Rinnovabili • Rinnovabili •

In Valle d’Aosta la grande distribuzione ha un’anima green

I punti vendita locali di Carrefour Iper, Carrefour Market, Docks Market e Gros Cidac si sono impegnate a rispettare una lunga serie di azioni volontarie finalizzate alla riduzione dei rifiuti

(Rinnovabili.it) – Punti vendita sostenibili e carrelli della spesa più leggeri ed eco-consapevoli. A questo punta il nuovo accordo sottoscritto la Regione Autonoma Valle d’Aosta e alcuni negozi della grande e media distribuzione. L’intesa, firmata lo scorso lunedì, è stata voluta per contribuire proattivamente al piano triennale per la riduzione dei rifiuti avviato dalla giunta nel 2010. Nel dettaglio l’accordo prevede una serie di azioni volontarie per imprese e punti vendita al fine di migliorare la gestione sostenibile e prevenire la produzione di rifiuti.

Tra gli impegni, già accettati dai referenti responsabili dei punti vendita locali di Carrefour Iper, Carrefour Market, Docks Market e Gros Cidac, c’è la differenziazione della frazioni merceologiche riciclabili l’eliminazione dei sacchetti monouso non compostabili, la predisposizione ed esposizione di pannelli informativi, l’avvio di forme di pubblicità e/o comunicazione per via telematica (notiziari on-line, newsletter…), la comunicazione alla clientela della possibilità di consegnare gratuitamente al punto vendita apparecchiature elettriche in occasione dell’acquisto di un prodotto equivalente. Accanto a questi 5 punti inderogabili vi è anche una lista di consigli per ridurre l’impatto ambientale del singolo punto vendita che possono andare dalla produzione di energia rinnovabile all’adozione di misure per ridurre il consumo di energia fino alla vendita dei prodotti  etichettati Ecolabel.

“Abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere il settore commerciale – ha spiegato Manuela Zublena, Assessore regionale al territorio e ambiente – ed in particolare quest’anno la grande distribuzione, proprio per mettere a sistema e promuovere tutta una serie di azioni che partono dagli acquisti cosiddetti responsabili. Spesso in effetti viene avanzata la critica che uno fa la spesa e poi ci sono così tanti imballaggi da produrre molti rifiuti. Quindi è opportuno che anche l’offerta di prodotti sia sempre più in un’ottica di maggiore sostenibilità”.Il progetto durerà un anno e prevede un sistema di osservazione e monitoraggio”.

Precedente

Ilva: salute o lavoro, questo è il dilemma

Successivo

Biocarburanti, questi sconosciuti…