Nuova proroga per l'adeguamento antisismico delle scuole. La scadenza slitta al 31 dicembre 2025 per non perdere i fondi assegnati
La scadenza per l’adeguamento della normativa antisismica dell’edilizia scolastica italiana è stata nuovamente posticipata. Con un decreto del Ministero dell’Istruzione del 25 marzo 2025, i termini per l’ultimazione dei lavori slittano dal 31 marzo 2025 al 31 dicembre 2025.
Proroga di nove mesi
Il decreto estende i tempi per completare gli interventi autorizzati dai decreti n. 392 del 30 aprile 2019, n. 847 del 9 ottobre 2019, n. 179 del 13 marzo 2020, e da parte dei Piani 2018-2021.
Per non perdere i finanziamenti assegnati (37,5 milioni di euro), i progetti devono aver rispettato i termini di aggiudicazione fissati:
- 31 gennaio 2021 per gli interventi relativi ai decreti n. 392 e n. 847,
- 7 maggio 2021 per quelli relativi al decreto n. 179.
L’obiettivo è completare la rendicontazione dei lavori entro il 31 dicembre 2025 attraverso la piattaforma dedicata.
La proroga è stata necessaria a causa delle poche ricognizioni pervenute: su 67 interventi finanziati, solo 31 enti locali sono riusciti a presentare la documentazione richiesta. Il rallentamento è attribuito sia alle difficoltà organizzative degli enti sia all’aumento dei costi energetici e dei materiali da costruzione.
Edilizia scolastica italiana colabrodo
Nonostante i numerosi bandi e finanziamenti destinati alla riqualificazione energetica e alla messa in sicurezza antisismica delle scuole, solo il 50% delle risorse viene effettivamente utilizzato. La situazione di vetustà e inadeguatezza degli edifici scolastici rimane grave.
Secondo l’ultimo report di Legambiente “Ecosistema Scuola”, solo la metà delle scuole italiane possiede il certificato di agibilità, con forti disparità territoriali: al Nord lo possiede il 68,8% degli edifici, contro appena il 22,6% al Sud. Proprio nel Mezzogiorno, dove si concentra gran parte dell’edilizia scolastica in zona sismica, solo il 27,2% degli edifici ha effettuato un collaudo statico.
