Dal 15 luglio i sistemi di gestione dovranno comunicare tramite il Registro Pneumatici i dati relativi alla raccolta e alla gestione

Le regole per lo smaltimento pneumatici fuori uso stanno per cambiare. Dal 15 luglio, i sistemi di gestione dovranno comunicare tramite il Registro Pneumatici i dati relativi alla raccolta e alla gestione del 2024. Una novità importante su cui ha messo l’accento, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin rispondendo al Senato ad una interrogazione sulla gestione degli pneumatici fuori uso. “Per contrastare in modo strutturale le politiche illecite e migliorare la tracciabilità, con il D.M. n. 147 del 2024 è stato istituito il Registro pneumatici, che è parte integrante del Registro nazionale dei produttori (RENAP)” ha detto il ministro.
Smaltimento pneumatici: come funziona il Registro
Infatti per gli iscritti al Registro, c’è un codice che dovrà essere indicato in modo obbligatorio su tutti i documenti commerciali. Anche le vendite online. L’obiettivo? Semplificare i controlli. Nel frattempo, per lo scorso anno, il 2024, il ministero ha autorizzato “un aumento temporaneo della quantità di Pneumatici Fuori Uso da raccogliere rispetto a quanto fissato dalla normativa” ed “è stato potenziato il monitoraggio della raccolta ordinaria”.
Per iscriversi al Renap, da parte delle aziende c’è tempo fino al 14 luglio 2025, mentre dal giorno successivo i sistemi di gestione dovranno comunicare tramite il Registro Pneumatici i dati relativi alla raccolta e alla gestione del 2024, divisi per area geografica.
Trasparenza di gestione e più controlli
Il Registro Pneumatici introdurrà un portale pubblico che renderà disponibili a tutti gli operatori informazioni dettagliate sulla gestione dello smaltimento pneumatici, in base ai ruoli specifici di ciascuno.
Negli ultimi mesi, il ministero ha intensificato i controlli sui sistemi di gestione per assicurare il rispetto degli obiettivi di raccolta territoriali stabiliti dalla normativa. Ed allo stesso tempo il corretto impiego dei fondi provenienti dai contributi ambientali.
Inoltre, ad aprile, è stata inviata una comunicazione ai sistemi di gestione con obbligo di raccolta su tutto il territorio nazionale. Questa nota richiedeva di adottare tutte le misure necessarie per incrementare la raccolta nelle aree più critiche, rafforzando gli sforzi per raggiungere i target geografici e implementando ulteriori interventi volontari.