I piani dell'esecutivo Ue comprendono 205 miliardi di euro da spendere in nuove centrali più 36 miliardi da impiegare per prolungare la vita di quelli esistenti.

di Erminia Voccia
Per espandere la capacità nucleare in Europa ci vorranno 241 miliardi di euro di investimenti. Non solo, mancano anche gli strumenti finanziari necessari a rendere questi enormi costi meno rischiosi per gli investitori. È il quadro che emerge da una bozza di documento della Commissione Europea visionata per prima da Bloomberg.
I piani per espandere il nucleare in Europa
Più di 4/5 di tali investimenti andrebbero alla costruzione di nuovi reattori, portando il blocco a 109 gigawatt di capacità entro il 2050 rispetto agli attuali 98 gigawatt, stando sempre alla bozza del Nuclear Illustrative Program preparata dalla Commissione. Le prospettive appaiono molto incerte anche perché mancano gli strumenti di mercato necessari a finanziare tale espansione. Inoltre, solo 3 dei 63 reattori attualmente in costruzione nel mondo si trovano nell’Unione Europea.
Secondo il rapporto della Commissione, se ci fossero ritardi nella costruzione di nuovi progetti, la capacità energetica potrebbe diminuire di quasi 9 gigawatt e i costi aumenterebbero di altri 45 milioni di euro. Significa che le ambizioni europee sul nucleare si basano quasi interamente sull’ipotesi di estendere la vita degli attuali reattori a oltre i 60 anni.
I piani dell’esecutivo Ue comprendono 205 miliardi di euro da spendere in nuove centrali più 36 miliardi da impiegare per prolungare la vita di quelle esistenti, da ripartire tra investimenti pubblici e privati. Alcuni progetti sul nucleare in Francia hanno già sforato il budget o hanno visto notevoli ritardi. Infine, Paesi dell’Ue sono stati finora in disaccordo sull’opportunità di promuovere l’energia nucleare per raggiungere gli obiettivi climatici sulle emissioni di CO2.
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