Secondo uno studio cinese le auto elettriche pure hanno aumentato la loro autonomia a 528 km dai 425 del 2020

Sempre maggiore autonomia. Sono le auto elettriche made in China che, secondo un recente studio della China Passenger Car Association, hanno raggiunto un’autonomia media di 528 km. Un progresso non da poco, in un paese che sta investendo moltissimo nell’elettrificazione della mobilità. Secondo le dichiarazioni di Cui Dongshu, segretario della CPCA, alla fine del terzo trimestre del 2025, oltre i grandi progressi delle BEV, i veicoli ibridi plug-in viaggiano in media 137 km in modalità elettrica, mentre le vetture con autonomia estesa, le cosiddette, range extender, raggiungono 205 km.
| Tipo di veicolo/Autonomia per anno | 2020 | 2022 | 2023 | 2024 | Q1 to Q3 2025 |
|---|---|---|---|---|---|
| BEV | 425 | 470 | 509 | 468 | 528 |
| PHEV | 93 | 114 | 115 | 110 | 137 |
| EREV | 125 | 148 | 168 | 163 | 205 |
Analizzando la tabella, notiamo che i valori rappresentano l’autonomia media in km per ciascuna tipologia di veicolo, ed emerge un trend significativo nel miglioramento delle prestazioni tra il 2020 e il terzo trimestre del 2025.
I BEV mostrano la maggiore autonomia in assoluto, crescendo costantemente da 425 km nel 2020 a 528 km nel 2025, nonostante una momentanea flessione nel 2024 (468 km) che potrebbe riflettere l’introduzione di modelli più compatti ed economici con batterie più piccole. L’incremento dell’autonomia BEV è cruciale per alleviare l’ansia da ricarica e stimolare la transizione.
I PHEV (ibridi plug-in) e gli EREV (veicoli a autonomia estesa) mostrano incrementi notevoli nelle loro rispettive autonomie in modalità elettrica (o totale), soprattutto gli EREV, che vedono un aumento da 125 a 205 km.
Le percentuali di crescita
Il segmento dei veicoli Range Extender (EREV) ha registrato la crescita percentuale maggiore, con un impressionante aumento del 64% (passando da 125 km a 205 km). Questo balzo indica che i produttori si sono concentrati sull’ottimizzazione del pacco batterie e dell’efficienza del motore elettrico, rendendo questi veicoli (che utilizzano il motore a combustione solo come generatore) molto più pratici per l’uso quotidiano in modalità puramente elettrica.
I veicoli Plug-in (PHEV) mostrano un robusto aumento del 47,3% (da 93 km a 137 km). Questa crescita è fondamentale, poiché estendere l’autonomia elettrica dei PHEV li rende più efficaci come “ponte” verso la mobilità a zero emissioni, permettendo alla maggior parte degli spostamenti giornalieri di avvenire senza l’uso di carburante.
Infine, le auto elettriche pure hanno mantenuto il primato in termini di autonomia assoluta, ma la loro crescita percentuale è stata la più moderata, attestandosi al 24,2% (da 425 km a 528 km). Questo dato suggerisce che, partendo già da un livello elevato nel 2020, il focus della ricerca si è spostato dall’aumento massivo delle dimensioni della batteria (e del peso) all’ottimizzazione dell’efficienza energetica e alla riduzione dei costi di produzione.
La strategia cinese
Tra i modelli BEV lanciati dalle case automobilistiche cinesi nel 2025, il numero di modelli con un’autonomia inferiore a 300 km sta gradualmente diminuendo, mentre dominano i modelli con un’autonomia da 500 a 599 km, seguiti da quelli da 600 a 699 km e infine da quelli da 400 a 499 km. La crescita delle autonomie medie è legata principalmente all’introduzione sul mercato di vetture più grandi e con batterie dalla capacità maggiore. Dando un occhio alle percentuali d’ingresso, infatti, la percentuale più alta pari al 26% è delle auto con 500-599 km, seguita da quelle con 600-699 che hanno percentuale del 20%. Le superiori ai 700 km sono al momento il 13%.
E in Europa come va?
E se la Cina avanza paurosamente, l’Europa come cerca di difendersi? Secondo la European Enviroment Agency la media dell’autonomia di auto elettriche vendute nel vecchio continente sta salendo. In 3 anni, di quasi il 31%, passando dai 430 km ai 563. Insomma i brand europei non stanno a guardare. Ma la strada segnata da Bruxelles è quella di auto piccole ed economiche, delle city car a basso budget, che di certo non potranno puntare su un’autonomia elevata.












