Dopo tre anni, l'Agenzia delle Entrate aggiorna la sua Guida "Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali”, dedicata al Bonus Casa 2025-2026

Cosa cambia nel Bonus Casa 2025?
A pochi giorni dalle conferme sulle proroghe dei Bonus Casa nella Manovra Finanziaria 2026, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’atteso aggiornamento della guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali”. Dopo tre anni, il documento di riferimento per accedere alle detrazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione viene finalmente rivisto alla luce delle ultime novità normative.
La nuova versione della guida recepisce le modifiche apportate all’articolo 16-bis del TUIR che rimodula le percentuali di detrazione legate all’abitazione principale o alle seconde case e stabilisce limiti più stringenti per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro.
Novità importante inserita nella Guida del Fisco al Bonus Casa, è la conferma della percentuale di detrazione pari al 50% per le abitazioni principali, anche per le spese sostenute nel 2026, con tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Negli altri casi, abitazioni diverse dalla prima casa, l’aliquota scende al 36%.
Il nuovo schema di detrazioni prevede poi una riduzione graduale delle percentuali fino al 2033:
| Periodo | Abitazione principale | Altri casi | Limite spesa |
| 2025 | 50% | 36% | 96.000 € |
| 2026-2027 | 36% | 30% | 96.000 € |
| 2028-2033 | 30% (tutte le abitazioni) | – | 48.000 € |
| Dal 2034 | 36% (tutte le abitazioni) | – | 48.000 € |
Redditi elevati: tetto alle spese detraibili
Una delle novità più significative introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro. In base al nuovo articolo 16-ter del TUIR, le detrazioni per oneri e spese, inclusi gli interventi edilizi, saranno limitate in funzione del reddito complessivo e del numero di figli fiscalmente a carico.
L’importo base varia da 14.000 a 8.000 euro, moltiplicato per un coefficiente da 0,50 a 1,00, premiando i nuclei familiari numerosi o con figli con disabilità.
Spese ammissibili e adempimenti
La detrazione Irpef relativa al Bonus Ristrutturazione o Bonus Casa, può essere richiesta per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, sia su abitazioni singole che su parti comuni condominiali.
Rientrano tra le spese ammissibili:
- costi per progettazione, materiali e perizie tecniche;
- imposta di bollo, oneri di urbanizzazione e diritti di concessione;
- installazione di impianti fotovoltaici domestici;
- lavori di messa in sicurezza, abbattimento barriere architettoniche e bonifica amianto.
Per usufruire del Bonus Casa, i pagamenti devono essere tracciabili tramite bonifico bancario o postale “parlante”, con indicazione di causale, codice fiscale del beneficiario e P.IVA dell’impresa.
Verso una casa più sostenibile
La guida conferma la detraibilità per interventi che favoriscono l’efficienza energetica e la sicurezza sismica, ribadendo la sinergia con le politiche di transizione ecologica.
Sono ammessi, ad esempio, i lavori che prevedono l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, come pannelli fotovoltaici, sistemi di termoregolazione e generatori di emergenza a gas di ultima generazione.
Non saranno più agevolate, invece, dal 2025 le caldaie a combustibili fossili, sostituite da soluzioni a basso impatto ambientale.
Altre agevolazioni collegate
Oltre al Bonus Casa, la guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate include:
- IVA agevolata per lavori di manutenzione e restauro;
- detrazione del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
- agevolazioni per box e posti auto pertinenziali
- detrazione degli interessi sui mutui destinati alla ristrutturazione.












