clima dell’Assemblea Generale ONU di fine settembre senza un documento ufficiale sui contributi determinati a livello nazionale (NDC) al 2035. Altri Paesi, ad esempio la Cina, hanno presentato i propri piani per il clima proprio in quell’occasione mentre Bruxelles aveva portato una dichiarazione di intenti per evitare di perdere del tutto la faccia.
Le discussioni in Europa al riguardo sono state animate. Alcuni governi, quelli di Francia, Polonia, Italia e altri Paesi, avevano chiesto all’Unione di ponderare più attentamente l’obiettivo climatico al 2040 e di conseguenza quello al 2035, mossi principalmente dal desiderio di tutelare alcuni settori dell’economia e l’industria manifatturiera nazionale.
Dopo lunghe trattative, nella dichiarazione di intenti i leader europei si sono impegnati a presentare un NDC prima dell’inizio della 30esima Conferenza delle Parti di novembre in Brasile. L’obiettivo dovrebbe essere compreso tra il 66,25% e il 72,5% rispetto alle emissioni di CO2 del 1990. Adesso, i Governi nazionali dell’UE sono chiamati a decidere se puntare a un obiettivo più ambizioso o all’ampio intervallo di valori indicato nella dichiarazione d’intenti. Diversi Governi, come quello della Slovacchia, si oppongono al limite superiore dell’intervallo. Altri sono favorevoli a un piano più ambizioso, per esempio Spagna e Germania, e hanno ritenuto il limite inferiore dell’intervallo di valori proposto davvero troppo debole.
L’accordo sulla definizione dell’obiettivo climatico 2040 dell’UE
In questi giorni, in previsione del vertice dei leader dell’UE del 23 ottobre, è stata preparata una bozza di documento conclusivo. In questa bozza, visionata da Reuters, si sostiene che i leader europei avrebbero concordato di procedere nella definizione dell’obiettivo climatico per il 2040. Tuttavia, avrebbero anche chiesto alla Commissione UE di sviluppare delle solide misure a sostegno delle industrie.
In base a quanto emerso dalla bozza, i Paesi europei chiedono all’esecutivo UE di prestare particolare attenzione alle industrie tradizionali, come quelle automobilistica, marittima, aeronautica, e alle industrie ad intensità energetica, come i settori dell’acciaio, dei metalli e dei prodotti chimici, affinché queste imprese restino competitive nei mercati globali.
Nella bozza i Membri UE non avrebbero richiesto dei finanziamenti specifici, ma l’idea di alcuni Paesi punterebbe alla modifica delle tariffe doganali sulle emissioni di carbonio del blocco. Altri Stati dell’UE, invece, vorrebbero che fosse rivisto l’obbligo di eliminazione graduale delle nuove auto con motore a combustione interna entro il 2035.
La bozza delle conclusioni auspicherebbe che l’Unione raggiunga i propri obiettivi climatici “in modo tecnologicamente neutrale“, un’espressione sfruttata da alcuni Stati europei opporsi a determinate politiche dell’UE. Se i leader dell’UE approveranno questo testo, i Ministri del Clima si incontreranno il 4 novembre per approvare definitivamente l’obiettivo climatico, appena in tempo per la COP30.












