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Revisione del PNRR: le proposte energetiche, dal Bonus BEV al biometano

La Cabina di Regia PNRR ha approvato la proposta di revisione tecnica del Piano. Nel documento, accanto a una serie di correzioni, compare la riallocazione di 640 milioni di euro dall'idrogeno al biometano e nuovi incentivi per le BEV. Nessuna decisione definitiva sulle modifiche a Transizione 5.0.

Revisione del PNRR: le proposte energetiche, dal Bonus BEV al biometano

Revisione del PNRR, quali novità?

Prende corpo la nuova riforma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il 19 maggio la Cabina di Regia si è riunita a Palazzo Chigi per approvare la proposta di revisione del PNRR, un documento di oltre 200 pagine contenente le ultime esigenze di modifica.

Nel complesso si tratta per lo più di correzioni e integrazioni di natura tecnica, mirate a “consentire la realizzazione degli obiettivi secondo modalità più efficaci”. A cui si aggiungono, però, importanti interventi di rimodulazione finanziaria e alcuni punti interrogativi.

Il lavoro di riforma corre, infatti, in parallelo con il dialogo comunitario e la Commissione Europea si è mostrata disponibile ad accettare la maggior parte delle proposte (l’approvazione formale è attesa entro fine giugno 2025). Rimangono scoperti, però, alcuni punti come le misure “Transizione 5.0” e “Net zero Technologies”, su cui l’esecutivo UE ha espresso la necessità di continuare il dialogo.

Oltre 122mld già ricevuti

“In merito all’avanzamento finanziario del Piano”, spiega Palazzo Chigi in una nota stampa, “ad oggi sono state rendicontate 7 richieste di pagamento ed emessi i corrispondenti finanziamenti per le prime 6 rate”, per un totale di 122 miliardi di euro. La cifra, che corrisponde al 63% della dotazione complessiva del PNRR, fa del Belpaese lo Stato membro con il maggiore importo ricevuto.

“Con il prossimo pagamento della settima rata, attualmente in fase di verifica finale da parte della Commissione europea – continua il Governo – sarà confermato il primato europeo dell’Italia nell’avanzamento del Piano […] 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione complessiva e, in termini di performance, si raggiungerà circa il 55% degli obiettivi programmati”.

Ma vediamo nel dettaglio tutte le proposte di modifica in tema energia inserite nella revisione del PNRR.

Le rimodulazioni finanziarie della Riforma PNRR

Nell’ambito della proposta di revisione compaiono due grandi interventi di riallocazione finanziaria in ambito energetico. Si parla dell’incremento degli investimenti per l’implementazione degli impianti di biometano a spesa dei fondi per l’idrogeno e dei nuovi incentivi per le automobili a basso impatto ambientale.

Sviluppo del Biometano

La proposta di riforma PNRR “sposta” 640 milioni di euro dalla misura per l’idrogeno nei settori industriali “hard-to-abate” a quella di sviluppo degli impianti di biometano da rifiuti agricoli e residui (obiettivo M2C2-I1.4). Prorogando, per quest’ultimi, la scadenza di 6 mesi. L’obiettivo? Raggiungere una capacità produttiva di 2,3 miliardi di metri cubi all’anno entro giugno 2026.

Bonus auto elettriche

Una delle misure più discusse e in parte criticate è la decisione di riallocare circa 597 milioni di euro oggi destinati alle infrastrutture di ricarica elettrica, su un nuovo programma incentivante dedicato alle auto. L’obiettivo in questo caso è promuovere la sostituzione di veicoli privati e commerciali leggeri a combustione interna con mezzi elettrici. Offrendo incentivi più vantaggiosi per le fasce sociali meno abbienti.

Si legge nel testo: “Il nuovo investimento consiste in un programma di rottamazione delle auto che prevede la cessione di un veicolo termico e la sua sostituzione con un veicolo a zero emissioni di nuova acquisizione. I contributi sono destinati a persone fisiche, residenti nelle aree urbane funzionali e nel rispetto di specifiche soglie di ISEE, per l’acquisto di veicoli privati (categoria M1) a emissioni zero e a microimprese con sede legale in aree urbane funzionali per l’acquisto di veicoli commerciali (categorie N1 e N2) a emissioni zero”.

Le correzioni di errori materiali nella revisione del PNRR

M2C1 Investimento 3.1: Isole Verdi – La modifica proposta chiarisce che il calcolo del “tagging climatico” (la percentuale di spesa destinata a obiettivi climatici) debba applicarsi solo ai progetti finanziati dal Recovery and Resilience Facility e non all’intero investimento.

M2C2 Investimento 1.1: Sviluppo Agrovoltaico – La proposta elimina la disposizione relativa allo sviluppo di soluzioni innovative per le installazioni a terra e cancella la parola “prestiti” (i progetti sono sostenuti solo attraverso contributi a fondo perduto). Inoltre, propone di spostare la terza frase della descrizione della milestone M2C2-44 – relativa al sistema Gaudì – alla descrizione dell’investimento, sostituendo “entrata in funzione” con “installazione”. In questo modo è possibile consentire l’utilizzo del sistema Gaudì per verificare l’installazione finale dei sistemi agrivoltaici per il target M2C2-45.

M2C2 Investimento 1.2: Comunità Energetiche Rinnovabili e Autoconsumo – In questo caso, l’intervento è già stato annunciato con il decreto di modifica CACER – e approvato dall’UE – e riguarda l’aumento del numero di beneficiari. In poche parole, da oggi potranno fare richiesta del contributo 40% per la realizzazione degli impianti destinati alle CER anche soggetti in Comuni fino a 50.000 abitanti.

M1C2 Investimento 7: Supporto al sistema produttivo per la Transizione ecologica – In questo caso la misura M1C2 – Investimento 7 (Net Zero) è stata unificata con l’investimento M2C2I5.1 (Rinnovabili e Batterie) con l’obiettivo di cancellare sovrapposizioni e tenere conto dell’andamento della domanda.

“La denominazione della misura include il sostegno al sistema produttivo per la transizione ecologica, le tecnologie net zero e la competitività e la resilienza delle filiere produttive strategiche”, si legge nel testo. “In conseguenza dell’accorpamento, la dotazione complessiva della misura è ora di 3,5 miliardi di euro“.

Questi fondi sono suddivisi in due sotto-investimenti:

  • 3 miliardi di euro per il sub-investimento 1, dedicato alle tecnologie net-zero.
  • 500 milioni di euro per il sub-investimento 2, incentrato sulle filiere produttive strategiche.

Il capitolo REPowerEU nella Revisione PNRR

M7 Riforma 1 – Semplificazione delle procedure autorizzative per le rinnovabili: la riforma 2025 del PNRR propone di anticipare la scadenza per l’attivazione dello sportello unico digitale (SUER) al secondo trimestre del 2025 e l’entrata in vigore del Testo Unico al quarto trimestre del 2025.

M7 Riforma 4 – Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA: la revisione ha accorpato la milestone M7-7 “Entrata in vigore degli atti di diritto primario” con la M7-8 riguardante “Entrata in vigore di tutto il diritto derivato che garantisce l’attuazione del diritto primario”.

Leggi QUI la nota del Governo

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.