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Prezzi energia 2025 stabili sopra i 100 euro, ma per GME non torneremo più ai livelli pre-crisi

Il GME rileva un PUN medio intorno ai 110 €/MWh e un PSV stabile, segno di un equilibrio fragile ma su livelli doppi rispetto al pre-crisi.

Prezzi energia 2025, PUN e PSV stabili sopra i 100 euro
Prezzi energia 2025, PUN e PSV stabili sopra i 100 euro – Immagine realizzata con IA

PUN sopra i 100 euro/MWh, PSV stabile

I prezzi dell’energia 2025 restano su valori elevati, nonostante l’apparente stabilità del mercato. Secondo le ultime rilevazioni del Gestore dei Mercati Energetici (GME), il Prezzo Unico Nazionale (PUN) si mantiene vicino ai 110 euro/MWh, mentre il PSV, indice di riferimento per il gas naturale, mostra variazioni minime. Il quadro complessivo indica che, pur senza oscillazioni significative, il sistema energetico italiano non è tornato ai livelli pre-crisi: i costi restano quasi doppi rispetto a quelli registrati tra il 2018 e il 2020.

Andamento del PUN nel Mercato del Giorno Prima

Nel Mercato del Giorno Prima, il PUN continua a rappresentare un termometro affidabile del settore elettrico. Il GME segnala un prezzo medio di circa 110 euro/MWh, stabile rispetto al mese precedente. Si tratta di un valore che conferma la fine della fase emergenziale ma anche la difficoltà di un ritorno ai livelli pre-2021, quando il prezzo medio oscillava tra 50 e 60 euro/MWh.

L’analisi settimanale di GME mostra come i volumi di energia scambiati rimangano sostanzialmente invariati. Le differenze tra zone restano contenute, con scostamenti limitati tra Nord e Sud Italia. “Il mantenimento del PUN sopra i 100 euro rappresenta un segnale strutturale del nuovo equilibrio dei mercati”, evidenzia il GME. Il prezzo dell’energia risente meno della volatilità che aveva caratterizzato il biennio 2021-2022, ma non mostra segnali di discesa duratura.

PSV e prezzi del gas: equilibrio fragile

Il PSV, punto di scambio virtuale del gas naturale, si mantiene su valori in linea con le settimane precedenti, a testimonianza di una fase di equilibrio tra domanda e offerta. GME riporta prezzi stabili e volumi costanti, segno che la disponibilità di gas è sufficiente a coprire i consumi, ma ancora influenzata dai costi di importazione e dalle fluttuazioni dei mercati europei.

Il legame tra PSV e PUN resta stretto: il prezzo del gas continua a determinare il costo marginale di gran parte della produzione elettrica italiana. Le oscillazioni limitate del PSV contribuiscono quindi a mantenere stabili i prezzi dell’elettricità, ma non bastano a riportarli sui valori pre-crisi. “Ai livelli precedenti al 2021 non torneremo più”, osserva il GME, sottolineando come l’attuale assetto di mercato sia il risultato di una trasformazione strutturale.

Prezzi energia 2025: la stabilità si attesta sui valori più alti

Il mantenimento dei prezzi energia 2025 sopra i 100 euro/MWh riflette una stabilità apparente. La domanda elettrica non mostra variazioni significative e la produzione da fonti rinnovabili contribuisce a contenere la spesa complessiva, ma non a ridurla sensibilmente. L’effetto combinato di gas, carbon pricing e costi di generazione fa sì che i prezzi attuali si configurino come un nuovo punto di equilibrio.
Il GME evidenzia come la stabilità sia favorita da un miglior bilanciamento della produzione, ma segnala anche che la media dei prezzi resta su livelli doppî rispetto al periodo pre-crisi. In sostanza, il mercato ha ritrovato prevedibilità ma non convenienza. L’attuale soglia dei 110 euro/MWh rappresenta dunque il limite inferiore del nuovo regime di prezzo.

Tendenze e prospettive per i prossimi mesi

Nelle sue analisi, il Gestore dei Mercati Energetici (GME) non rileva segnali di forte correzione nel breve periodo. L’andamento dei prezzi dell’energia 2025 dipenderà principalmente da due fattori: la tenuta del prezzo del gas sui mercati internazionali e la capacità del sistema elettrico di integrare una quota crescente di rinnovabili senza penalizzare l’equilibrio economico.
La newsletter segnala che, salvo imprevisti legati alla domanda invernale, il PUN dovrebbe mantenersi entro margini ristretti, vicino alla soglia attuale. Per il gas, il PSV potrebbe oscillare in base alla dinamica degli stoccaggi e alla domanda europea, ma senza forti scostamenti. “Siamo in una fase di stabilità costosa ma prevedibile”, conclude l’analisi del GME, che invita a monitorare l’evoluzione dei mercati nei mesi autunnali.

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About Author / Alessandro Petrone

Giornalista da oltre 20 anni, nel corso della sua carriera si è occupato di politica, economia, attualità e costume. È stato Caporedattore e Direttore Responsabile per una Casa Editrice che pubblica magazine generalisti in Italia, Germania, USA e Cina. Ha scritto e collaborato con aziende e media che si occupano di automotive, con particolare attenzione ai temi della mobilità sostenibile. Si è avvicinato al mondo dell’energia lavorando come ufficio stampa per multinazionali del settore. Da allora, si occupa assiduamente di temi legati alla transizione energetica, soprattutto nel settore automotive, e alle energie rinnovabili, scrivendo per La Repubblica, AdnKronos, 9 Colonne, The Post International. È altresì appassionato di tecnologia, informatica, fotografia e cucina con un passato da attivista LGBTQIA+.