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Pacchetto Reti Europee: aperta la consultazione pubblica

La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare contributi sul nuovo quadro giuridico delle reti elettriche europee. C’è tempo fino all’8 luglio per inviare i pareri

Pacchetto Reti Europee: aperta la consultazione pubblica
Image by alyoshine from Pixabay

Migliorare la competitività delle aziende europee facilitando l’accesso a un’energia economica, sicura e pulita per imprese e cittadini. Questo è l’obiettivo a cui mira la Commissione Europea con il nuovo Pacchetto Reti Europee (European Grids Package), attualmente in fase di definizione. Annunciato nell’ambito della Bussola della Competitività per l’UE e del Clean Industrial Deal, il pacchetto creerà un quadro normativo e operativo più efficiente per lo sviluppo infrastrutturale del futuro. Intervenendo anche sul Regolamento TEN-E (Trans-European Networks for Energy), il principale atto giuridico per le infrastrutture energetiche transfrontaliere in vigore dal 2022.

Per arrivare alle proposte normative finali, però, l’Esecutivo europeo intende prima raccogliere le opinioni e i commenti di tutti i soggetti interessati. Per questo motivo, oggi la Commissione ha lanciato un invito a presentare contributi e una consultazione pubblica sull’efficacia del regolamento TEN-E e di altre disposizioni giuridiche pertinenti.

Un nuovo quadro normativo per ammodernare le reti europee

“Dato il ruolo cruciale delle reti per l’integrazione di energie rinnovabili a prezzi accessibili e il supporto all’elettrificazione, è stato annunciato un Pacchetto Reti Europee”, ricorda oggi Bruxelles in una nota stampa. “L’obiettivo principale di questa iniziativa sarà quello di contribuire all’ammodernamento e all’espansione delle reti per supportare una rapida elettrificazione e accelerare il rilascio delle autorizzazioni, come evidenziato nella Lettera d’Incarico al Commissario Jørgensen”.

Nonostante i significativi progressi compiuti sui progetti infrastrutturali transfrontalieri dal 2013 e il nuovo quadro TEN-E, le reti del Blocco si trovano ad affrontare una serie di problemi. A cominciare da un significativo divario tra le esigenze di espansione della rete e i progetti reali messi in campo. Non solo: si prevede che la metà del fabbisogno transfrontaliero di elettricità (32 dei 66 GW) non sarà coperta per il 2030. E che tale gap aumenterà a 37 GW entro il 2040. Senza contare che i costi di dispacciamento stanno registrando un aumento significativo, mentre le reti di distribuzione sono sempre più congestionate.

Tutto ciò, unitamente all’aumento della penetrazione delle FER in rete e alle preoccupazioni per la sicurezza energetica, ha fatto emergere l’esigenza di un rapido aggiornamento legislativo. Se lasciati irrisolti, i problemi relativi a uno sviluppo infrastrutturale subottimale e lento persisteranno. Si può prevedere che gli impatti negativi sull’efficienza dei costi della transizione energetica si acuiranno, rendendo più difficile accelerare la decarbonizzazione e l’elettrificazione del sistema energetico dell’UE.

Pacchetto Reti Europee, gli obiettivi

In questo contesto, l’European Grids Package mira a semplificare il quadro giuridico per le reti europee (ad esempio, il TEN-E) e a garantire la pianificazione e la realizzazione integrate e transfrontaliere dei progetti, in particolare per quanto riguarda gli interconnettori.

Le nuove norme dovrebbero rafforzare la pianificazione delle reti di distribuzione per una migliore coordinazione tra i diversi livelli di gestione e contribuire a un uso più efficiente delle infrastrutture esistenti in linea con il principio della “priorità all’efficienza energetica”. Quest’ultimo include una maggiore digitalizzazione e innovazione.

“Il pacchetto adotterà un approccio di pianificazione che integri meglio le esigenze e gli interessi regionali e dell’UE, anche tra i settori, garantendo che la pianificazione sia in linea con gli obiettivi climatici ed energetici dell’UE e degli Stati membri”, si legge nel documento della Commissione. “Mira anche ad aumentare la visibilità delle esigenze di approvvigionamento del settore manifatturiero, a sviluppare meccanismi efficaci di condivisione dei costi e dei benefici (ad esempio, progetti che hanno un impatto transfrontaliero) e ad affrontare il finanziamento delle infrastrutture energetiche“.

Iter più snelli e aiuti all’idrogeno

Tra gli obiettivi chiave anche la protezione delle infrastrutture critiche dagli eventi meteo estremi e l’introduzione processi di autorizzazione più brevi, semplificando e snellendo le procedure per i progetti di reti, FER e accumuli. “Ciò include la semplificazione delle valutazioni ambientali, ove opportuno, e la riduzione dei termini per i permessi, tenendo conto delle disposizioni già incluse nella direttiva (UE) 2023/2413 (la direttiva riveduta sulle energie rinnovabili) che modifica la direttiva (UE) 2018/1999”.

Infine, esaminerà il sostegno allo sviluppo delle infrastrutture per l’idrogeno e la CO2 e il superamento degli ostacoli agli investimenti per facilitare il flusso di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio all’interno del sistema europeo.

I prossimi passi

Le parti interessate hanno tempo fino all’8 luglio 2025 per fornire il proprio contributo, tramite i link indicati. La pubblicazione del Pacchetto Reti Elettriche Europee è prevista entro la fine del 2025.

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