La startup australiana ha presentato il primo impianto dimostrativo da 5 MWh che trasforma l'energia rinnovabile in vapore pulito tra 150 °C e 550 °C in maniera continuata per ben 24 ore.

Vapore industriale rinnovabile on demand, l’innovazione australiana
Ci sono voluti oltre dieci anni di studio e di ingegneria dei materiali all’avanguardia, ma finalmente l’australiana MGA Thermal ce l’ha fatta. La sua tecnologia di accumulo di energia elettrotermica (ETES) è in grado di fornire vapore industriale rinnovabile ad alta temperatura e in maniera continuata. 24 ore su 24, sette giorni alla settimana.
Lo sta dimostrando la demo impiantistica attivata il 29 aprile presso il sito di Tomago della azienda. Una “mini” centrale con una capacità di accumulo di 5 MWh e una potenza termica di 500 kW.
“Il nostro impianto dimostrativo, ora operativo, non è solo un concept: rappresenta una soluzione commercialmente valida, pronta per l’implementazione”, ha dichiarato Mark Croudace, CEO di MGA Thermal. “Si tratta del tassello mancante nel puzzle per la decarbonizzazione dell’industria pesante. Abbiamo superato la sfida di fornire vapore continuo da fonti rinnovabili intermittenti, rendendolo interessante sia dal punto di vista tecnico che commerciale”.
Come funziona la tecnologia ETES?
Il sistema della MGA sfrutta speciali mattoncini brevettati da un team di ingegneri dell’Università di Newcastle, in Australia per l’accumulo di calore latente.
Parliamo dei blocchi Miscibility Gaps Alloy (MGA) in grado di immagazzinare e distribuire energia termica ad alte temperature pur rimanendo esternamente solidi . Questi blocchi sono realizzati con due materiali chiave: minuscole particelle di lega metallica a cambiamento di fase, disperse attraverso una matrice. Quando riscaldate le particelle si fondono assorbendo e immagazzinando energia, mentre la matrice rimane solida. L’energia viene rilasciata quando i blocchi si raffreddano e le particelle tornano in fase solida.
In un sistema completo, i mattoncini vengono integrati da unità riscaldanti. L’azienda cita le pompe di calore ma in generale sono diverse le tecnologie che possono essere impiegate (riscaldatori resistivi, a induzione, ecc.).
In tutti i casi l’energia elettrica viene convertita in energia termica per essere poi stoccata nei blocchi MGA. Al momento del bisogno il calore accumulato viene impiegato per produrre vapore tra 150 °C e 550 °C da utilizzare direttamente o da sfruttare per azionare una turbina termoelettrica.
L’impianto di accumulo termico dimostrativo
L’unità dimostrativa è costituita da circa 3.700 blocchi MGA e misura solo 12 metri di lunghezza, 3 metri di larghezza per 4 metri in altezza. Il sistema può caricare e scaricare energia simultaneamente. SI tratta di una capacità unica che consentirebbe ai siti industriali di mantenere una produzione di vapore ininterrotta e, al contempo, di immagazzinare ulteriore energia rinnovabile.
Progettato per un’integrazione semplice ed economica nelle infrastrutture industriali esistenti, l’impianto dimostrativo funge da modello scalabile per un’adozione su larga scala. Test rigorosi ne hanno convalidato l’affidabilità e la convenienza a lungo termine.
Per Erich Kisi, Presidente Esecutivo, Direttore Scientifico e Co-Fondatore di MGA Thermal, “il successo di questo sistema, primo al mondo, rappresenta una svolta” dimostrando come sia possibile già oggi avere vapore industriale rinnovabile.
“La nostra esclusiva soluzione ETES cattura e immagazzina in modo efficiente l’energia rinnovabile in eccesso in un materiale appositamente progettato, rilasciandola sotto forma di vapore ad alta temperatura su richiesta. I nostri sistemi reagiscono in millisecondi, assorbendo e distribuendo l’energia in modo fluido e, pertanto, su larga scala, possono contribuire alla stabilizzazione della rete e del mercato energetico. Questo segna un momento cruciale nel percorso verso la decarbonizzazione delle industrie con un fabbisogno termico elevato e continuo”.