Il mercato energetico europeo torna ad essere più prevedibile rispetto agli anni di crisi, ma i prezzi di gas ed elettricità sono nuovamente in crescita. La produzione di energia solare ha raggiunto i 45 TWh, un livello record per il primo trimestre

Analisi trimestrale sui mercati gas-elettricità 2025
Hanno retto bene i mercati energetici europei nel primo trimestre 2025. Secondo l’ultimo aggiornamento della Commissione Europea, da gennaio a marzo 2025 il settore ha mostrato una buona resilienza e garantito un approvvigionamento stabile e sicuro. Con importanti traguardi sia nel mercato elettrico che in quello del gas. I prezzi, tuttavia, sono tornati a crescere, con effetti più evidenti nel comparto elettrico, in cui è mancato il pieno dispiegamento delle rinnovabili europee. Un quadro nel complesso migliore del 2023, ma che oggi pone nuove sfide e riflessioni, soprattutto in considerazione del piano UE per l’abbandono definitivo dell’energia russa.
Il gas nel 2025: consumi, produzione, import
Nei primi tre mesi dell’anno il consumo di gas nell’UE è stato di 119,1 miliardi di metri cubi (bcm), con un aumento dell’8% rispetto al I trimestre 2024, indicando la fine della continua contrazione nei consumi iniziata con la crisi energetica. “Il calo delle temperature nei primi 3 mesi dell’anno […] ha determinato un aumento del 15% del consumo di gas nell’UE rispetto al trimestre precedente”.
Lato produzione l’Unione Europea ha potuto contare internamente su 8,6 bcm (+ 3%), grazie quasi esclusivamente a 5 Stati membri: i Paesi Bassi, il maggiore produttore interno di gas (2,5 bcm), seguiti da Romania (2,4 bcm), Germania (1 bcm), Italia (0,9 bcm) e Danimarca (0,8 bcm).
Nello stesso periodo il Blocco ha importato 69 bcm, di cui 38 bmc tramite gasdotti e il resto via nate come GNL (Gas Naturale Liquefatto). La Norvegia si è riconfermata con il maggiore fornitore di gas dell’UE (31%, 21,7 bcm), seguita dagli Stati Uniti (24%, 16,6 bcm), dalla Russia (14%, 9,7 bcm), dal Nord Africa (13%, 9,2 bcm), dal Qatar (5%, 3,2 bcm) e dall’Azerbaigian (4%, 2,6 bcm).
Il resto della domanda è stato coperto dagli stoccaggi di gas, il cui tasso di riempimento seppure superiore ai livelli del 2021 e 2022 , è risultato sotto gli anni 2023 e 2024 e la media storica 2016-2020.
Prezzi del gas all’ingrosso e al dettaglio
Nel primo trimestre 2025 i prezzi all’ingrosso del gas hanno registrato una media di 47 €/MWh, dato in aumento sia sul trimestre precedente (+9%) che su base annuale (+71%). Il trend rialzista (già osservato a fine 2024) è stato spinto dai rapidi prelievi nelle riserve combinati con una minore produzione di energia rinnovabile e le tensioni geopolitiche. Il prezzo medio mensile ha raggiunto 48 €/MWh a gennaio e 50 €/MWh a febbraio prima di scendere a 42 €/MWh a marzo 2025.
Minore il rincaro sui prezzi al dettaglio del gas, aumentati del 6% rispetto al trimestre precedente e del 6% anno su anno. Il report della commissione mostra che un prezzo medio trimestrale al dettaglio nell’UE di 112 €/MWh.
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L’elettricità UE nel 2025: consumi e produzione
Secondo il rapporto UE, nel primo trimestre 2025 il consumo di elettricità nel Blocco è aumentato solo leggermente (+1%) rispetto al primo trimestre del 2024. A livello nazionale, 18 Stati membri hanno registrato un aumento del consumo di elettricità, mentre i restanti paesi sono rimasti stazionari o hanno subito un calo. Nonostante ciò la domanda risulta ancora inferiore alla media pre-crisi (-6%, rispetto al periodo 2015-2019).
Lato generazione elettrica, la produzione rinnovabile è diminuita al 41% nel primo trimestre del 2025 (dal 46% nel primo trimestre del 2024) a causa del minor contributo di eolico e idroelettrico. Al contrario la quota dei combustibili fossili è aumentata al 33% (dal 28% nel primo trimestre del 2024).
In compenso la generazione fotovoltaica ha raggiunto un nuovo record per un primo trimestre, arrivando a 45 TWh (+30%). “La produzione eolica è diminuita su base annua, con l’eolico onshore in calo del 17% (-22 TWh) e l’eolico offshore del 22% (-4 TWh). Anche l’energia idroelettrica ha registrato un calo del 15% (-16 TWh), sebbene rispetto ai livelli molto elevati del primo trimestre 2024. Questa insolita combinazione, unita all’aumento della domanda di gas dovuto al freddo, ha fatto sì che la quota di energia rinnovabile nella produzione di energia elettrica scendesse al 41% nel primo trimestre 2025, rispetto al 46% del primo trimestre 2024”.
I prezzi dell’elettricità 2025
I prezzi all’ingrosso dell’elettricità hanno mostrato una certa volatilità, con l’European Power Benchmark che si è attestato in media a 100 €/MWh a causa dei rincari nel gas e della maggiore produzione di energia elettrica a gas. Ciò rappresenta un aumento del 49% rispetto al primo trimestre del 2024, ma un calo del 38% rispetto al primo trimestre del 2023.
I prezzi al dettaglio dell’elettricità per le famiglie nelle capitali dell’UE hanno registrato un aumento marginale del 3%, attestandosi a 255 €/MWh, trainato dall’aumento delle imposte sull’energia e degli oneri di rete.
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Analisi trimestrale sui mercati gas – elettricità 2024
Sembrano ormai lontani i tempi della crisi energetica nell’Unione Europea. Dopo un 2022 turbolento e 2023 di alti e bassi, i mercati del gas e dell’elettricità 2024 sembrano aver raggiunto un’apparente stabilità. I prezzi sono tornati a livelli più contenuti, la volatilità si è attenuata, le rinnovabili hanno dato il meglio di sé e i flussi transfrontalieri si sono rafforzati. Rendendo tutto il panorama decisamente più prevedibile e resiliente. E nonostante gli esperti di settore invitino a non abbassare la guardia, la situazione complessiva appare abbastanza rosea.
A fornire un quadro puntuale dei mercati energetici comunitari è la stessa Commissione europea con la pubblicazione dei nuovi rapporti dedicati al comparto del gas e quello elettrico. Vediamo nel dettaglio come si stanno muovendo i mercati nel Vecchio Continente.
I mercati del gas: III trimestre 2024
L’ultimo aggiornamento pubblicato dalla Commissione europea riguarda il terzo trimestre 2024, periodo in cui la domanda di gas dell’UE è diminuita, soprattutto nel segmento di generazione elettrica. Il calo in realtà è molto contenuto e si accompagna ad una generale stabilizzazione dei trend. I prezzi hanno intrapreso invece una progressiva risalita, confermando una tendenza già evidenziata nel II trimestre. In contrazione invece le importazioni mentre i livelli di stoccaggio sono rimasti ai massimi storici.
Quanto gas consuma l’Unione Europea?
Nel periodo luglio-settembre, il consumo di gas dell’UE ha toccato i 56 miliardi di metri cubi. Il volume appare quasi lo stessa del III trimestre 2023 dell’anno precedente (-0,3%, -0,125 miliardi di metri cubi), indicando una possibile interruzione rispetto al trend di flessione innescatosi a fine 2021. Comparato al volume del trimestre precedente, il consumo appare invece diminuito del 9% (-5,6 miliardi di metri cubi), frutto della minore domanda di gas per il riscaldamento.
In un confronto anno su anno, il terzo trimestre del 2024 ha registrato diminuzioni del consumo di gas in 16 Stati membri, mentre in 10 Stati membri si è registrato il trend inverso. L’Italia appartiene al primo gruppo con un +356 milioni di m3, seconda in UE dopo la Germania (+688 milioni di m3).
Produzione di gas UE ed extra UE
La produzione interna di gas dell’UE è stata di 7,8 miliardi di metri cubi, in calo del 13% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (8,9 miliardi di metri cubi) e un modesto aumento del 2% rispetto al trimestre precedente del 2024.
I Paesi Bassi sono tornati ad essere il più grande produttore interno al Blocco (2,34 miliardi di metri cubi), seguiti da vicino dalla Romania (2,27 miliardi di metri cubi). La Germania ha mantenuto il suo terzo posto (0,9 miliardi di metri cubi), seguita a ruota dall’Italia (0,7 miliardi di metri cubi) e dalla Danimarca (0,5 miliardi di metri cubi).
Nel contempo le importazioni di gas dell’UE sono calate a 64 miliardi di metri cubi (-8% su base trimestrale e -6% su base annuale). Il gas da gasdotto ha costituito il 67% delle importazioni (42,5 miliardi di metri cubi), mentre la quota di GNL ha continuato a diminuire e ha raggiunto il 33% (21,5 miliardi di metri cubi).
La Norvegia è rimasta il principale fornitore di gas extra-UE (33%, 21,3 miliardi di metri cubi), seguita da Russia (20%, 12,7 miliardi di metri cubi), Stati Uniti (13%, 8,5 miliardi di metri cubi), Nord Africa (13%, 8,5 miliardi di metri cubi), Azerbaigian (4%, 2,7 miliardi di metri cubi) e Qatar (4%, 2,5 miliardi di metri cubi).
Quanto costa il gas in Europa?
I prezzi all’ingrosso europei hanno raggiunto una media di 36 €/MWh in aumento sia su base annua (7%) che trimestrale (+12%), con un aumento del 12% rispetto al trimestre precedente e del 7% su base annua. I prezzi al dettaglio del gas, invece, sono aumentati del 2% rispetto al trimestre precedente e calati del 3% su base annua. Toccando una media di 103 €/MWh.
I mercati dell’elettricità UE: III trimestre 2024
Nel settore elettrico continua l’ascesa delle fonti rinnovabili grazie a nuovi record produttivi del fotovoltaico. I prezzi elettrici hanno proseguito su un trend discendente sia nei mercati all’ingrosso che in quelli al dettaglio, mentre la crescita della domanda è rimasta moderata. Ma vediamo nel dettagli i dati del report.
Produzione elettrica nell’UE 2024
Da luglio a settembre 2024 la quota di energie rinnovabili nel mix produttivo ha raggiunto il 47% (dal 43% nel terzo trimestre del 2023), mentre la quota di combustibili fossili è scesa al 28% (dal 32% nel terzo trimestre del 2023). Vera leva di questa crescita la produzione fotovoltaica che nel terzo trimestre 2024 ha fornito 87 TWh grazie anche alla nuova capacità installata. Questa pietra miliare segna la più alta produzione elettrica solare trimestrale registrata fino ad oggi nel Blocco. I maggiori contributi sono arrivati da Germania (24 TWh), Spagna (17 TWh) e Italia (10 TWh).
Nello stesso periodo gas, carbone e oli fossili sono scesi ad un minimo storico di 165 TWh nel terzo trimestre del 2024.

Nel terzo trimestre del 2024, il numero di ore negative ha raggiunto quota 3.655 in alcuni mercati europei, rispetto alle 2.898 del terzo trimestre del 2023 (+26%).
Consumi elettrici III trimestre 2024
Nel terzo trimestre del 2024, il consumo totale di elettricità nell’UE è aumentato leggermente del 2% rispetto ai livelli dell’anno scorso, raggiungendo i 581 TWh. Ma a conti fatti non si è ripreso completamente rispetto ai livelli pre-crisi. Nel dettaglio la domanda di elettricità è aumentata durante il trimestre di riferimento, in 20 Stati membri. Gli aumenti maggiori sono stati registrati a Malta (+10%), seguita da Slovenia e Croazia (+9%).
Prezzi dell’elettricità III trimestre 2024
I miglioramenti nei fondamentali di mercato hanno sostenuto una diminuzione dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità nei mercati europei nel terzo trimestre del 2024. L’European Power Benchmark ha registrato una media di 78 €/MWh da luglio a settembre 2024, andando dal minimo di 16 €/MWh in Svezia al massimo di 127 €/MWh in Romania e Malta.
I prezzi al dettaglio dell’elettricità per le famiglie nelle capitali UE sono diminuiti del 6% nel terzo trimestre del 2024 (241 €/MWh), rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Nessuna variazione sensibile invece rispetto al trimestre precedente.
I mercati del gas: I trimestre 2024
Nei primi tre mesi del 2024, scrive la Commissione Europea, “i fondamentali del mercato del gas sono rimasti solidi”. Merito di una serie di fattori, a cominciare da livelli di stoccaggio costantemente elevati, forniture stabili da gasdotto e GNL e un calo significativo dei prezzi all’ingrosso e al dettaglio. Sulla solidità hanno influito anche i consumi più bassi, in linea con gli impegni di risparmio energetico dell’UE e le maggiori quote di energie rinnovabili.
Consumi di gas da gennaio a marzo 2024
La domanda di gas nel primo trimestre 2024 è stata di 111 bmc (miliardi di metri cubi), con un calo del 2% rispetto all’anno precedente e un aumento del 16% rispetto al trimestre precedente, che riflette il normale trend invernale. Con il maggior incremento trimestrale in Lettonia (+41%). Rispetto ai dati sul consumo anno su anno, 13 Stati membri hanno registrato un aumento compreso tra il 2% minimo del Lussemburgo e il 49% della Finlandia. Per gli altri, Italia compresa, è stato evidenziato un calo compreso in un range dallo 0,5% al 10%.
I cinque maggiori consumatori di gas dell’UE? Nel primo trimestre 2024 sono stati Germania (27 miliardi di metri cubi), Italia (20 miliardi di metri cubi), Francia (12 miliardi di metri cubi), Paesi Bassi (11 miliardi di metri cubi) e Spagna (8 miliardi di metri cubi).
Produzione di gas
La produzione di gas dell’UE è rimasta stabile rispetto al trimestre precedente, con 8 miliardi di metri cubi forniti internamente. Tuttavia il dato mostra una diminuzione del 26% rispetto all’anno scorso. I Paesi Bassi sono rimasti il maggiore produttore, rappresentando un terzo della produzione UE (2,7 miliardi di metri cubi, 33%), seguiti da Romania (2,4 miliardi di metri cubi, 29%) e Germania (1 miliardi di metri cubi, 1%).
Importazioni di gas
I minori consumi hanno permesso al mercato UE di registrare un calo del 5% nelle importazioni rispetto al trimestre precedente, per un totale di 70 bmc. Rispetto ai primi tre mesi del 2022 però la situazione appare abbastanza stabile con una flessione di solo l’1%. Del totale il 19% proveniva dalla Russia.
Entrando nel dettaglio l’import si divide in un 59% proveniente dai gasdotti (pari a 41 bmc), un 41% dal gas naturale liquefatto estero (29 bmc), di cui per la metà GNL statunitense. I dati sul GNL confermano per l’Unione Europea il ruolo indiscusso di maggior importatore di gas naturale liquefatto al mondo. Posizionandosi addirittura di fronte a Cina e Giappone.
Riserve di gas
I livelli di stoccaggio del gas nell’UE sono diminuiti del 29%, dal 95% al 68%, come media trimestrale, riflettendo i prelievi più elevati della stagione invernale. Su base annua però, il tasso di riempimento è stato di 1 punto percentuale più alto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (67%), con un trend costantemente superiore alla media dei livelli storici.
Il prezzo del gas da gennaio a marzo 2024
Nei primi tre mesi i prezzi all’ingrosso del gas in Europa hanno raggiunto una media di 27,3 euro/MWh, in calo del 33% rispetto al trimestre precedente e del 49% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio febbraio 2024 ha registrato il prezzo minimo con 25,7 euro/MWh, paragonabile ad un livello di prezzo pre-guerra (ma non pre-rincari).
I mercati dell’elettricità UE: I trimestre 2024
Il rapporto UE evidenzia per il primo trimestre di quest’anno un nuovo calo dei prezzi nei mercati elettrici europei e quote di energia pulita in aumento. A differenza dei mercati del gas Ue però, in questo caso la situazione appare ancora molto lontana dai livelli pre-crisi energetica.
Consumi di elettricità da gennaio a marzo 2024
Da gennaio a marzo 2024 il consumo di elettricità nel Blocco è aumentato solo leggermente (+1%) rispetto ai livelli dell’anno scorso nel primo trimestre del 2023, toccando i 649 TWh. Nel complesso, infatti, la domanda elettrica industriale rimane ridotta a causa dei prolungati effetti della crisi energetica, così come quella per il riscaldamento, in questo caso a causa di temperature invernali più calde.
La produzione elettrica da gennaio a marzo 2024
Quasi tutti i mercati elettrici europei hanno registrato una sensibile crescita della quota rinnovabile, che a livello comunitario ha raggiunto nei primi tre mesi dell’anno il 46% del mix produttivo europeo. Pari a 312 TWh. A guidare la corsa verde: l’energia fotovoltaica ed eolica con un complessivo +11% nella generazione nel primo trimestre del 2024 (+18 TWh), supportata da livelli più elevati di capacità installata. Anche l’energia idroelettrica ha migliorato la sua produzione del 26% (+22 TWh).
La generazione elettrica da combustibili fossili è diminuita del 25% nel primo trimestre del 2024, per un totale di 130 TWh immessi in rete. In totale, la generazione a carbone è diminuita del 34% (-17 TWh), mentre la produzione termoelettrica a gas dell’8% (-8 TWh).
In aumento del 4% il contributo del nucleare, per complessivi 166 TWh, per via della ripresa di alcune centrali francesi precedentemente chiuse per lavori di manutenzione.
Prezzi dell’elettricità da gennaio a marzo 2024
I prezzi medi all’ingrosso dell’elettricità sul mercato del giorno prima in Europa sono stati inferiori del 44% rispetto al primo trimestre del 2023 e del 21% sull’ultimo trimestre 2023. Buoni fondamentali di mercato, prezzi del gas più bassi, maggiore produzione di energia rinnovabile e moderata domanda di elettricità, hanno contribuito al calo. L’European Power Benchmark ha registrato una media di 67 euro/MWh, con medie nazionali che andavano dal minimo di 44 e 45 euro/MWh in Portogallo e Spagna e il massimo di 92 euro/MWh dell’Italia.
I prezzi al dettaglio dell’elettricità per le famiglie UE sono diminuiti del 13% nel primo trimestre del 2024, rispetto al primo trimestre del 2023, sostenuti dal calo dei prezzi all’ingrosso. Anche i prezzi per gli utenti industriali hanno registrato un calo ma di intensità minore. Altro dato degno di nota: il numero di ore con prezzi all’ingrosso negativi nel primo trimestre del 2024 è stato superiore rispetto allo stesso trimestre del 2023.
Prezzi del carbonio
Il report sul mercato elettrico europeo riserva un capitolo anche sui prezzi del carbonio che risultano diminuiti per la maggior parte del primo trimestre del 2024, raggiungendo minimi intorno ai 50 euro/tCO2 alla fine di febbraio 2024. Il prezzo medio trimestrale a 62 euro/tCO2 ha rappresentato un calo del 31% rispetto al primo trimestre del 2023.
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Articolo del 23 dicembre 2024 aggiornato a luglio 2025